Perché la cinghia è meglio della catena nel ciclismo urbano

La cinghia in carbonio è un elemento di trasmissione che, rispetto alla classica catena, meglio si concilia con e-bike e ciclismo urbano: vediamo perché

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Riccardo Asta

giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

Pubblicato: 21 Febbraio 2024 09:04

Nel mondo bici esistono attualmente due tipologie di trasmissione, quella a catena e quella a cinghia. Se la prima delle due la conosciamo un po’ tutti, quella a cinghia è un’introduzione relativamente nuova di cui vale la pena sapere qualcosa in più, soprattutto e siete ciclisti urbani.

La trasmissione a cinghia

La trasmissione a cinghia deriva dal mondo auto-motociclistico e si differenzia dalla classica catena per alcuni aspetti.  Consiste innanzitutto in un unico elemento, solitamente fatto in carbonio con l’aggiunta di nylon, che deve rimanere teso tra pedivella e mozzo posteriore; è spesso circa un paio di cm, liscio da un lato e dentato dall’altro, possiamo vederlo come un ingranaggio srotolato su di un nastro, i cui dentini sono rivolti verso l’interno e scorrono su dei pignoni appositamente progettati.

Essendo costruita in carbonio, la cinghia risulta estremamente leggera, forse il principale motivo per cui viene impiegata. Tuttavia non è la sua unica qualità: come vedremo presenta diversi vantaggi che ben si adattano ad alcune tipologie di bici, in particolare alcune e-bike di cui sono il simbionte perfetto. Il modo migliore per capire bene quando e perché può tornarci utile la cinghia è elencarne vantaggi e svantaggi analizzandoli punto per punto. 

I vantaggi della cinghia

Leggerezza

Le cinghie vengono normalmente costruite in carbonio e l’impiego di questo materiale permette di raggiungere risultati notevoli in termini di leggerezza. Basta pensare che il peso medio di una catena è circa 300 gr, quello di una cinghia non arriva nemmeno a 90. La bici diventa più maneggevole e superare delle barriere architettoniche sollevando un mezzo leggero aumenta enormemente le sue possibilità di utilizzo.

Durata

Se una catena va cambiata mediamente ogni 3000- 5000 km, la cinghia può durare almeno cinque o sei volte tanto. Essendo costruita in carbonio non si corrode né si deforma, rimane sempre dritta e si consuma meno nel tempo. L’impatto sui meccanismi è inoltre inferiore, ciò significa che anche pignoni e componenti vari non devono essere sostituiti con tanta frequenza come per la catena.

Manutenzione

Oltre all’enorme vantaggio di non uscire mai dalla sua sede, la cinghia richiede una manutenzione pressoché nulla, perfetta quindi per i meno esperti e per chi vuole una bici “senza pensieri”. Si deve solo pulire con dell’ acqua, ma niente spazzole e lubrificanti oleosi come nel caso della catena. La cinghia non è mai unta e per questo motivo non c’è il rischio di sporcarsi mani e pantaloni, un aspetto che piace molto ai ciclisti urbani. 

Rumore

Segnaliamo anche, nonostante sia una caratteristica più marginale, che la cinghia fa molto meno rumore di una catena. A molti ciclisti piace sentire bene i suoni della strada e della natura: in questo senso la cinghia favorisce un immersione uditiva totale.

Gli svantaggi 

Compatibilità

Il sistema a cinghia prevede l’impiego di telai e meccanismi progettati su misura. Quando si rompe una catena basta andare in qualsiasi negozio bici per comprarne una nuova o sostituire il rivetto spaccato. Con la cinghia le cose sono più complicate, i pezzi si trovano meno facilmente e non si possono utilizzare componenti provenienti dal mondo a catena. 
Inoltre non è compatibile con sistemi full sospension classici, visto che la tensione tra pedivella e mozzo posteriore dev’essere costante.

Costo

Una cinghia costa mediamente tra i 50 e i 100 €, una catena meno della metà. Se si rompe bisogna comprarne una nuova, mentre con la catena si possono sostituire anche solo i rivetti. 
Il prezzo è ovviamente un fattore da considerare pur tuttavia ricordando che la cinghia vi fa risparmiare altri modi e ha una vita molto più lunga.

Cambio

Non potendo scorrere ad angolo e utilizzando un diverso tipo di pignoni, la cinghia non è compatibile con cambi e deragliatori. Serve un sistema ad hoc. Per questo motivo spesso le cinghie vengono montate sulle singlespeed e in combinazioni con cambio continuo tipo NuVinci.

Efficienza

Il discorso efficienza è un po’ più particolare. Ad alte velocità la cinghia risulta più efficiente, ma in tutte le altre situazioni una catena ben tenuta è senz’altro più performante. Tuttavia si tratta di un aspetto percepibile soprattutto da ciclisti esperti, non si può dire che influenzi in modo determinante la pedalata. Molto peggio è uno pneumatico mezzo sgonfio o una bicicletta troppo pesante.

In conclusione, se siete ciclisti urbani e state pensando di diventarlo, tenete presenti anche i modelli con sistema di trasmissione a cinghia: non sporcano, non richiedono manutenzione, difficilmente si rompono e durano a lungo. Più di così!