Igus, le bici in plastica riciclata fanno il loro debutto sul mercato

L’azienda tedesca Igus avvia la produzione in serie delle sue biciclette in plastica riciclata, con l'obiettivo di arrivare a 10.000 unità nei prossimi due anni

Foto di Riccardo Asta

Riccardo Asta

giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

Pubblicato: 19 Giugno 2024 09:22

Nelle speranze dei loro creatori dovevano entrare in produzione già alla fine del 2022, ma in quell’anno sono successe un po’ di cose (tipo una guerra alle porte dell’Europa) che hanno condizionato non poco il corso degli eventi. Un vero peccato, perché le biciclette proposte da questa azienda hanno qualcosa di particolare che si allinea perfettamente alle esigenze di un mondo sempre più sovraffollato e alle prese con seri problemi di inquinamento. Ma andiamo con ordine e vediamo meglio perché le biciclette di Igus sono così interessanti. 

Igus, dai componenti alle bici

Fondata nel 1964 a Colonia, Germania, l’omonima azienda da cui prendono nome queste bici è leader nella produzione di componenti in plastica ad alte prestazioni. Sviluppa inoltre soluzioni innovative per diverse applicazioni industriali, dai cuscinetti a sfere senza manutenzione ai sistemi di catene portacavi. Nota per il suo impegno nella sostenibilità, IGUS utilizza materiali riciclati e processi produttivi eco-friendly per ridurre l’impatto ambientale. 

Uno dei suoi prodotti più innovativi erano proprio delle bici costruite quasi interamente in plastica riciclata. Quel quasi è dovuto alle componenti che per forza di cosa devono essere metalliche, come la forcella, l’asta della serie sterzo e altre parti soggette a particolare sforzo.

Avviata la produzione in serie 

Dopo quasi tre anni dal suo lancio Igus ha ufficialmente avviato la produzione in serie dei suoi veicoli. Le prime 100 biciclette, composte per il 92% da plastica, di cui una parte riciclata, sono attualmente prodotte dal partner di sviluppo olandese MTRL. Inoltre, Igus sta costruendo una linea di produzione a Colonia con l’obiettivo di incrementare la capacità produttiva a 10.000 unità nei prossimi due anni. Frank Blase, amministratore delegato di Igus, ha lanciato questo progetto sostenibile tre anni fa con l’obiettivo di utilizzare plastica proveniente dalle discariche di tutto il mondo per creare biciclette durevoli, esenti da manutenzione e resistenti alla corrosione​​.

I vantaggi di una bici in plastica riciclata

La plastica riciclata offre numerosi vantaggi rispetto ai materiali tradizionali. In primo luogo, rende la bicicletta più leggera e resistente alla corrosione, ideale per chi vive in aree umide o costiere. Inoltre, l’uso di plastica riciclata riduce la necessità di manutenzione, un punto a favore per molti ciclisti urbani. La catena di trasmissione, i cuscinetti e altre parti soggette a usura saranno realizzati in plastica, rendendo il prodotto finale più eco-sostenibile e duraturo nel tempo​​.

Collaborazione e sviluppo con Dutchfiets e MTRL

Per portare avanti questo progetto, Igus ha inizialmente stretto una collaborazione con la startup olandese Dutchfiets, specializzata nella produzione di biciclette con telai e ruote interamente in plastica riciclata. Dutchfiets, con sede a Woudenberg vicino a Utrecht, ha già prodotto oltre 100 biciclette con questi materiali. In queste bici, la catena tradizionale è sostituita da una cinghia in poliuretano e carbonio, dimostrando come sia possibile innovare senza compromettere la funzionalità​​​​.

Ottimizzazioni e caratteristiche tecniche

Il via libera alla produzione in serie è stato preceduto da alcune ottimizzazioni necessarie per migliorare la sostenibilità e le prestazioni delle biciclette. Gli ingegneri di Igus hanno aumentato l’uso di plastica, sostituendo componenti in metallo come il reggisella (all’inizio ancora costruito in metallo) e la leva del freno con parti in plastica. Inoltre, è stato aumentato l’angolo di sterzo per facilitare le curve e aggiunta una ruota libera nella trasmissione. Le biciclette sono dotate di cuscinetti a sfera Xiros resistenti all’usura e di un supporto a due gambe per il parcheggio. Mark van de Waal, responsabile marketing di IGUS, ha sottolineato che la bici, che pesa circa 17 kg, è ora realizzata al 92% in plastica​​.

Sostenibilità e prospettive future

Una volta omologata per l’uso stradale, Igus prevede di consegnare rapidamente le biciclette ai primi 1.200 clienti che le hanno preordinate. Il prezzo di vendita è di circa 1.200 €. Igus e MTRL utilizzano lo stampaggio rotazionale e lo stampaggio a iniezione per realizzare parti di biciclette da granuli ricavati da rifiuti di plastica riciclata, comprese le reti da pesca. La quota di nuova plastica è stata ridotta al 50%, con l’obiettivo di aumentare il tasso di riciclaggio al 75% il più rapidamente possibile e al 100% a lungo termine. La produzione delle biciclette eco-friendly rappresenta un passo significativo verso la mobilità sostenibile, promuovendo l’economia circolare e offrendo una soluzione pratica e rispettosa dell’ambiente​​​​​​.

 

Alcuni hanno già storto il naso per il costo di queste bici che, essendo composte prevalentemente da materiale riciclato, viene giudicato troppo alto. Probabilmente è vero, 1200€ è un prezzo elevato per una bicicletta che non utilizza materiale nuovo per la sua produzione: il problema però è che il mercato  rende più conveniente l’estrazione e l’utilizzo di materie prime piuttosto che il loro riciclo. È uno dei cortocircuiti della strana epoca in cui viviamo, come quello per cui le merci che viaggiano di più nel globo costano meno di quelle prodotte sotto casa. L’unico antidoto è quello di cominciare ad interessarsi a questo genere di produzioni per cominciare a far orientare diversamente almeno una parte del mercato. Nel caso di queste biciclette non bisogna poi dimenticare la loro resistenza agli agenti atmosferici, un plus che forse soltanto assurde e pesantissime biciclette in acciaio inox potrebbero offrire.