Poche auto elettriche vendute: Porsche rivede i propri obiettivi

L'azienda tedesca aveva l'obiettivo di arrivare all'80% di auto elettriche vendute entro il 2030, ma le vendite non stanno andando secondo le previsioni

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Andrea Piva

giornalista

Torinese, classe 1987, giornalista pubblicista con la voglia di raccontare quello che accade nel mondo e la fortuna di riuscire a farlo. Tra le mie passioni ci sono il cinema, lo sport e tutto ciò che è inerente al mondo dei motori e alle continue evoluzioni tecnologiche (e sostenibili) dei mezzi a quattro e a due ruote.

Pubblicato: 19 Agosto 2024 10:00

Il mercato delle auto elettriche non riesce a decollare, basti pensare che, a livello mondiale, le vendite sono in calo se paragonate a quelle degli anni precedenti. È così che diverse case automobilistiche, dopo aver investito milioni e milioni su tecnologie per sviluppare la propria flotta di vetture a zero emissioni, stanno ora rivedendo un po’ le proprie strategie, senza comunque rinunciare alla produzione dei nuovi modelli. Fra le aziende che hanno rivisto le proprie strategie c’è anche la Porsche, che si era posta l’obiettivo di riuscire ad arrivare all’80% di auto elettriche vendute entro il 2030. Ma la crescita sperata non c’è finora stata e l’azienda automobilistica tedesca ha ora rivisto i propri obiettivi e le proprie strategie.

Porsche, la seconda generazione di Macan non ha conquistato gli automobilisti

Secondo il piano originario di Porsche, l’obiettivo di riuscire ad arrivare all’80% di automobili elettriche vendute entro il 2030 sarebbe dovuto essere raggiunto grazie ai veicoli di nuove generazione a partire dalla seconda generazione della Macan, uscita solamente in versione elettrica. E dopo la nuova Macan sarebbero dovute arrivate sul mercato altre due auto solamente in versione elettrica: la 718 Cayman e la Boxter.

Ma le vendite non sono finora andate come in casa Porsche speravano. “Il passaggio alle auto elettriche sta richiedendo più tempo di quanto avessimo previsto cinque anni fa. Durante la fase di trasformazione, è molto importante avere una gamma flessibile di propulsori, perché le condizioni quadro cambiano e le diverse regioni del mondo si sviluppano a velocità diverse”, hanno spiegato dall’azienda tedesca.

È stata inoltre riscontata una disparità evidente nei tre mercato principali, quello europeo, quello cinese e quello americano. Riguardo ai dati delle vendite: se in Cina la domanda è alta, in Europa il mercato dell’elettrica sta procedendo ancora troppo a rilento, mentre negli Stati Uniti risulta essere parecchio discontinuo con periodi in cui la domanda è elevato che si alternano a periodo in cui la domanda è più bassa.

La nuova strategia di Porsche

Considerati i dati delle vendite, alla Porsche stanno ora valutando nuove strategia: da una parte proseguiranno gli investimenti nell’elettrico e la produzione di auto a zero emissioni, dall’altra proseguirà lo sviluppo delle auto con il motore a combustione. Insomma, la casa automobilistica continua a guardare al futuro e alle vetture a zero emissioni ma intanto si cautela anche con le automobili che hanno altri tipi di motorizzazione.

Non solo Porsche: anche altre case automobilistiche hanno cambiato le proprie strategie

La Porsche non è l’unica azienda automobilstica ad aver rivisto le proprie strategie a causa delle vendite basse dei veicoli elettrici. Anche Ford, Renault, Kia, Hyundai e il gruppo Stellantis hanno fatto lo stesso.

“Dato che i mercati nordamericani ed europei per i Bev si sono raffreddati, le persone si stanno rivolgendo ad altre tecnologie di elettrificazione che offrono un buon risparmio di carburante ma non comportano un significativo sovrapprezzo iniziale. In questo ambito i veicoli full hybrid svolgono bene questo ruolo”, ha spiegato Alastair Bedwell, il direttore ricerca e analisi globale sui propulsori presso GlobalData.