Stop motori termici dal 2035, von der Leyen salva i carburanti sintetici

Von der Leyen conferma che per il futuro dell'Ue ci sarà spazio per gli e-fuel che potranno rappresentare un'alternativa alle auto elettriche dal 2035

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Davide Raia

esperto di tecnologia e motori

Editor e copywriter, mi occupo principalmente di tecnologia, in tutte le sue forme, e di motori. Appassionato di viaggi, vivo tra Napoli e la Grecia.

Pubblicato: 20 Luglio 2024 15:10

Ursula von der Leyen è stata rieletta e continuerà a ricoprire la carica di presidente della Commissione Europea fino al 2029. Tra i dossier sul tavolo della leader tedesca c’è anche la questione dello stop ai motori termici in Ue, programmata per il 2035. Il provvedimento, approvato dopo un lungo iter tra i vari organi europei, è stato fortemente voluto dalla von der Leyen che, nel suo discorso dopo la rielezione ha confermato gli obiettivi andando, però, ad aggiungere un’inaspettata apertura all’uso dei carburanti sintetici, che dovrebbero rappresentare una soluzione alternativa alle auto elettriche. La decisione rappresenta un vero e proprio compromesso tra le varie forze politiche europee, da tempo divise (anche per via di differenti interessi nazionali) sullo stop alle auto benzina e diesel.

Lo stop è confermato

Dalle prime parole della von der Leyen viene chiarita quella che sarà la posizione della Commissione europea sul futuro del settore automotive in Ue. Lo stop alle auto con motori termici è, infatti, confermato. Il piano è già stato definito: entro il 2035 non sarà più possibile vendere auto con motori termici (benzina, diesel ma anche gpl o metano, con tutte le possibili varianti ibride) nei mercati dell’Ue. In questo modo, il mondo delle quattro ruote diventerà completamente elettrico e a zero emissioni. Nel corso degli anni, le auto termiche saranno progressivamente dismesse e la mobilità sarà dominata dalle auto elettriche. Questo è il piano tracciato dall’Ue e dalla Commissione guidata dalla von der Leyen per il futuro. In questo modo, le emissioni legate al settore dei trasporti andranno a ridursi, anno dopo anno. L’obiettivo è raggiungere un taglio del 90% entro il 2040. Secondo vari osservatori, l’Ue non sarebbe pronta allo stop.

Ok ai carburanti sintetici

Nel futuro dell’UE c’è spazio per i carburanti sintetici, detti anche e-fuel, che potranno rappresentare un’alternativa alle auto elettriche. Al momento, non è chiaro in che modo la Commissione introdurrà nel nuovo quadro normativo che regolerà il futuro del settore automotive europeo la possibilità di utilizzare gli e-fuel, che da tempo sono considerati come un’opzione da considerare, soprattutto per garantire un futuro ai piccoli produttori di auto sportive. L’ok ai carburanti alternativi è frutto di un compromesso politico, nato probabilmente dalla necessità di ottenere il supporto dalle varie forze politiche europee e necessario per il secondo mandato alla von der Leyen. Si tratta di un’apertura a vari partiti di destra, da tempo contrari allo stop alle auto benzina e diesel, come confermato dalla posizione del Governo italiano, che può essere accettato anche dagli ambientalisti, considerando il ridotto impatto ambientale degli e-fuel.

Pascal Canfin, presidente della commissione Ambiente del Parlamento Europeo, come riportato da Bloomberg, ha chiarito che un’auto con motore a combustione interna potrà continuare a essere venduta in Ue nel caso in cui “funzionasse al 100% con e-fuel”. I prossimi mesi, quindi, saranno fondamentali per capire quali saranno le scelte dell’UE per il futuro del mondo delle quattro ruote. La transizione elettrica non è in discussione ma potrebbe avvenire in modo più graduale, grazie proprio al ruolo dei carburanti alternativi, destinati ad affiancare le auto elettriche nel corso dei prossimi anni.