Uno dei dati su cui è davvero raro avere informazioni ufficiali e reali è quello relativo alla reale durata delle batterie delle auto elettriche e al loro degrado. Oggi invece Tesla dà delle risposte sulle capacità delle sue batterie, e un po’ la cosa ci sorprende, rilasciando un aggiornamento importante.
Secondo quanto dichiarato dalla Casa di Palo Alto, le batterie che vengono scelte per equipaggiare le sue auto elettriche perdono il 12% della loro capacità totale dopo un totale di 320.000 chilometri percorsi.
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Come sono fatte le batterie di Tesla
L’Impact Report dello scorso anno pone l’attenzione sul calcolo dell’impatto ambientale delle auto elettriche di Tesla. Non è infatti una novità che molti siano contrari alle auto elettriche, ritenendole comunque impattanti sull’ambiente, pur non emettendo direttamente gas inquinanti.
Tesla ha così analizzato con attenzione il degrado delle sue batterie. I dati che sono stati forniti al momento si riferiscono alle vetture Model S e Model X, probabilmente perché ci sono più dati (sul lungo periodo) disponibili.
La composizione chimica delle batterie del marchio è cambiata e si è evoluta negli ultimi anni, i dati sul degrado di queste batterie innovative saranno forniti quando sarà passato il tempo necessario per fare un’analisi. Ad oggi sappiamo che le batterie di Model 3 e Model Y, più piccole rispetto ai modelli top di gamma, vantano un degrado inferiore al 10% entro i primi 160.000 km sotto al 15% arrivando a percorrere 320.000 chilometri.
È vero anche che, come detto, al momento le Model 3 e Y che hanno già percorso una quantità così alta di chilometri sono poche, quindi serve più tempo per capire il reale degrado delle loro batterie.
Il degrado delle batterie
Le batterie delle auto elettriche si degradano in maniera differente e con tempi variabili a seconda del modello di auto e anche delle dimensioni del pacco batteria: a parità d’uso, una batteria più grande ha chiaramente bisogno di essere ricaricata con meno frequenza rispetto a una più piccola, che tuttavia arriva al numero di cicli massimi per i quali è garantita in un tempo più breve.
Secondo quanto scritto sul più recente Impact Report di Tesla (datato 2022): “Il chilometraggio è solo uno dei fattori che influisce sulla capacità della batteria; l’età della batteria è un altro aspetto fondamentale. La capacità che si perde su batterie poco utilizzate è causata dall’età della batteria stessa, mentre sui veicoli che vengono utilizzati molto di frequente, le batterie risentono meno del tempo. Le prestazioni delle batterie con nuove composizioni chimiche possono variare e speriamo di avere molto presto dati a sufficienza” il che riassume il discorso fatto sinora.
Per fare un esempio: l’autonomia dichiarata oggi della Tesla Model S è di 628 km. Se la Casa stessa prevede un calo del 12% dopo oltre 320.000 chilometri percorsi e differenti anni d’utilizzo, la stessa autonomia scende di 75 km, arrivando a 553. Un dato assolutamente soddisfacente.
Bisogna sostituire le batterie?
Nel Report Tesla spiega: “Spesso ci viene chiesto se in futuro è necessario – a un certo punto – sostituire la batteria della propria auto elettrica. La risposta è no. Avendo iniziato a vendere EVs da oltre un decennio, abbiamo un’affidabile banca dati sul degrado nel tempo. Noi stimiamo che in genere un veicolo venga rottamato dopo 200 mila miglia (oltre 321 mila km) negli USA e circa 150 mila miglia (oltre 240 mila km) in Europa. Anche dopo 200 mila miglia di uso le nostre batterie perdono in media solo il 12% di capacità”.
Ma “anche l’età della batteria è un fattore importante. I dati sulla fidelizzazione a chilometraggi inferiori riflettono probabilmente l’impatto dell’età. Mentre i valori di chilometraggio più elevati, che provengono da veicoli ad alto utilizzo, probabilmente riflettono una minore influenza dell’età della batteria”.