Vantaggi e svantaggi delle bici elettriche pieghevoli

Le bici elettriche pieghevoli aiutano a muoversi agevolmente senza nessun tipo di ingombro e in modo ecologico: scopriamo come funzionano e come sceglierle

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 10 Maggio 2021 18:09Aggiornato: 26 Giugno 2024 17:30

Tra le soluzioni più apprezzate per la mobilità urbana ci sono le e-Bike,  la cui struttura si può richiudere per agevolarne il trasporto. Questi veicoli green rappresentano un’opzione ideale per gli spostamenti in città, soprattutto come integrazione dei mezzi pubblici o per coprire l’ultimo miglio in modo ecologico. Scopriamo quali sono i vantaggi e svantaggi delle bici elettriche pieghevoli, come funzionano e in che modo scegliere un modello adatto alle proprie esigenze.

Cosa sono

La bici pieghevole, conosciuta anche con il termine eFolding preso in prestito dalla piegatura elettronica in ambito scientifico, è una ebike con telaio richiudibile, il cui funzionamento al di là di questo meccanismo è del tutto simile a quello di una bicicletta elettrica convenzionale. Si tratta di un mezzo molto gettonato per muoversi nei centri urbani, in quanto è possibile trasportare facilmente il veicolo nei vagoni della metropolitana, sull’autobus, oppure chiudere la bici e portarla in ascensore per tenerla in ufficio riducendo l’ingombro.

Le biciclette a pedalata assistita tradizionali, infatti, hanno lo svantaggio di presentare dimensioni considerevoli, soprattutto se paragonate con altri mezzi per la micromobilità elettrica come i monopattini elettrici. Tuttavia, le ebike sono più efficienti per gli spostamenti di media e lunga percorrenza, poiché rispetto ai monopattini sono in grado di garantire maggiore autonomia e più sicurezza. La bici elettrica pieghevole costituisce dunque un ottimo compromesso tra un monopattino e una bicicletta elettrica, per questo motivo è uno dei veicoli più utilizzati per la smart mobility.

Come funzionano

Il funzionamento della ebike pieghevole è abbastanza semplice, tuttavia ogni modello prevede un diverso sistema di chiusura e apertura della bici elettrica. In generale, l’operazione richiede appena pochi secondi, infatti la maggior parte delle biciclette si possono ripiegare in 20-30 secondi, un procedimento che richiede soltanto all’inizio una certa pratica per raggiungere un’adeguata dimestichezza. Di norma, il primo passo consiste nello sblocco del meccanismo di sicurezza, un supporto che evita la piegatura del telaio durante la circolazione assicurando la massima stabilità strutturale.

Dopo ave rimosso i fermi bisogna piegare la ruota posteriore, chiudere il telaio spostando se necessario i pedali e fare in modo che le due ruote si sovrappongano. Infine non resta che abbassare tutto il manubrio, ripetere l’operazione con il sellino e bloccare la configurazione della bici per facilitare il trasporto. Per aprire la ebike pieghevole basta eseguire il processo inverso, quindi è necessario rimuovere i fermi, tirare su il sellino e il manubrio, riportare avanti la ruota anteriore al suo posto, sistemare i pedali e fissare il telaio applicando il blocco di sicurezza.

Per velocizzare l’operazione è opportuno fare pratica in casa, eseguendo alcune volte il procedimento di chiusura e apertura secondo le indicazioni del libretto d’uso e manutenzione della bicicletta elettrica. In questo modo non si perderà troppo tempo al momento di effettuare la manovra in strada, ricordandosi di verificare sempre di avere inserito i fermi di sicurezza. Di solito le ebike pieghevoli non sono molto pesanti, quindi possono essere trasportate senza uno sforzo eccessivo, inoltre presentano dei supporti che aiutano a mantenere una presa bilanciata per spostarle in modo pratico.

Pro e contro

Tra le caratteristiche e i vantaggi delle bici elettriche pieghevoli c’è innanzitutto la facilità di trasporto, il beneficio più importante garantito da questi veicoli green. Una volta richiusa la ebike assume dimensioni contenute, perciò si può riporre all’interno del bagagliaio della macchina, dietro la scrivania in ufficio, oppure in un punto della casa con il minimo ingombro. Si tratta di una peculiarità notevole, in quanto consente di ottimizzare lo spazio e rende possibile l’uso della bici elettrica anche a tutti.

Questi modelli, infatti, si possono trasportare agevolmente nell’ascensore, evitando di salire e scendere le scale a piedi caricando in spalla la e-bike, in quanto sono veicoli con un peso medio intorno ai 20-25 Kg. Un altro vantaggio è la possibilità di portate dovunque la bici elettrica pieghevole, usandola per coprire i tratti intermedi che non possono essere percorsi con l’auto, il treno o l’autobus. Ad esempio, è possibile parcheggiare la macchina vicino la sede lavorativa, per poi entrare nella zona a traffico limitato con la ebike pieghevole, oppure scendere dal treno e proseguire con la bicicletta a pedalata assistita fino alla destinazione finale.

