L’industria dell’auto cinese punta all’Europa e, per evitare i dazi sulle importazioni imposti dall’UE, sta valutando nuove strade per sostenere il suo programma di crescita. L’esempio più calzante, in questo momento, arriva da Xpeng. Il costruttore cinese ha confermato di guardare con interesse all’Europa, non solo come mercato dove vendere le proprie auto. Il costruttore, infatti, intende costruire una fabbrica per la produzione di auto elettriche in Europa, andando così a evitare i costi aggiuntivi rappresentati dai dazi (che l’azienda ammonterebbero al 31,3%).
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Xpeng punta all’Europa
La nuova strategia di Xpeng, che continua a espandere la gamma europea, non si basa su semplici indiscrezioni. Il CEO dell’azienda, He Xiaopeng, infatti, ha confermato quelli che sono i progetti futuri della Casa, nel corso di un’intervista concessa a Bloomberg. Xpeng è alla ricerca di un sito dove poter realizzare una fabbrica per produrre auto elettriche direttamente in Europa. Tale ricerca, però, è ancora in una fase iniziale e, probabilmente, sono ancora in corso le valutazioni preliminari dei siti selezionati.
Non ci sono informazioni in merito alla grandezza dello stabilimento e alle tempistiche di realizzazione. Xpeng potrebbe valutare anche la realizzazione di uno stabilimento in Italia, dove, ricordiamo, il Governo sta lavorando per attirare nuovi investimenti e sostenere la crescita del settore automotive nazionale, alle prese con un grosso problema rappresentato dal calo della produzione. La scelta definita sarà presa nel corso dei prossimi mesi. Xpeng potrebbe optare per un sito in grado di garantire la massima efficienza produttiva e logistica oltre che un costo del lavoro contenuto, anche grazie al sostegno dei Governi locali.
Anche un data center
Il programma di espansione di Xpeng in Europa non riguarda soltanto la produzione di auto elettriche direttamente nel nostro Continente. Il costruttore, infatti, guarda all’Europa anche per un nuovo data center. L’obiettivo è quello di creare un sistema di gestione dei dati per poter migliorare i sistemi di guida autonomia che andranno ad arricchire le auto del futuro. Realizzando un data center direttamente in Europa, Xpeng potrebbe evitare i problemi con la gestione dei dati degli utenti, che non verrebbero salvati un server in Cina, ma dovrà rispettare le rigide normative UE in tema di trattamento dei dati.
I dazi sono un problema per la Cina
Per i costruttori cinesi, i dazi rappresentano un problema grosso. Stati Uniti e Canada applicheranno dati al 100% sulle auto importate dalla Cina, con l’obiettivo di proteggere il mercato interno e contrastare l’espansione dei produttori cinesi. L’UE, per ora, ha adottato una posizione più morbida, con un’aliquota che può arrivare fino al 36,3%. Si tratta, in ogni caso, di una percentuale rilevante che può ridurre drasticamente la competitività dei brand cinesi.
Per questo motivi, costruttori come Xpeng, ma non solo, stanno valutando la possibilità di produrre direttamente in Europa. Si tratta di uno scenario potenzialmente molto interessante, sia per i produttori che per i Paesi che ospiteranno gli stabilimenti e che potrebbero registrare un sostanziale incremento dei posti di lavoro, anche grazie a un indotto importante. Staremo a vedere quali saranno le scelte di Xpeng in merito al possibile stabilimento produttivo europeo.