Alfa Romeo Tonale diventa l’auto della Polizia

Presentata nelle scorse ore l’Alfa Romeo Tonale Pantera, con la livrea speciale dedicata alla Polizia di Stato, dallo stile accattivante e sportivo

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Sarà presto impiegata dalle Questure della Polizia la nuova Alfa Romeo Tonale, il SUV nella versione Pantera, con livrea dedicata alle Forze dell’Ordine, dall’aspetto accattivante e sportivo. Gli agenti la useranno per prendere servizio nel controllo del territorio.

L’auto è stata consegnata simbolicamente alla Polizia di Stato a Torino durante un evento che si è svolto all’interno del Centro Stile Alfa Romeo alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del Capo della Polizia, Vittorio Pisani, dell’Amministratore Delegato Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato e del Managing Director di Stellantis Italia, Santo Ficili.

Caratteristiche della Tonale della Polizia

L’auto monta un motore 1.5 benzina hybrid da 163 cavalli di potenza, con cambio automatico a 7 rapporti, protezione balistica e antisfondamento ed equipaggiata con il tecnologico sistema “Mercurio Extended”, che viene utilizzato per velocizzare i controlli durante gli interventi operativi.

La nuova Alfa Romeo Tonale con livrea dedicata sarà distribuita agli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico di tutte le Questure e ai principali commissariati di Polizia, a partire dal mese di dicembre. Verranno consegnate in tutto 850 auto che faranno quindi parte del parco vetture della Polizia di Stato entro il primo semestre del 2024.

Il binomio Polizia-Alfa Romeo

Un rapporto che va avanti da decenni, iniziato negli anni Cinquanta con la 1900 Super TI speciale e proseguito poi anche negli anni Sessanta e Settanta con la produzione delle iconiche Giulietta 1300 e Giulia super 1600 che conosciamo bene, per arrivare poi alle Volanti bianco-azzurre che vediamo circolare sulle nostre strade ormai dall’inizio degli anni Ottanta, tra cui l’Alfa Romeo 33 in primis, sostituta poi man mano dalla 155, dalla 159 e dalla Giulia. Il Biscione è sempre stato importante per le Forze dell’Ordine e anche l’immagine della Polizia di Stato è stata molto influenzata dalla presenza delle auto di Alfa Romeo.

L’Alfa Romeo della Polizia negli anni Cinquanta

Già in questo periodo inizia a essere usata la denominazione “Pantera” per le vetture Alfa della Polizia, l’auto viene ordinata in circa 400 esemplari fra 1900 TI (Turismo Internazionale) e 1900 TI Super, con motore 2.0 litri e una velocità massima di quasi 180 km/h. La colorazione non è ancora quella che conosciamo, le auto infatti sono verniciate in nero, non preparate nella meccanica ma solo con qualche modifica tipo la pesante blindatura che protegge motore e abitacolo, interni con parabrezza antiproiettile, ruote anteriori protette da due tendine di catena metallica, fendinebbia e fari orientabili.

Per dare all’equipaggio la possibilità di sparare in posizione eretta viene aggiunto un tetto apribile scorrevole mentre, fra l’equipaggiamento specifico, c’è anche un impianto radio che consente alla pattuglia di restare in contatto con la centrale. Le Alfa Romeo 1900 vengono poi aggiornate e rimangono in Polizia fino al 1964.

In seguito vengono usate dalle Forze dell’Ordine un po’ tutti i modelli prodotti dall’Alfa Romeo. Negli anni Cinquanta, oltre alla 1900 M “Matta” vengono usate parecchio anche le Giulietta e le Giulietta TI, ed entrano in servizio anche i furgoni Romeo e Romeo 2°, poi sostituiti dagli F12.

Alfa Romeo: la Polizia negli anni Sessanta

Nel decennio dopo invece compare la livrea grigioverde della 2600 Sprint della Polizia. Escludendo la prestazionale Ferrari 250 GTE, quest’Alfa è l’auto più potente e veloce in dotazione alla Polizia. Gli agenti guidano poi la Giulia, che diventa la vera e propria protagonista dell’epoca, nelle versioni destinate alla Polizia è una delle più popolari e addirittura dà origine a un filone cinematografico.

La prima “Pantera” entra in servizio a Torino nel 1963, la prima di una lunga serie, dopodiché arrivano le Giulia Super, e anche alcune 1300, 1300 TI e 1300 Super, oltre a qualche rara TI Super. Le auto subiscono differenti modifiche per adattarsi alle esigenze delle Forze dell’Ordine, soprattutto nel frontale, dove i due fari centrali vengono sostituiti da semplici reticelle, che nascondono la sirena; vengono poi ovviamente aggiunti l’antenna radio e il lampeggiante. Gli interni sono rivestiti in skai marrone e viene aggiunta la radio di ordinanza, nel bagagliaio viene inserito l’equipaggiamento specifico per la Polizia.

Le Alfa Romeo Giulia della Polizia si modernizzano e diventano delle vere e proprie centrali operative con tanto di quadri elettronici, contatto radio costante, addestramento dei “piloti”, sviluppo del parco auto e delle officine per la manutenzione, restando in servizio fino all’inizio degli anni Ottanta.

Gli anni Settanta

È in quest’epoca che entra in servizio la nota e mitica Alfetta che, anche nell’immaginario popolare, raccoglie in pratica l’eredità della Giulia, che comunque rimane una delle vetture della flotta della Polizia. Per le Forze dell’Ordine vengono usati esemplari di tutte le serie dell’Alfetta, soprattutto con motorizzazione 1.8.

Arriva anche la Giulietta, presentata nel 1977, introdotta in servizio con i colori della Polizia per la Squadra Volante, che preferisce l’agilità della Giulietta piuttosto della potenza dell’Alfetta, per controllare il territorio e il traffico. La livrea grigioverde sparisce a metà anni Settanta, quando viene adottato il bianco e azzurro che vediamo ancora oggi. Viene usata in alcuni casi anche l’Alfasud, prima Alfa Romeo a trazione anteriore e capostipite di una genealogia di compatte.

Anni Ottanta, Novanta e Duemila

Il percorso fino ai giorni nostri, in cui siamo pronti ad accogliere in servizio la mitica Alfa Romeo Tonale, vede protagoniste nella flotta della Polizia – negli anni Ottanta – la nuova 33 nelle sue versioni di punta Quadrifoglio Verde e l’Alfa 75, sempre con motorizzazione 1.8. negli anni Novanta invece arriva, sempre con questo propulsore, la 155, ma a trazione anteriore. La Polizia schiera equipaggi ufficiali anche in differenti categorie del motorsport.

Gli anni Duemila sono caratterizzati dalla presenza in flotta della 156 a trazione anteriore, usata dalla Volante della Polizia Stradale, sia in versione berlina che Sportwagon e, successivamente anche con motorizzazione JTD a gasolio. Stessa cosa accade per la 159 – sia a benzina che diesel – ma anche nella variante con trazione integrale Q4. Tutte le auto vengono dotate di una blindatura speciale per l’equipaggio.

Come sappiamo poi è la volta della mitica Giulietta, l’auto della Polizia moderna per eccellenza, sia con motore 1.6 JTDm-2, sia con cilindrata di 2 litri, sempre a gasolio. Arriviamo nel 2023 con la mitica Alfa Romeo Tonale, l’ultimo SUV di successo prodotto dalla Casa, che nel 2024 entrerà a far parte della flotta della Polizia italiana con ben 850 modelli.