Proiettata all’innovazione tecnologica, Autostrade per l’Italia è sul punto di scrivere un nuovo capitolo nella storia della mobilità. Le modalità di gestione sono sul punto di trasformarsi radicalmente con il progetto Falco, entrato nella seconda fase, che prevede di monitorare lo stato del traffico in tempo reale mediante dei droni, anche in zone dove le telecamere tradizionali non arrivano,
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In nome della sicurezza
L’A26 e l’A10 sono le protagoniste della sperimentazione. In queste tratte, sono stati installati dei “nidi” per i droni, delle stazioni di ricarica e lancio che consentono ai velivoli di sorvolare le strade a ogni ora del giorno e della notte. In virtù del sodalizio siglato assieme all’ENAC, i mezzi voleranno anche oltre la visuale del pilota. La sicurezza stradale costituisce uno dei principali obiettivi dell’Unione Europea, che entro il 2050 confida di azzerare il conteggio delle vittime. S
eppur sia consapevole di quanto l’obiettivo sia ambizioso, l’ente comunitario, farà il massimo affinché venga portato a termine. Si giustifica così l’introduzione obbligatoria di tecnologie ausiliarie alla guida sui modelli di nuova produzione. A partire dal mese di luglio, le Case hanno l’obbligo di installare il limitatore automatico di velocità e non solo sulle rispettive vetture.
Nel mentre, i gestori locali hanno altresì l’opportunità di fare la differenza. L’idea sviluppata da Autostrade per l’Italia sfrutta, a propria volta, l’innovazione tecnologica, dispiegando una flotta di droni. La loro capacità di individuare in modo tempestivo incidenti, situazioni di pericolo e ostacoli sulla carreggiata promette di velocizzare l’intervento delle squadre di soccorso.
Con le immagini in tempo reale, si monitorerà la fluidità del traffico e interverrà in caso di congestionamento, in maniera da ridurre i disagi a carico dei conducenti. Dai ponti alle gallerie e altre infrastrutture, i piccoli velivoli telecomandati permettono di eseguire scansioni complete e accurate per individuare eventuali danni o usure, prima che la situazione precipiti. Inoltre, il sistema aiuterà a proteggere dl patrimonio naturale. A dispetto dei ripetuti messaggi di allerta lanciati dagli esperti, l’ambiente rimane vittima di soprusi. I recenti incendi boschivi saliti alle cronache invitano a non abbassare la guardia.
Il fine ultimo
“Con il Progetto Falco – spiega Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – stiamo testando l’uso dei droni per il monitoraggio del traffico in tempo reale, così da poterne gestire sempre meglio i flussi, incrementando la sicurezza per gli utenti. Questo sistema peraltro potrà essere utilizzato per le ispezioni sui ponti e viadotti, ponendoci all’avanguardia a livello mondiale per innovazione tecnologica.
L’obiettivo ultimo è arrivare a una rete digitalizzata e automatizzata che fornisca un numero sempre maggiore di informazioni puntuali e immediate a coloro che la percorrono e a chi la gestisce. Le autostrade sono e resteranno per molti anni la spina dorsale del Paese e della sua economia. Con questa consapevolezza, e tenendo a mente che l’innovazione è premessa di qualunque sviluppo, il Gruppo lavora ogni giorno con determinazione affinché sulla rete si faccia quel salto tecnologico indispensabile per accompagnare la transizione verso la mobilità del futuro, nel segno della sicurezza e della sostenibilità”.