Federcarrozzieri smentisce i miti legati alle auto elettriche

Il dibattito sulle auto elettriche continua in Italia e in Europa. Spesso vengono rilasciate notizie false, che Federcarrozzieri ha deciso di smentire

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Laura Raso

automotive specialist

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Pubblicato: 16 Ottobre 2023 13:26

Il tema delle auto elettriche è molto caldo al giorno d’oggi, lo sappiamo bene. E ha creato due fazioni ben distinte: chi le ama e crede nel futuro a zero emissioni e chi le odia, non c’è nulla da fare. E fin qui nessun problema, se non fosse che i continui dibattiti ovviamente danno vita anche al propagarsi di fake news.

La polemica nata in Italia e in Europa chiaramente crea discussioni e controversie politiche ed economiche, che portano inevitabilmente alla creazione di un flusso di informazioni false che circolano tra social network e web. E, come Federcarrozzieri sostiene: “Insieme alle informazioni reali, vengono veicolate anche fake news in grado di modificare le scelte e i comportamenti degli automobilisti”, l’effetto che hanno è questo.

Un fenomeno in aumento

Dopo i due gravi incidenti di Mestre, il fenomeno spiegato da Federcarrozzieri è sempre più diffuso. Negli ultimi giorni la situazione è peggiorata, ed è la stessa associazione delle autocarrozzerie italiane ad affermarlo. Motivo per il quale ha infatti deciso di creare una guida pratica per svelare informazioni realistiche e sicure sulle auto elettriche e riuscire a smentire (o almeno provarci) tutte le fake news che circolano nel nostro Paese sulla pericolosità delle vetture a zero emissioni.

L’obiettivo è uno solo: aiutare gli automobilisti e i cittadini in generale a fare scelte consapevoli e non condizionate da informazioni false. Ci sono ben dieci miti da sfatare sulle auto elettriche, secondo l’associazione. Uno dei primi è legato agli incendi: “Non è vero che le auto elettriche prendono fuoco facilmente: presentano il medesimo rischio di incendio delle auto a motore termico, e al pari degli altri veicoli devono superare dei controlli specifici”, evidenzia Federcarrozzieri.

Sempre secondo l’associazione, sarebbero le ibride – semmai – le motorizzazioni che rischiano maggiormente il pericolo incendi. La realtà è che a variare sono i tempi tecnici che servono per domare le fiamme: alcuni studi dimostrano infatti che – in caso di batteria al litio – ci vuole più tempo per spegnere un incendio.

E sull’inquinamento causato dalle auto elettriche invece che dire? “Questa tipologia di vetture emette in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto a una macchina alimentata a gasolio”. Un’altra fake news riguarda lo smaltimento delle batterie delle auto elettriche, Federcarrozzieri ricorda anzi che le stesse possono invece “essere riciclate ad esempio per creare unità di stoccaggio per impianti fotovoltaici”, per niente male.

Altri miti da sfatare

Altro mito da sfatare e che fa molta paura agli automobilisti: l’autonomia. Non è vero che è ancora troppa bassa, secondo Federcarrozzieri anzi le batterie non perdono la loro efficienza così velocemente e i costi di ricarica non sarebbero così elevati, come molti scettici ancora credono. Praticamente qualsiasi società che ha in gestione le colonnine di ricarica per auto elettriche oggi offre abbonamenti e pacchetti convenienti per proporre sconti e fidelizzare i clienti. Si tratta di opzioni che danno agli utenti la possibilità di risparmiare parecchio sulle ricariche.

L’ultima smentita che arriva da Federcarrozzieri poi riguarda le affermazioni che gli italiani fanno sulla presenza di colonnine di ricarica nel territorio nazionale, criticandone la mancanza. Secondo l’associazione non è vero che sono poche, su un totale di 209.000 auto elettriche circolanti i punti di ricarica oggi sarebbero 45.000 (pubblici o aperti al pubblico) e 25.000 colonnine in 16.557 location. Chi vuole continuare a credere che il nostro Paese oggi non sia pronto all’elettrico è liberissimo di farlo, noi non ci schieriamo né a favore né contro, semplicemente riportiamo le smentite di Federcarrozzieri.