Che la diffusione dei mezzi di trasporto leggeri possa avere un impatto positivo sul traffico urbano non è una novità. Tuttavia, persiste ancora un certo scetticismo relativamente alle e-bike, da molti non ritenute capaci di offrire realistici e soddisfacenti vantaggi in questo senso. Ciò è spesso vero, ma soprattutto perché non si può contestualizzare correttamente il loro modo di funzionare. L’attuale impianto normativo permette soltanto di applicare protocolli facenti riferimento a specifiche leggi, portando quasi a dimenticare da dove vengono e perché sono state create.
Nel caso delle e-bike, ad esempio, le norme europee sono frutto di valutazioni fatte in contesti bike-friendly dove spazi, morfologia e un certo tipo di humus socio-culturale, rendono praticamente automatico il loro concretizzarsi; viceversa, ci sono situazioni dove queste linee guida non sono chiaramente applicabili, per le quali sarebbe quindi opportuno affrontare il problema da un’altra prospettiva.
Ignorare questo aspetto non solo rende inefficaci e controproducenti le norme, ma impedisce di ottenere quei vantaggi ambientali ed economici che sempre di più gli studi confermano.
Negli Stati Uniti hanno creato un calcolatore apposito che restituisce dati sonanti relativi a questi due ambiti, sulla base dei quali si potrebbero serenamente giustificare decisioni come una differenziazione normativa in base al contesto.
Vediamo meglio di che si tratta.
Indice
A cosa serve il calcolatore d’impatto
Il Rocky Mountain Institute (RMI) ha presentato un calcolatore che analizza l’impatto che avrebbero le e-bike rispetto ad altre modalità di spostamento, in modo da aiutare politici e amministratori a quantificarne i vantaggi ambientali ed economici.
L’E-Bike Impact Calculator offre due scenari distinti:
- valutazione dell’impatto singolo: questo scenario valuta gli effetti della sostituzione di una percentuale di brevi spostamenti con l’e-bike all’interno di un periodo di dieci anni o attraverso uno spostamento immediato;
- valutazione dell’impatto di un programma di incentivi : in questo scenario gli utenti possono inserire diverse variabili, tra cui budget, tempistica, tipi di e-bike e incentivi, per comprendere i potenziali impatti di un certo programma.
Una volta inseriti i dati, il calcolatore restituisce una serie di informazioni sotto forma di dati, tra cui:
- riduzione delle emissioni di gas serra;
- diminuzione degli inquinanti atmosferici come gli ossidi di azoto (NOx), il particolato fine (PM2,5) e il monossido di carbonio;
- riduzione dei chilometri percorsi dai veicoli;
- risparmio economico per i consumatori dovuto ai minori costi energetici e di manutenzione associati alle e-bike.
Quali i benefici
Per dimostrare le capacità del calcolatore, RMI ha condotto un’analisi dei potenziali vantaggi nelle dici città più popolose degli Stati Uniti. Sostituendo con le e-bike il 25% dei viaggi in automobile al di sotto degli otto chilometri, i risultati potenziali sono questi:
- benefici ambientali: questo spostamento ridurrebbe in media del 3% i chilometri percorsi dagli altri veicoli nelle dieci città prese in esame, equivalenti alla rimozione di oltre 388.000 veicoli dalle strade;
- benefici economici: gli utenti potrebbero risparmiare complessivamente 91 milioni di dollari ogni mese, principalmente grazie alla riduzione della spesa per carburante e manutenzione dei veicoli;
- benefici sociali: sebbene non misurati direttamente dal calcolatore, è ragionevole supporre che l’adozione diffusa delle biciclette elettriche possa portare a un miglioramento della salute pubblica (inquinamento e obesità in primis), con una conseguente riduzione della pressione sul sistema sanitario.
Questo calcolatore è perciò uno strumento prezioso per tutta una serie di figure con ruolo decisionale sui temi di mobilità. Consente alle città di fissare obiettivi chiari e comprendere come le e-bike possono contribuire ai loro programmi per il clima e agli obiettivi di equità sociale. Ad oggi il problema è, come abbiamo detto, la scarsa libertà di manovra che danno le leggi e sarebbe davvero un peccato rinunciare a vedere risultati così importanti per dei semplici cavilli normativi.
Le e-bike servono davvero
Biciclette ed e-bike dunque si dimostrano efficaci nella riduzione dell’inquinamento puntuale, con conseguenze dirette sulla formazione delle isole di calore cittadino e dei picchi di inquinamento che avvolgono i centri urbani. Uno studio recente ha inoltre messo in evidenza come la diffusione di bici e mezzi elettrici leggeri stia facendo diminuire più di quanto si pensasse la richiesta di petrolio: lo scorso anno sono circolati sulle strade oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter, motociclette e veicoli a tre ruote elettrici, riducendo la domanda di petrolio di un milione di barili al giorno – circa l’1% della domanda mondiale, secondo le stime di Bloomberg New Energy Finance .
Ricercatori statunitensi stimano che se gli spostamenti in e-bike aumentassero fino a coprire l’11% di tutti gli spostamenti, le emissioni derivanti dai trasporti diminuirebbero di circa il 7%.
Questo innovativo calcolatore rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui le e-bike saranno una componente centrale della mobilità urbana, essendo in grado di ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ora lo possiamo vedere simulato. Non c’è ancora molta chiarezza ma sembra che il calcolatore possa venire utilizzato, su richiesta, da chiunque nel mondo, quindi sia dalle amministrazioni che da chi cerca dati scientifici con cui fare valere le sue posizioni.