Stop diesel e benzina dal 2035: i primi ripensamenti
Stop diesel e benzina dal 2035: i primi ripensamenti
Si parla di nuovo dello stop ai motori endotermici, deciso per il 2035 in Europa. Non tutti però sono d’accordo con il futuro della mobilità a zero emissioni
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Pubblicato: 13 Febbraio 2023 08:50
Come sappiamo, a partire dal 2035 l’Unione Europea ha deciso che non potranno più essere commercializzati veicoli a benzina e diesel. Il futuro nel nostro continente quindi molto probabilmente sarà a zero emissioni, totalmente elettrico e senza alcun veicolo con motorizzazione endotermica in circolazione.
In differenti occasioni però abbiamo avuto modo di percepire perplessità e dubbi, non tutti sono d’accordo con questi progetti per il futuro della mobilità, anzi. Politici, rappresentanti del mercato automobilistico e imprenditori di importanti Case produttrici hanno dubbi a riguardo. Quello che vediamo oggi è il pensiero contrario di Gilberto Pichetto Fratin, il Ministro dell’Ambiente in Italia, e della Premier Giorgia Meloni, che ha già trattato l’argomento nelle scorse settimane.
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Le parole di Fratin sul futuro dell’Europa a zero emissioni
Il Ministro dell’Ambiente sostiene: “Ora qualcuno ammette che possano rimanere i motori endotermici con carburante sintetico, quando ne parlai all’Unione Europea ricevetti il no secco. In due anni le cose sono un po' cambiate. La data del 2035 è stata una scelta meno razionale di quella che si sarebbe dovuto fare, come succede oggi per le case green”. I dubbi sulle decisioni dell’UE sono evidenti.
Durante il congresso di Legacoop Piemonte Fratin, parlando dello stop alle auto a benzina e diesel deciso dall’UE per il 2035, si è espresso come segue: “Anche le Case automobilistiche oggi dicono che può rimanere l'endotermico con il biometano e, più avanti, con l'idrogeno. La parte maggiore dei veicoli dovrà essere elettrica, ma non bisogna dimenticare la compatibilità economica e sociale. Tutto va graduato, dobbiamo accompagnare il cambiamento”. Il Ministro ha inoltre ricordato quali sono i numeri del settore automotive in Italia: “Ci sono in tutto 280.000 occupati diretti e 250.000 artigiani dell'indotto, si tratta infatti del più poderoso settore manifatturiero del Paese”.
Cosa pensa Giorgia Meloni sullo stop alle vetture endotermiche dal 2035
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, per l’ennesima volta esprime il suo dissenso allo stop alle vetture a benzina e diesel tra poco più di dieci anni. Sottolinea quindi la sua critica verso il bando ai veicoli con motori termici dal 2035 e, in occasione di un’intervista rilasciata al Sole24Ore, ha dichiarato che il provvedimento per il momento per lei è di “dubbia efficacia” per l'ambiente e provocherebbe “conseguenze pesantissime” per l'industria europea.
Le parole di Giorgia Meloni: “Condivido le preoccupazioni degli operatori del settore. Lo stop dal 2035 ai motori termici mette in grave difficoltà l'industria europea dell'automotive, che si confronta in un mercato globale dove non ci sono regole così stringenti nel breve-medio termine. Il cammino verso una sostenibilità ambientale maggiore dev'essere graduale e non deve mettere in difficoltà le imprese italiane ed europee. Imporre una scadenza così ravvicinata per una trasformazione epocale di questo tipo rischia di avere conseguenze pesantissime dal punto di vista occupazionale e produttivo, oltre ad avere dubbia efficacia dal punto di vista ambientale visto l'impatto elevato sull'ambiente della produzione di auto elettriche e la sempre maggior efficienza di quelle a combustione. Dobbiamo prevenire questa emergenza. C'è convergenza in Italia su questo tema e lo porrò con forza in sede europea”.