In mostra una delle prime Alfa Romeo 6C 1750 della storia

Debutto in grande stile per Car & Classic all’Auto e Moto d'Epoca Bologna, il grande evento che si terrà dal 26 al 29 ottobre per tutti gli appassionati

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Car & Classic, la grande piattaforma online dedicata ai veicoli storici, fa il suo ingresso alla fiera di Bologna con due modelli eccezionali. Da 16 al 29 ottobre tutti gli appassionati di gioielli storici a quattro ruote potranno ammirare una delle prime Alfa Romeo 6C 1750 della storia, capolavoro di Vittorio Jano, e una Bentley 3 Litre, simbolo della velocità degli anni Venti.

L’Alfa Romeo: ancora incredibilmente originale

Alla manifestazione Auto e Moto d’Epoca a Bologna vedremo un veicolo di enorme rilievo storico: una 6C 1750 Sport, che omaggia il genio italiano e riscopre le origini della tradizione motoristica del nostro Paese, con enorme orgoglio per Car & Classic, che la esporrà al pubblico.

La piattaforma, fondata a Londra nel 2005, oggi è diventata immensa e attrae un pubblico di 4 milioni di utenti al mese, grazie a una quantità di circa 36mila veicoli in vendita tra auto, moto e mezzi commerciali, guadagna il titolo di “piattaforma specializzata in acquisto e vendita di auto storiche più vasta in Europa”.

In occasione dell’evento a Bologna, all’interno del padiglione 29 sarà esposta e all’asta l’Alfa Romeo 6C 1750 Sport del 1929, una delle vetture del Biscione più ambite di sempre, ma anche una delle pochissime della variante Sport ancora in condizioni originali.

Tutti coloro che saranno interessati potranno accedere – tramite QR Code – al sito carandclassic.it per scoprire le caratteristiche e la storia del modello ed eventualmente fare direttamente le loro offerte. L’auto è basata sul XX° telaio della versione Sport – realizzata solo all’inizio della produzione, nel 1929 – e vanta una serie di primati e unicità.

Si tratta in particolare di una delle sole cinque unità della variante Sport attualmente esistenti e conosciute, è stata inclusa in tutti i registri internazionali del modello ed è dotata di un’ampia documentazione realizzata ad hoc da parte dei maggiori studiosi di 6C 1750 al mondo. Una delle caratteristiche che più stupisce è il suo bialbero, assolutamente straordinario, unico caso con la distribuzione separata dal monoblocco. Si tratta, tra l’altro, del più longevo bialbero che si conosca oggi.

La linea dell’auto e i proprietari famosi

Un’auto unica e singolare, anche grazie alla sua linea, attribuita a Mario Revelli di Beaumont e realizzata, e anche questa è una peculiarità inusuale, dalla torinese Viberti, attiva in campo automobilistico solo per un breve periodo. In realtà, la storia di questo modello così pregiato è molto entusiasmante, per gli appassionati di auto d’epoca e non. L’auto, numero di telaio 0212525, ha avuto anche due proprietari illustri: il primo è stato l’ingegnere Gerolamo Battista Merlini, direttore generale della Società Anonima Alfa Romeo costituita in seguito all’estromissione dalla guida dell’azienda dell’ingegner Nicola Romeo. In seguito, dopo un secondo acquirente di Modena, l’auto è passata nelle mani di un terzo soggetto, anch’egli importante, un pilota della Scuderia Ferrari, Francesco Severi.

Ed è proprio con Severi che questa splendida Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 ha preso residenza nelle Marche, dove è rimasta fino a oggi, dopo altri due passaggi di mano. L’attuale proprietario ha deciso di rimettere in vita questo gioiello straordinario, grazie alle sue doti di caparbietà e enorme passione. I lavori di restauro sono iniziati circa 15 anni fa, e – come negarlo – hanno riscosso un’attenzione notevole da parte della stampa specializzata, che, non a caso, le ha dedicato molto spazio. Non è tutto, il modello d’eccezione ha anche vinto un prestigioso premio, titolo importante di categoria al Concorso di Torino del 2008, con una giuria composta da grandi stilisti di automobili quali Aldo Brovarone, Lorenzo Ramaciotti, Tom Tjaarda e Michael Robinson.

I momenti meno felici

Una vita straordinaria quella della bellissima Alfa Romeo 6C 1750, ma anche caratterizzata da momenti difficili. Come sappiamo, l’auto è stata creata nel 1929 come Torpedo 4 posti con carrozzeria della milanese Pirola & C. Nel 1942 subisce la trasformazione del motore per l’alimentazione a gasogeno e in seguito anche la conversione in autocarro, con tanto di cambio di destinazione d’uso. Fino al momento in cui un’officina nelle Marche non decide di acquistarla come telaio nudo, dotata di tutta la sua preziosissima meccanica e ciò che restava della prima carrozzeria originale.

La sua rinascita parte proprio da qui, alcuni anni dopo – come abbiamo detto – grazie all’attuale proprietario, dotato di grande passione. È stato lui, dimostrando caparbietà e infinito impegno per il suo gioiellino, a trovare la carrozzeria di un’altra 6C 1750 Sport – scovata in Olanda. Un pezzo davvero rarissimo, come sappiamo, che ha permesso all’uomo di restaurare la sua vettura meravigliosa e di riportarla in vita, stessa cosa che è riuscito a fare anche con il motore. E da quel momento, tra le molteplici manifestazioni cui ha preso parte questa eccezionale Alfa Romeo del ’29 negli ultimi anni, figurano anche due edizioni della Mille Miglia. Proprio così.

La nascita di un mito

L’Alfa Romeo 6C 1750 è stata presentata per la prima volta in occasione del Salone dell’Automobile di Roma del 1929, un gioiello concepito grazie alla genialità dell’ingegnere piemontese Vittorio Jano, entrato a far parte del team Alfa Romeo nel 1923, dopo una notevole esperienza maturata nel reparto corse Fiat.

Lui stesso ha concepito questo modello, un’auto che già al tempo era innovativa dal punto di vista tecnico e dalle prestazioni brillanti, montava un motore a sei cilindri con una capacità di 1752 cm3 con distribuzione a doppio albero a camme in testa, comandato a cascata di ingranaggi da un albero verticale. Al momento della sua nascita, l’auto era disponibile per i clienti nelle versioni Turismo, Sport e Super Sport, si è affermata sul mercato come auto leggera da turismo e ha raggiunto risultati nelle competizioni degli anni Trenta davvero importanti e ricordati ancora oggi.

Un modello ancora in grado di regalare emozioni uniche alla guida, come poche altre vetture al mondo. Car & Classic è lieta di presentarla al pubblico nella sua forma eccezionale, indescrivibilmente conservata e originale, nelle giornate dal 26 al 29 ottobre nel Mall, stand E2, all’interno del padiglione 29 di Auto e Moto d’Epoca a Bologna.

Ricordiamo che insieme alla splendida Alfa Romeo storica ci sarà anche un’altra ammaliante bellezza, la Bentley 3 Litre del 1925. Una regina della velocità che ha lasciato il segno sul circuito di La Sarthe grazie alle vittorie dei Bentley Boys nel 1924 e 1927. Realizzata a metà degli anni Venti, il primo proprietario è stato il capitano J.C. Mills, dopodiché l’auto è stata trasformata nel suo allestimento attuale di four seater in stile Vanden Plas. Si presenta con l’inconfondibile livrea in British Racing Green, lo scorso giugno ha corso a Le Mans Classic contro le altre Bentley del periodo, per celebrare i 100 anni della corsa.