Nella seduta del 4 agosto, la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge Delega al Governo per la riforma fiscale: il testo, già approvato dal Senato, prevede un importante rimaneggiamento delle risorse pubbliche, con interventi che vanno dalla revisione dell’Irpef al divieto di vendita online di sigarette elettroniche.
Tra le misure finite nel testo della Delega Fiscale c’è anche la questione del Superbollo, la tassa aggiuntiva sulle auto di potenza superiore ai 252 CV, che il Ministro Matteo Salvini in un tweet dello scorso 11 maggio ha definito, senza mezzi termini, “una tassa odiosa”. Ma è vero che si va verso l’eliminazione del superbollo? E quali sono i tempi?
Cancellazione del superbollo: la situazione
Con 182 voti favorevoli e 97 contrari, anche la Camera dei Deputati ha dato il via libera al disegno di legge sulla Delega Fiscale, che demanda all’Esecutivo le riforme del sistema fiscale italiano.
Oltre alla famosa revisione del sistema in direzione di un’aliquota unica, che forse vedremo scontrarsi con il principio di progressività della tassazione garantito dall’Articolo 53 della Costituzione Italiana, nel disegno del Governo Meloni c’è anche l’abolizione del superbollo auto, cioè l’addizionale prevista dal 2012 per i veicoli di potenza superiore a 185 kW (252 CV).
All’articolo 10 del testo licenziato dalla Camera il Governo prende l’impegno di “riordinare le tasse automobilistiche”, anche “valutando l’eventuale e progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt”.
La misura non prevede “nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche”: ciò significa che prima andranno trovate le coperture finanziarie, cioè quei circa 100 milioni di euro l’anno che lo Stato incassa dai proprietari di auto sportive e di lusso di grossa cilindrata con l'applicazione del Superbollo.
Superbollo auto: quanto vale
L’importo del superbollo auto si calcola per ciascun kW che eccede i 185 kW di potenza, ma è strettamente legato all’età del veicolo. Se per il primo anno di vita l’importo è di 20 euro per ogni kW in più, dopo 5 anni la tassa si riduce al 60% e dopo 10 anni al 30%, per arrivare gradualmente a non essere dovuta per i veicoli costruiti da più di vent’anni. Il superbollo è dovuto dai proprietari dei veicoli molto potenti, ma anche dai titolari di contratti di leasing o noleggio a lungo termine.
Bollo e superbollo si calcolano in base alla potenza massima riportata sul libretto di circolazione, che fa riferimento esclusivamente al motore benzina/diesel (nel caso delle elettriche alla potenza continua sui 30 minuti): ciò significa che le auto ibride sono in parte avvantaggiate, poiché la potenza del motore elettrico non viene messa in conto. Prendiamo ad esempio la nuova Porsche Cayenne E-Hybrid: la potenza totale è di 470 CV, ma il superbollo va calcolato solo sul V6 turbo da 353 CV. I cavalli vapore sviluppati dal powertrain ibrido, che oggi è in grado di erogare 176 CV, non sono da inserire nel calcolo dell’addizionale.
Quando sarà abolito il Superbollo?
Definito dal presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani come “una tassa iniqua quanto inutile”, il Superbollo si appresta quindi ad essere cancellato. O almeno - questo è l’unico dato certo - il Governo ha preso l’impegno di valutarne l’abolizione in sede di riforma fiscale.
Il Ministro Salvini, d’altro canto, così si era espresso in un tweet dello scorso maggio: “Grazie all’intesa con il Mef del Ministro Giancarlo Giorgetti vogliamo abolire il superbollo auto. Significa cancellare una tassa odiosa, dare ossigeno al mercato, sostenere nei fatti un settore prezioso che coinvolge - in modo diretto e indiretto - milioni di famiglie”.
Ma quali saranno i tempi per l’abolizione del Superbollo? Considerando che i lavori delle Camere riprenderanno tra non meno di un mese, è lecito immaginare che ogni discussione in merito sarà rimandata all’autunno, come anche l'approvazione dei diversi decreti attuativi. Le prime novità per il Superbollo potrebbero vedere la luce, nella migliore delle ipotesi, all’inizio del prossimo anno. Il superamento del Superbollo, in ogni caso, come previsto dal testo approvato alle Camere, sarà progressivo.