Troppi i fatti di cronaca che interessano la truffa dello specchietto, non è infatti la prima volta che ne parliamo. I malviventi agiscono per riuscire a far sborsare denaro da intascarsi in maniera rapida e veloce. Uno degli ultimi episodi di cui abbiamo parlato alcuni mesi fa riguarda una delle più classiche truffe, sventata da parte dei Carabinieri di Caprino Veronese, messa in atto da un giovane di 22 anni ai danni di una coppia di anziani turisti tedeschi. Il ragazzo è stato arrestato mentre si faceva consegnare il denaro dai poveri malcapitati.
Mentre i Carabinieri pattugliavano la zona, hanno trovato i mezzi fermi in una piazzola di sosta. I conducenti parlavano tra loro all’esterno dei veicoli. Conoscendo alla perfezione le tecniche usate dai truffatori, i militari dell’Arma si sono subito insospettiti e hanno raggiunto le due auto ferme.
Hanno trovato l’anziano, confuso e impaurito, intento a consegnare 150 euro al giovane. I Carabinieri non hanno più avuto alcun dubbio e hanno smontato la ricostruzione del ragazzo, che sosteneva che la roulotte della coppia tedesca – passandogli di fianco – gli avesse rotto lo specchietto e graffiato la carrozzeria (i segni erano stati disegnati con il gessetto). Il 22enne è stato arrestato per il reato di truffa aggravata, i Carabinieri hanno sequestrato il mezzo, ai fini della successiva confisca amministrativa.
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Come funziona la famosa truffa
Prestate molta attenzione alla dinamica, per evitare di essere “fregati”. Il soggetto che vuole realizzare la truffa dello specchietto si posiziona con la propria autovettura lateralmente alla carreggiata, oppure, in corsa, si affianca all’automobile del malcapitato lanciando contro di essa un oggetto (una pallina di plastica o piccoli sassi), in modo da creare un rumore simile all’urto. Una volta colpito il veicolo, il malfattore chiede all’automobilista di fermarsi per contestare il “falso danno” allo specchietto, già precedentemente rotto dallo stesso delinquente (in genere vengono fatti dei segni simili a graffi sulla carrozzeria con dei gessetti).
La scelta dello specchietto come oggetto della truffa sta nel fatto che, essendo sporgente, può facilmente essere colpito dal passaggio di altre auto. Il truffatore, quindi, accusa il guidatore del danno subito con atteggiamento sicuro e autoritario, cercando di far credere alla sua vittima che il fatto sia accaduto realmente. Per evitare le lungaggini della burocrazia legate alle assicurazioni e il danno che subirebbe il guidatore per l’aumento del premio della sua polizza, il malvivente cerca in tutti i modi di farsi pagare in contanti, per chiudere la questione rapidamente e intascarsi quindi il denaro in maniera illecita.
Come evitare il raggiro
Per evitare la truffa cercate prima di tutto di non guidare mai troppo vicino alle auto parcheggiate e di non mantenere sempre la corretta distanza di sicurezza dagli altri veicoli in corsa. Per capire se si sta per essere raggirati è fondamentale notare l’atteggiamento della persona che ci ferma per avere pagati i danni e la sua scelta di volere risolvere tutto al più presto senza altri intermediari, e soprattutto essere pagato in contanti.
Per far cedere il malvivente e scoprirlo, facendolo nella maggior parte dei casi scappare, è importante riuscire a non perdere la calma e porsi con atteggiamento sicuro di chi non ha commesso nessun errore, ma facendo capire che si ha intenzione di chiamare i Vigili per i rilievi. Ponendosi in questa posizione i truffatori preferiscono certamente ritirarsi ed evitare possibili segnalazioni alle autorità, fallendo nel loro tentativo di truffa.