Auto elettriche, problema software: cosa succede se la Casa fallisce

Le auto elettriche continuano a dividere. Questa volta il problema riguarda i software dei Marchi falliti. Il problema potrebbe essere davvero grosso e causare guai

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Antonio Russo

giornalista pubblicista

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 9 Settembre 2024 07:00

Il mondo attuale si sta spostando sempre di più verso la tecnologia, che in molti casi ce la semplifica, ma in alcuni ce la complica anche. Uno dei casi più eclatanti è stato il bug di qualche settimana fa di Microsoft che ha bloccato i sistemi di mezzo mondo. Il futuro però è ormai quello e giorno dopo giorno sta penetrando sempre di più anche nelle nostre vetture, che presentano sistemi di infotainment sempre più raffinati.

In particolare le auto di nuova generazione si interfacciano con i nostri cellulari e con l’ambiente esterno attraverso internet restituendoci ogni tipo di informazione. Giorno dopo giorno questi veicoli stanno diventando sempre di più degli smartphone viaggianti. L’importanza dei software all’interno delle auto diventa ancora più centrale per quelle elettriche dove c’è bisogno di qualcosa che gestisca la batteria.

Nuovo problema

Un nuovo allarme però si fa strada di recente in questo settore e riguarda proprio i software. Negli ultimi anni i Marchi che producono auto si sono moltiplicati a dismisura e alcuni di questi hanno anche chiuso i battenti in pochissimo tempo. Di recente ad esempio abbiamo assistito al fallimento della Fisker. L’ansia dei clienti che hanno acquistato vetture di costruttori ormai andati in bancarotta è proprio legata ai software.

Questi, infatti, come dicevamo controllano, nelle auto elettriche, alcune componenti essenziali della vettura. Senza continui aggiornamenti potrebbero avere problemi e di conseguenze causare impedimenti alla stessa vettura. Va da sé che se un Marchio chiude i battenti diventa poi un problema tenere in vita anche quei software.

Il caso WM Motor

Alcune notizie preoccupanti arrivano in tal senso dalla Cina dove sul crepuscolo del 2023 la WM Motor ha fatto istanza di fallimento. In particolare, la testata Rest of World ha raccontato un episodio occorso ad un cliente di questo Marchio che guidava una EX5. A quanto pare dopo il fallimento dell’azienda si è ritrovato impossibilitato ad usare alcuni strumenti come l’applicazione smartphone che controlla la chiusura e il condizionatore. Non è tutto però perché a quanto pare l’uomo si è ritrovato anche nell’impossibilità di vedere chilometraggio e lo stato di carica della batteria.

Il cliente in questione però non è l’unica vittima. Altri clienti si sono lamentati più o meno degli stessi malfunzionamenti. Alcuni di loro hanno palesato un problema all’autoradio che non funzionava più. In tutto sono stati presentati 12.365 reclami. WM Motor si è scusata per tutti i problemi creati e per il momento li ha risolti. Secondo quanto riportato dai media cinesi però i guai non sarebbero finiti qui per i possessori di queste vetture. A quanto pare l’azienda cinese non avrebbe aggiornato il firmware creando disagi con l’app che al momento sarebbe anche sparita dagli store.

In Cina ad esempio viene richiesto un supporto post-vendita per 10 anni, ma da tale supporto sono esclusi i problemi di software. Viste tutte le aziende che di recente stanno chiudendo i battenti c’è decisamente da preoccuparsi. La situazione è naturalmente in divenire, ma c’è il serio rischio che qualcuno si ritrovi con un’auto che funzioni a metà a causa di problemi insormontabili di software. In Cina inoltre nei mesi scorsi hanno fatto scalpore anche i cosiddetti cimiteri di auto elettriche, proprio di quei produttori che non riescono a vendere le proprie EV.