Sono sempre di più gli automobilisti che scelgono di acquistare una vettura elettrica e, soprattutto, sono sempre di più coloro che decidono di avvicinarsi a questo mondo: chi con curiosità, chi ancora con molta diffidenza. Ad alimentare questa diffidenza è una questione che genera ancora un po’ di confusione: i tempi di ricarica della batteria. È vero che per fare un “pieno” serve almeno mezzo giornata? Bisogna per forza fare tappe interminabili quando si affronta un viaggio lungo? Cerchiamo ora di fare chiarezza sulla questione e di rispondere a tutte queste domande riguardo ai tempi di ricarica delle batterie delle auto elettriche. Ma non solo: vediamo anche quali sono le varie modalità di ricarica delle batterie dei veicoli elettrici.
Colonnine di ricarica pubbliche e private
Le batterie delle automobile elettriche si ricaricano attraverso le apposite stazioni di ricarica che possono essere le colonnine di ricarica pubbliche (quelle accessibili a tutti che troviamo nelle stazioni di ricarica, nelle aree di sosta, nei parcheggi) oppure le colonnine di ricarica private (che il proprietario dell’auto può installare nel proprio garage o nel proprio cortile). A cambiare è la potenza massima ma anche la modalità ricarica che, come è facile immaginare, influisce sulla velocità di ricarica.
Fatta questa necessaria premessa, vediamo ora nel dettaglio quali sono i tempi di ricarica delle batteria delle auto elettriche per ogni modalità.
I diversi tipi di ricarica delle batterie delle auto elettriche
Ricaricare la batteria di un’auto elettrica non è come fare il pieno di benzina dove, pur cambiando il prezzo tra un distributore e un altro, i tempi e le modalità sono sempre uguali. È infatti importante precisare che esistono diverse modalità di ricarica delle automobili elettriche, ognuna delle quali prevede tempi differenti. Per la precisione, la norma IEC 61851-1 identifica quattro modalità di ricarica dei veicoli elettrici, in base al tipo di connessione del veicolo alla rete elettrica e ad altre specifiche tecniche.
Ricarica Modalità 1: ricarica lenta attraverso presa elettrica casalinga.
Ricarica Modalità 2: ricarica mediamente lenta attraverso il dispositivo Incable Control Box.
Ricarica Modalità 3: ricarica lenta o medio rapida nelle stazioni di ricarica private “wall box” o pubbliche.
Ricarica Modalità 4: ricarica rapida o ultrarapida attraverso le stazioni di ricarica pubbliche.
La ricarica in Modalità 1
I tempi di ricarica attraverso questa modalità variano tra le 6 le 8 ore. La ricerca avviene attraverso una presa di corrente 16 A in corrente alternata, la potenza massima arriva fino a un massimo 7 kW. In pratica la ricarica avviene tramite una classica presa Shuko. Attenzione: è importante sottolineare come questa modalità di ricarica non sia indicate per le automobili ma solamente per le bici elettriche e alcuni modelli di scooter elettrici.
La ricarica in Modalità 2
Anche questa è una modalità di ricarica lenta, servono sempre dalle 6 alle 8 ore per poter fare il pieno al proprio veicolo, ma a differenza di quella precedentemente illustrata è indicata per le automobili. Questa modalità comporta l’utilizzo di un’unità di controllo fra l’automobile e la rete elettriche (il Sistema di sicurezza PWM). La ricarica avviene tramite la presa di corrente domestica 16 A o tramite quella industriale 32 A. La potenza massima è di 22 kW.
La ricarica in Modalità 3
È la ricarica che avviene attraverso le colonnine fisse o wall box. Con questa modalità di ricarica i tempi di ricarica della batteria dipendono dal connettore alla rete elettrica che si utilizza (vedremo più avanti quali sono tutti i tipi di connettori): con una presa di corrente 16 A a corrente alternata i tempi sono sempre nell’intervallo compreso tra le 6 e le 8 ore, con un connettore 63 A a 400V si riducono drasticamente e vanno dai 30 minuti a 1 ora.
La ricarica in Modalità 4
È la modalità di ricarica della batteria dell’auto elettrica più veloce. I tempi variano fra i 5 e i 10 minuti. In questo caso la ricarica è eseguita presso le stazioni di ricarica pubbliche utilizzando un connettore fino a 200 A e 400 V in corrente continua (è l’unica modalità di ricarica a corrente continua e non alternata). La potenza massima in questo caso è fino a 150 kW o addirittura fino a 350 kW.
Connettori per le colonnine di ricarica in corrente alternata: i diversi tipi
Per ricaricare la batteria dell’auto elettrica alla colonnina di ricarica è necessario che il cavo che collega la stazione di ricarica al veicolo sia compatibile. Un qualcosa che appare scontato ma è bene sapere che esistono vari tipi di connettori, diversi tra loro. Iniziamo con il vedere quali sono i connettori per le colonnine di ricarica in corrente alternata.
Dispositivo Tipo 1: è un connettore monofase con supporto fino a 32 A e 230 V e convente di ricaricare la propria automobile a una velocità fino a 7,4 kW. Si trova solamente sul veicolo.
Dispositivo Tipo 2: è un connettore trifase compatibile con una corrente fino a 32 A e 230 V o, a seconda del dispositivo a 63 A e 400 V. Si trova sia lato veicolo che lato colonnina
Dispositivo Tipo 3: esistono due tipo di connettori di Tipo 3, quelli di Tipo 3A e quelli di Tipo 3C. Il primo è utilizzato esclusivamente per i veicoli più leggeri, come le biciclette o come gli scooter, il secondo può essere invece utilizzato anche per le automobile. Il connettore di Tipo 3C può essere monofase (32 A e 230 V) o trifase (32 A e 400 V). Si trova solamente lato colonnina.
Connettori per le colonnine di ricarica in corrente continua: i diversi tipi
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, la ricarica della batteria del proprio veicolo elettrico può avvenire anche in Modalità 4, ovvero rapida o ultrarpida con le colonnine di ricarica a corrente continua. Facile immaginare che per questo tipo di colonnine esistano connettori differenti: vediamo quali sono.
Dispositivo CHAdeMO: è il connettore per la ricarica a corrente continua più diffuso al mondo. Questo sistema, sviluppato in Asia, consente ricariche molto veloci.
Dispositivo CCS: è una sorta di evoluzione del CHAdeMO. Consente sia la ricarica rapida in corrente continua che la ricarica lenta in corrente alternata. In Europa questo dispositivo è realizzato a partire dal connettore di Tipo 2 che abbiamo visto in precedenza e prende il nome Combo2. Fra i connettori per le colonnine di ricarica in corrente continue questo è quello più utilizzato in Europa.