Per qualcuno c’è un nuovo eroe in città, che opera col favore delle tenebre e in maniera quasi chirurgica. L’opinione pubblica lo ha battezzato “Fleximan“ ed è l’abbattitore di autovelox in alcune zone d’Italia, sempre più estese. La lista delle macchinette sforna multe abbattute non si arresta, anzi, si ingrandisce sempre più. Dove passa lui, la mattina si trova una torretta autovelox accasciata al suolo. Qualcuno parla di rivolta sociale contro questi strumenti che, oltre a essere dei deterrenti per chi corre un po’ troppo sulla strada, servono a tenere alta la sicurezza, e non soltanto alle amministrazioni locali a fare cassa, come sostengono alcuni. Non a caso, oltre all’originale ci sono anche gli emuli del famigerato Fleximan a far danni.
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Strage di autovelox
Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre scorsi sono stati divelti i due autovelox posizionati vicino allo svincolo di corso Savona, sulla tangenziale di Asti. I pali metallici che tenevano le telecamere dotate di rilevatori di velocità sono stati divelti con l’uso di un flessibile flessibile. Come mai è stato compiuto questo gesto? Il tutto va attribuito ad aver fruttato 900.000 euro di contravvenzioni nei primi cinque mesi di attività (sono stati attivati lo scorso agosto) su un percorso dove il limite di velocità è di 90 km/h. Sono tantissime le polemiche aizzate sulle colonne dei forum online da parte dei sanzionati, soprattutto per l’ingente somma guadagnata dal Comune.
Anas, proprietaria del tratto di Statale 231, ha affidato alla Provincia di Asti la gestione del sistema di rilevamento. Dopo il filmato che ritrae due soggetti sventrare l’autovelox, l’ente ha fatto partire la denuncia contro i due ignoti – forse emuli di Fleximan – ripresi dalle telecamere di sorveglianza. La registrazione, sfortunatamente, sfuma dopo aver immortalato le scintille originate dal taglio dei pali metallici. Il danno stimato è di oltre 50.000 euro e sarà necessario aspettare un mese per ripristinare gli autovelox. I prossimi verranno dotati di griglie più recinzioni di protezione, per contrastare questo fenomeno.
Un nuovo caso a Reggio Emilia
Dopo gli otto velox abbattuti in provincia di Rovigo, il fenomeno Fleximan arriva anche a Reggio Emilia, dove si segnala una torretta divelta lungo la Cispadana tra Boretto e Gualtieri. Il modus operandi è il solito: con l’uso di un flessibile a batteria è stato tagliato il palo facendo attenzione a non toccare i fili che corrono al suo interno. Dopo di che, il tronco è stato adagiato in direzione dei campi, in modo da non invadere la corsia. Sull’accaduto stanno portando avanti gli accertamenti il personale della polizia locale dell’Unione Bassa Reggiana. Gli agenti hanno effettuato alcuni sopralluoghi e stanno visionando i filmati delle telecamere ai varchi del paese. Se venisse identificato l’autore, andrebbe incontro a una pena molto grave.
“Posso solo dire che è un grande segno di inciviltà e dispiacciono le espressioni di soddisfazione di tanti, soprattutto sui social, magari gli stessi che poi invocano più educazione nei ragazzi“, sostiene il sindaco di Boretto Matteo Benassi. “Quella strada è stata scenario di molti incidenti, anche mortali, e da quando il tutor è stato installato non se ne sono più verificati. Fra l’altro la velocità è 90 km/h cioè una velocità che consente scorrevolezza“. La rivolta contro gli autovelox prosegue e anche altre figure, come il writer di Imperia, iniziano a segnalarsi in modo preoccupante. Vedremo se Fleximan e la schiera dei suoi imitatori continuerà a colpire lungo lo Stivale.