Le classifica 2024 delle auto più affidabili

Andiamo a scoprire la classifica delle auto più affidabili del 2024 nelle varie categorie, stilata da J.D. Power (che ha interpellato oltre 30.000 conducenti)

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Quali sono le auto più affidabili del 2024? Come da tradizione, torna puntuale la domanda. In fondo, gli acquirenti desiderano avvalersi di vetture belle sì, piacevoli da guidare pure, ma anche solide.

Perché, in caso contrario, le altre qualità riscontrate verrebbero messe in ombra. Nessuno sarebbe allettato dall’acquistare una macchina qualora lasciasse a desiderare sul fronte della sicurezza.

Sui social le discussioni in merito scattano ogni volta, ma spesso subentra una componente soggettiva, dettata dal semplice passaparola o da “simpatie personali”.

Negli Stati Uniti esiste, però, J.D. Power, che fornisce una panoramica completa delle auto affidabili dopo tre anni dall’utilizzo. Da 35 anni gli operatori prestano servizio e la competenza dimostrata li rende un punto di riferimento assoluto.

Le conclusioni tratte hanno il pregio di fare leva su evidenze numeriche, e, in quanto tali, oggettive. Attraverso l’analisi di un campione significativo di veicoli americani, il report fornisce una valutazione puntuale dell’affidabilità, fornendo una sorta di “cartina tornasole” preziosa per i Costruttori e un valido strumento di orientamento per i consumatori.

La classifica di J.D. Power

A distinguere il J.D. Power Vehicle Dependability Study (VDS) è la metodologia rigorosa e l’ampiezza di valori registrati. Si prendono a riferimento 184 aree specifiche, suddivise in varie categorie: climatizzatore, assistenza alla guida, esperienza di guida, esterni, funzioni/controlli/display, infotainment, gruppo motore e sedili.

In totale, l’ultima edizione ha coinvolto 30.595 proprietari di vetture. Le loro opinioni e segnalazioni, maturate tra agosto e novembre 2023, assicurano un punto di vista insostituibile.

Al di là delle problematiche che hanno richiesto l’intervento dell’assistenza, pure piccoli malfunzionamenti e criticità rischiano di incidere negativamente sulla soddisfazione generale del cliente.

In un contesto di continua evoluzione tecnologica e crescente complessità dei sistemi, il lavoro finale segnala degli importanti miglioramenti per certe aziende di notevole fama.

La folta e agguerrita concorrenza impone, del resto, di curare alla perfezione i singoli parametri, mossi dall’obiettivo di primeggiare sulla concorrenza. Tuttavia, la media generale ha avuto un peggioramento, probabilmente senza che i brand ne avessero la responsabilità, o quantomeno con le colpe a loro attribuibili solo in via parziale.

La sfavorevole congiuntura socioeconomica e geopolitica ha sortito, infatti, parecchi disagi, in particolare nelle operazioni di approvvigionamento.

I marchi migliori

Per il secondo anno consecutivo, Lexus si conferma il marchio più affidabile, con il punteggio di 135 PP100 (problemi per 100 auto). Al secondo posto tra i marchi generalisti si piazza Toyota con 147 PP100, mentre Buick chiude in terza posizione con 149 PP100.

Il duo di testa, insomma, appartiene allo stesso gruppo industriale, la Toyota Motor Corp., che conferma le eccellenti competenze in materia. Se il colosso nipponico ha scalato le gerarchie commerciali, fino a mantenere una indiscutibile leadership, buona parte del merito è da attribuire alle auto affidabili che immette in commercio.

Nettamente distaccate dalla zona podio sono Chevrolet e Mini, quarte a parità di score (174 PP100), subito seguite da Porsche (175 PP100). Completano la top 10: Mazda (185 PP100), Kia (187 PP100), BMW, Dodge e Jeep (190 PP100). Degli altri marchi Stellantis figurano nella top 30 RAM (18ª, 201 PP100) e Chrysler (30ª, 310 PP100).

