Non c’è pace per il Cybertruck: dopo una serie quasi infinita di rinvii e ritardi, entrato in produzione da appena sei mesi, il pick-up di Tesla si scontra con un grave difetto di produzione che coinvolge quasi 4.000 veicoli, ovvero tutti quelli usciti dalle linee della Gigafactory Texas fino all’inizio di aprile.
Tesla sta richiamando 3.878 Cybertruck per un problema che potrebbe avere conseguenze molto gravi: l’acceleratore potrebbe rimanere bloccato, causando un’accelerazione involontaria del veicolo.
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Tesla ritira quasi 4.000 Cybertruck
Dopo una fase pilota nell’estate del 2023, l’attesissimo Tesla Cybertruck ha raggiunto le linee di produzione della Gigafactory Texas nel novembre dello scorso anno per arrivare finalmente nelle mani dei primi acquirenti, che l’avevano ordinato nel 2019.
Col suo design giudicato “inutile e pericoloso” e una carrozzeria tagliente ma incapace di resistere alle minime intemperie, c’era quasi da aspettarsi che il Cybertruck sarebbe presto finito nella lista dei problemi di Tesla.
Nonostante l’annuncio del lancio del robotaxi a guida autonoma, l’azienda di Elon Musk ha subito un vero e proprio tracollo negli ultimi mesi: il titolo ha perso oltre il 50% del suo valore a Wall Street rispetto al 2021 e i risultati sulle vendite sono negativi in tutto il mondo, fiaccati dalla concorrenza cinese e dalla scarsa lungimiranza dei Governi non cinesi.
A questo si aggiunge la recente decisione di tagliare il 10% dei dipendenti (140mila impiegati) per risparmiare sui costi – anche se l’azienda di Musk sostiene si tratti semplicemente delle scadenze naturali di migliaia di contratti a tempo determinato.
Venerdì scorso ci si è messo anche il Cybertruck, quello che sarebbe dovuto essere il veicolo più rivoluzionario e futuristico della famiglia Tesla: la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) statunitense ha infatti pubblicato la richiesta di ritiro di 3.878 esemplari del pick-up d’acciaio. Il pedale dell’acceleratore, si legge nella nota dell’NHTSA, potrebbe rimanere incastrato.
Il Cybertruck ha un problema con l’acceleratore
Come si legge nel documento della NHTSA, il ritiro dei Cybertruck si rende necessario per riparare un cuscinetto del pedale dell’acceleratore che potrebbe allentarsi e incastrarsi nel rivestimento interno. Un pedale dell’acceleratore incastrato, ha dichiarato l’ente di regolamentazione della sicurezza automobilistica, “potrebbe causare un’accelerazione involontaria del veicolo, aumentando il rischio di incidente”. Un problema non di poco conto, su un veicolo d’acciaio inossidabile che nella versione top di gamma Cyberbeast offre una potenza di 845 CV ed è in grado di accelerare, almeno secondo il produttore, da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi.
L’avviso dell’NHTSA coinvolge 3.878 veicoli, ovvero tutti quelli realizzati nella Gigafactory di Austin dall’avvio della produzione fino al 4 aprile 2024. Come si legge sull’avviso dell’NHTSA, Tesla sostituirà o riparerà gratuitamente il gruppo del pedale dell’acceleratore e i proprietari verranno avvisati tramite lettere inviate dall’Ente il prossimo giugno.
Non è la prima volta che Tesla si trova coinvolta in maxi-richiami di auto: secondo un rapporto della società BizzyCar, soltanto nei primi tre mesi dell’anno Tesla ha richiamato circa 2 milioni e mezzo di veicoli. Lo scorso febbraio, erano state richiamate circa 2,2 milioni di auto per un problema alle spie luminose e le autorità di sicurezza statunitensi avevano aggiornato la loro indagine su Tesla aprendo una nuova scheda su Tesla Model 3 e Model Y per la perdita del servosterzo.