Mercato auto usate: lo scenario attuale e futuro

Sappiamo che l’andamento del mercato delle auto usate in Italia è in continua crescita, abbiamo intervistato l’esperto, Antonio Gentile di Carvago

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

L’aumento continuo dei prezzi delle auto nuove ormai da mesi si traduce in una crescita esponenziale del mercato delle auto usate. Gli ultimi dati, relativi allo scorso mese di luglio 2023, confermano un trend consolidato in ascesa. Gli automobilisti italiani continuano a guardare con sempre maggiore attenzione al mercato delle auto usate e, in particolare, nei mesi scorsi l’alimentazione preferita era ancora il diesel, per cercare di ridurre i costi di gestione. Nella maggior parte dei casi, inoltre, i passaggi di proprietà riguardano auto con oltre 10 anni, purtroppo così non riusciremo nell’intento di svecchiare il parco auto circolante nel nostro Paese.

L’usato in Italia

I dati ufficiali nei mesi scorsi hanno confermato la costante crescita del mercato delle auto usate in Italia, che segue l’andamento del mercato delle auto nuove. Un aumento significativo che dura ormai da tutto il 2023. I trasferimenti tra i privati guidano il settore delle auto usate in Italia.

Gli automobilisti in Italia molto spesso acquistano una vettura usata. Sono tante anche le famiglie che quest’anno, in occasione delle vacanze estive, hanno deciso di ricorrere all’acquisto di un’auto di seconda mano, preferendola all’opzione del noleggio. Uno scenario dettato dai continui rincari, energetici e dei carburanti, che intralciano i programmi delle famiglie. Per avere informazioni più dettagliate, abbiamo contattato Carvago, una delle maggiori piattaforme online per la vendita di auto usate in Europa. Il Country Manager per l’Italia, Antonio Gentile, ha risposto alle nostre domande. Vediamo quindi, grazie alle parole dell’esperto, qual è sostanzialmente la situazione attuale.

L’intervista a Antonio Gentile di Carvago

Il mercato delle auto usate sta crescendo in maniera esponenziale, quali sono le ragioni?
Diversi sono i fattori da considerare, anche se il più ovvio e comune resta pur sempre quello economico. In un’economia stagnante, è diffuso il costume che la popolazione ricorra all’acquisto di auto più economiche. Se a questo si aggiunge il dettaglio che le auto nuove sono diventate in molti casi più costose del 10-20%, è chiaro che una delle ragioni è sicuramente il potere d’acquisto della popolazione. Da non sottovalutare, quindi, un calo del valore dell’auto nei primi anni di utilizzo, la stragrande maggioranza della popolazione è consapevole di questo dettaglio determinante e, quindi, in una situazione economica peggiore, sceglie l’opzione più sicura in termini di valore immagazzinato in un bene di consumo e, cioè, l’acquisto di una vettura usata, idealmente di 2-5 anni. Un ulteriore fattore può essere la progressiva diffusione del commercio di auto usate, a cui credo che anche noi di Carvago stiamo contribuendo. I potenziali clienti alla ricerca di un veicolo hanno meno paura delle frodi e delle pratiche commerciali scorrette.

Quanto spende in media un italiano per comprare un’auto usata?
Secondo i nostri dati di mercato (solo soggetti commerciali) il prezzo mediano delle auto usate vendute da non più di 15 anni in Italia è stato di 18.500 euro fino ad oggi. Rispetto all’anno precedente, è superiore di 1600 euro. Questo potrebbe essere il risultato di una maggiore domanda e di un leggero cambiamento di tendenza.

Che tipo di alimentazione cercano sul mercato?
Nel 2022 a farla da padrone era il diesel con il 50% di quota di mercato, la benzina al secondo posto con il 34% di quota di mercato e gli ibridi e l’elettrico hanno raggiunto il 10% di quota insieme (8,5% ibridi e 1,5% elettrici). Nel 2023, il diesel ha raggiunto una quota di mercato del 55%, la benzina ha registrato una quota minore, con il 31%, e gli ibridi e i veicoli elettrici insieme sono cresciuti costantemente fino a raggiungere una quota del 12% (9,5% ibridi, 2,5% elettrici). Sembra abbastanza evidente che tale quota di mercato aumenterà sensibilmente negli anni successivi.

Quali sono le sue previsioni future sul mondo delle auto usate? Cosa può dirci?
Le migliori previsioni possibili si basano su dati storici applicati alle congiunture del periodo corrente, prevedendo almeno alcune strade che potremmo percorrere. In un primo momento, la mia personale opinione basata sulla storia dei trend dell’automotive è che i prezzi potrebbero aumentare ancora di più, dato che la domanda aumenterà costantemente nel tempo. Quota importante della richiesta proveniente dai clienti riguarderà i prezzi dei veicoli elettrici usati. D’altra parte, con una disponibilità sempre più risicata dei classici motori termici, potrebbe esserci una pressione dal basso, come possiamo vedere fin da ora, anche se molti consumatori negano di voler guidare gli EV. Il loro numero è destinato a diminuire nel tempo, ma quando l’industria automobilistica passerà completamente alla produzione di BEV, si potrebbe configurare in futuro uno scenario secondo cui i motori a combustibile potrebbero essere costosi, anche se saranno usati e più datati nel tempo.

Considerazioni e sfide del settore?
La sfida più grande per noi nel prossimo futuro riguarda la certificazione di verifica e controllo delle batterie per i veicoli usati, in quanto la consideriamo un’esigenza chiave per lo sviluppo del business. Un occhio di riguardo anche al tema della digitalizzazione: stiamo lavorando per integrare la settima generazione del modello di apprendimento automatico nei sistemi interni. L’intelligenza artificiale rappresenta, dunque, il viatico per aiutare gli analisti di Carvago a estrarre dal testo non strutturato delle informazioni su equipaggiamento, riparazioni importanti o sull’esistenza di un libretto di manutenzione.

Carvago e l’intelligenza artificiale

Avevamo già affrontato l’argomento insieme a Carvago lo scorso aprile. Sappiamo che l’AI è ancora oggi qualcosa di difficile comprensione per la maggior parte degli esseri umani, nonostante sia ormai applicata in settori trasversali. Aiuta a gestire le reti elettriche, a rivelare possibili tumori, a scegliere capi di abbigliamento negli e-shop e, adesso, entra anche nel settore automotive, per rivoluzionare il modo di vendere le auto usate.

Carvago abbraccia questo trend e collabora per un progetto di intelligenza artificiale con il Politecnico di Praga, (ČVUT). Nell’ambito del Programma operativo “Imprese e innovazione per la competitività (OP PIK)”, il gruppo EAG, di cui Carvago fa parte, ha avviato una partnership con gli esperti di intelligenza artificiale del Laboratorio di scienza dei dati del Centro universitario per l’efficienza energetica degli edifici (UCEEB) del ČVUT. Carvago e l’Università stanno lavorando a differenti progetti di ricerca unici nel loro genere, i più promettenti dei quali saranno messi in pratica. L’intelligenza artificiale si sta già dimostrando uno strumento straordinario nell’elaborazione di grandi volumi di foto di auto usate.

Il nuovo sistema, grazie all’applicazione dell’AI, è in grado di riordinare decine di migliaia di immagini a una velocità che non ha paragoni, a seconda che mostrino gli esterni, gli interni o altre parti del veicolo. Riconosce sia il modello di auto che il brand, oltre all’angolazione da cui è stata scattata la foto. Carvago sta lavorando per integrare la settima generazione del modello di apprendimento automatico nei suoi sistemi interni, che rappresenta una grande svolta per l’azienda.