Al pubblico europeo suoneranno più familiari Hyundai e Subaru (14esime con 198 PP100), Honda (206 PP100), Mercedes-Benz (218 PP100), Ford (24ª, 239 PP100), Volvo (25ª, 245 PP100), Volkswagen (27ª, 267 PP100), Land Rover (28ª, 268 PP100), Audi (29ª, 275 PP100).

Male l’infotainment

E Tesla? È fuori graduatoria, perché non rientra nei parametri. Il VDS mostra un progresso da parte di Toyota (-21 PP100), Porsche (-33 PP100) e Mercedes-Benz (-22 PP100).

L’area maggiormente deficitaria si è rivelata quella dell’infotainment (49.1 PP100), quasi il doppio della categoria appena sopra, gli esterni. Tra le lacune ravvisate spicca la connettività ad Android Auto ed Apple CarPlay (6.3 PP100), davanti al riconoscimento vocale integrato (6.1 PP100).

Il termine infotainment, crasi tra information (informazione) ed entertainment (intrattenimento), interessa varie funzioni. Si pensi, per esempio, alla navigazione satellitare, alla connettività, ai comandi vocali, alla telefonia, alla radio o, ancora, alla riproduzione di musica. Il responso del vasto campione interpellato segnala degli evidenti margini di miglioramento.

Le alimentazioni

A livello di alimentazione, le auto elettriche sono risultate più colpite da problemi (256 PP100), peggio anche delle plug-in hybrid (216 PP100).

I pneumatici sono un punto dolente per le BEV, giacché il 39% dei proprietari sostiene di averli sostituiti negli ultimi 12 mesi, 19 punti percentuali in più rispetto a possessori di mezzi a gas. Sulle nuove forme permangono delle falle, dettate, presumibilmente, dalla inferiore conoscenza in materia da parte dei progettisti.

In compenso, l’ibrido, inteso come mild e full, si difende bene (191 PP100), anche se perde, di poco, il confronto con le unità a benzina (187 PP100).

Dominio Toyota e Lexus

E veniamo ora ai modelli, in cui il gruppo Toyota conferma di essere la numero uno assoluta, capace di chiudere in testa in nove categorie.

La gamma delle Tre Ellissi (tra parentesi la seconda e la terza classificata nell’ordine) colloca in vetta la Corolla nelle “Compact Car” (Honda Civic, Toyota Prius), la Camry nelle “Midsize” (Chevrolet Malibu, Hyundai Sonata), la 4Runner nei “Midsize SUV” (Jeep Grand Cherokee, Toyota Venza), la Tacoma nei “Midsize Pickup” (Chevrolet Colorado, Ford Ranger) e la Tundra nei “Large Light Duty Pickup” (GMC Sierra, Chevrolet Silverado).

Lexus trionfa, invece, nei comparti “Compact Premium Car” con la IS (BMW Serie 4, BMW Serie 3), “Midsize Premium, Car” con la ES, “Compact Premium SUV” con la NX (Cadillac XT4, Porsche Macan), e “Midsize Premium SUV” con la RX (Lexus GX).

Le altre

Per quanto riguarda gli altri segmenti, trionfano la Porsche 718 nelle “Premium Sporty Car” (Chevrolet Corvette), la Buick Encore nei “Small SUV” (Toyota C-HR, Chevrolet Trax), BMW X1 nei “Small Premium SUV” (Volvo XC40) e la Chevrolet Equinox nei “Compact SUV” (Buick Envision, Toyota RAV4).

Inoltre, la Chevrolet Traverse ha la meglio negli “Upper Midsize SUV” (Buick Enclave, Toyota Highlander), BMW X6 negli “Upper Midsize Premium SUV” (Porsche Cayenne, BMW X5) e la Chevrolet Tahoe nei “Large SUV”.

Infine, festeggiano la Kia Sedona nei “Minivan” (Toyota Sienna, Honda Odyssey) e la Ford Super Duty nei “Large Heavy Duty Pickup” (GMC Sierra HD, Chevrolet Silverado HD).

L’auto più affidabile in assoluto è, però, la Porsche 918, che si impone sulle numerose concorrenti. La qualità delle produzioni della Casa di Zuffenhausen si confermano ancora una volta straordinario. Benché la transizione energetica ora in atto abbia rimescolato le carte, dei punti di riferimento permangono.