La mobilità condivisa in Italia sta vivendo una fase di rapida espansione, con un aumento significativo dei servizi, dei mezzi e del fatturato. Ecco l’evoluzione di questo settore, le sue prospettive future e l’impatto sulla società italiana.
Indice
Numeri e dati significativi
La mobilità condivisa in Italia ha registrato una crescita impressionante negli ultimi anni. Con un aumento del 95% di mezzi a emissioni zero, il settore sta mostrando un impegno notevole verso un futuro più sostenibile. Questa tendenza non solo riflette un cambiamento nel comportamento dei consumatori, ma anche un cambiamento nel panorama urbano delle principali città italiane.
Il 2022 ha visto un incremento del 41% nel numero di noleggi totali, raggiungendo circa 49 milioni di viaggi. Questo dato supera notevolmente il numero di viaggi registrati prima della pandemia nel 2019, che era del 77%. Inoltre, il numero di servizi di mobilità condivisa nelle città italiane è cresciuto da 190 nel 2021 a 211 nel 2022. Anche il numero di mezzi disponibili per la condivisione ha visto un aumento, passando da 89 mila a 113 mila.
Fatturato e impatto economico
Il settore della mobilità condivisa ha generato un fatturato complessivo di oltre 178 milioni di euro nel 2022, registrando un aumento del 38% rispetto all’anno precedente. Questi numeri riflettono l’importanza crescente della mobilità condivisa nell’economia italiana e la sua capacità di adattarsi e prosperare in un mercato in rapida evoluzione.
Innovazione e sostenibilità: parola agli esperti
Carlo Tavares, CEO di Stellantis, ha sottolineato l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel settore. Ha evidenziato la necessità di affrontare la concorrenza internazionale e di offrire soluzioni di mobilità accessibili e sostenibili.
Questo il passaggio più importante di Carlos Tavares come riportato dall’agenzia ANSA: “Siamo diretti a grande velocità verso un futuro elettrico caratterizzato da tecnologie fortemente innovative, allo stesso tempo, dobbiamo affrontare la concorrenza delle case automobilistiche cinesi e continuare ad offrire alla classe media nuove ed accessibili opzioni di mobilità.” La Cassa Depositi e Prestiti ha anche sottolineato l’importanza della mobilità condivisa nel processo di transizione verde dell’Italia.
L’impatto sociale della mobilità condivisa
Oltre ai benefici ambientali, la mobilità condivisa ha un profondo impatto sociale. Riduce la congestione del traffico, migliora la qualità dell’aria e offre soluzioni di trasporto accessibili a un’ampia gamma di cittadini. La riduzione degli incidenti legati alla micromobilità condivisa è un altro indicatore positivo dell’efficacia e della sicurezza di questi servizi.
Futuro della mobilità condivisa
Con l’aumento della domanda di soluzioni di mobilità sostenibile e condivisa, il futuro sembra luminoso. Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha sottolineato che la riduzione del numero di auto in Italia è un trend strutturale. Questo potrebbe portare a una maggiore domanda di servizi di mobilità condivisa, offrendo opportunità significative per il settore.
Le città e la mobilità condivisa
Milano, Roma e altre grandi città italiane stanno guidando la rivoluzione della mobilità condivisa. Queste metropoli stanno adottando politiche proattive per incoraggiare l’uso di mezzi di trasporto condivisi, creando infrastrutture dedicate e incentivando l’adozione di veicoli a emissioni zero.
La mobilità condivisa in Italia sta guadagnando sempre più terreno, offrendo soluzioni sostenibili e innovative per gli spostamenti urbani. Con l’aumento dei servizi, dei mezzi e del fatturato, il settore è destinato a giocare un ruolo cruciale nella trasformazione dei trasporti nel paese, influenzando positivamente sia l’ambiente che la società.