Naturalmente questi veicoli presentano anche alcuni svantaggi, poiché rispetto alle bici elettriche convenzionali sono meno stabili. Inoltre sono progettate appositamente per la mobilità urbana, perciò non sono indicate per il fuoristrada o i terreni sterrati, per i quali bisogna usare una eMTB o una fat bike. Altre limitazioni riguardano la configurazione delle bici pieghevoli, in quanto per ottenere questa struttura bisogna accettare dei compromessi, ad esempio delle ruote non molto grandi le quali offrono un comfort minore, in più richiedono una manutenzione più frequente e accurata in confronto ai modelli tradizionali.

La normativa

La legge che regola la mobilità elettrica prevede le stesse indicazioni per le bici elettriche classiche e quelle pieghevoli, veicoli le cui caratteristiche sono vincolate alla direttiva europea 2022/24/CE. In Italia questi mezzi possono essere inquadrati come velocipedi, rispettando quanto previsto dagli articoli 50 e 182 del Codice della Strada. In particolare, devono avere una potenza del motore non superiore a 250 watt, la pedalata assistita deve attivarsi dopo la spinta iniziale manuale e una volta raggiunta la velocità di 25 Km/h il motore elettrico deve disattivarsi.

In questo caso le biciclette elettriche pieghevoli possono usufruire di alcune agevolazioni, tra cui l’utilizzo anche senza casco, sebbene sia consigliabile usare sempre questo dispositivo di sicurezza, la guida senza patente anche per i minorenni e l’assenza di oneri come la targa, l’assicurazione o il bollo. Se invece la ebike pieghevole supera questi parametri, ad esempio perché equipaggiata con un motore di potenza oltre 250 watt, oppure con un sistema di funzionamento elettrico autonomo, il veicolo viene classificato come ciclomotore.

La bici elettrica rimane comunque legale, tuttavia prima di circolare su strada è necessario richiedere la targa, pagare il bollo e attivare una polizza assicurativa. In più, è necessario indossare il casco, ottenere il rilascio della carta di circolazione e avere una patente di guida compatibile. Chi possiede la patente B può portare le ebike elettriche equiparate ai ciclomotori senza problemi, altrimenti bisogna prendere la patente AM a partire dai 14 anni d’età, con la quale si possono condurre mezzi fino a 50 cm cubici di cilindrata o con potenza non superiore a 4 kW e velocità fino a 45 Km/h.

Come scegliere

Gli aspetti da valutare nella scelta di una ebike pieghevole sono simili a quelli da considerare per comprare una bicicletta elettrica convenzionale, tuttavia bisogna prestare attenzione ad alcuni dettagli importanti. Prima di tutto bisogna tenere conto delle proprie esigenze, per orientarsi nell’acquisto in base al tipo di utilizzo della bici a pedalata assistita. In questo caso è essenziale analizzare due fattori principali, i chilometri da percorrere e le caratteristiche del tragitto.

Sapere quanti chilometri bisogna fare permette di selezionare una ebike con un’autonomia adeguata, per riuscire a coprire almeno il percorso giornaliero con una sola ricarica. In base al tipo di terreno bisogna optare per biciclette elettriche pieghevoli adatte alle forti pendenze, modelli urbani, mountain bike elettriche o fat bike pieghevoli. Anche la meccanica deve essere in linea con la strada da percorrere, controllando la qualità di elementi come l’impianto frenante, il telaio, le sospensioni, la batteria e la trasmissione.

Di norma, le ebike pieghevoli sono dotate almeno di ruote da 16 pollici, mentre alcuni modelli indicati anche per l’off-road dispongono di ruote più grandi da 20 pollici. Altrettanto vale per gli pneumatici e lo spessore del copertone, con le bici elettriche per la città che sono equipaggiate con gomme più fini e un battistrada meno marcato, al contrario dei veicoli per il fuoristrada che montano pneumatici più spessi e grandi. Un aspetto da non sottovalutare è il corretto bilanciamento del peso, in quanto aiuta ad agevolare la pedalata e trasportare con maggiore facilità la ebike, mentre il peso a vuoto della bici non dovrebbe mai superare i 23 Kg.

Una caratteristica fondamentale è la capacità della batteria, perché da essa dipendono le prestazioni della bici elettrica pieghevole in termini di autonomia, efficienza e performance in salita, preferendo modelli dotati almeno di una batteria da 36 volt e 10 Ah possibilmente rimovibile. Anche gli accessori e le funzionalità smart devono essere considerate con attenzione, dalla presenza di un display LCD alle luci a LED per la guida notturna. Infine è necessario verificare la qualità del meccanismo per ripiegare la bici, le dimensioni da chiusa e il design delle ebike.

Quanto costano

Il prezzo di una bicicletta elettrica pieghevole dipende da vari aspetti, tra cui la qualità costruttiva, la meccanica, il sistema di piegatura, la potenza del motore e la capacità della batteria. I modelli low cost si possono trovare sul mercato nella fascia di prezzo di 300-400 euro, ad ogni modo è necessario verificare in modo accurato che si tratti di veicoli certificati e affidabili. Per una ebike pieghevole di buona qualità bisogna spendere almeno 700-800 euro, fino ad arrivare ai prodotti top di gamma con un prezzo superiore ai mille euro.