Nuova Fiat Panda: la piattaforma scelta da Stellantis

Il Gruppo Stellantis ha fatto debuttare la piattaforma Smart sulla Citroen C3, che andrà a equipaggiare anche altri modelli, compresa la Fiat Panda

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Tommaso Giacomelli

EDITOR AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Quarantatré anni fa esordiva sul mercato la Fiat Panda, la scatola magica disegnata da Giorgetto Giugiaro. Doveva essere un’auto semplice e funzionale, da sfruttare tanto nelle pratiche di tutti i giorni, quanto nei lavori più duri e nelle mansioni meno nobili. La piccola utilitaria di Torino ne ha fatta di strada e, in più di quattro decadi, ha conquistato di diritto lo status di mito.

Il “Pandino” è un’icona dell’automobilismo nostrano, un pezzo di famiglia. Adesso, dopo tre fortunate generazioni, siamo in attesa del prossimo passo, di quella agognata quarta serie che parlerà elettrico. Quello che non dovrebbe mutare sarà il suo spirito, la sua filosofia di partenza: l’essere democratica e versatile, nonché a buon mercato. In casa Stellantis (che nel frattempo studia un accordo in Cina) qualcosa si muove e, dopo la presentazione della nuova Citroen C3, possiamo conoscere qualche dettaglio in più.

La piattaforma di Stellantis

Il Gruppo Stellantis aveva dichiarato, in passato, che sarebbero state quattro le piattaforme destinate ai suoi futuri veicoli elettrici, a seconda delle varie categorie di riferimento: Small, Medium, Large e Frame. Su queste architetture sarebbero nati i successivi modelli alla spina dei 14 brand presenti all’interno del colosso dell’industria europea. La novità però si chiama piattaforma Smart Car, la quinta della famiglia, nata sull’esigenza di contenere i costi e per permettere di lanciare sul mercato dei mezzi dal prezzo competitivo, per sconfiggere una concorrenza altrimenti inarrestabile.

Di fatto la Smart deriva dalla precedente CMP, prodotta dalla ex PSA, e si rivelerà molto utile perché potrà essere convertita senza troppi affanni anche all’uso di motorizzazioni endotermiche. D’altronde, alcune aree di mercato necessitano ancora di veicoli dalla propulsione tradizionale, e per rispondere a quella domanda Stellantis le offre con questa soluzione.

Intanto, abbiamo visto l’esordio della piattaforma Smart sotto all’abito della nuovissima Citroen C3 (della quale abbiamo già parlato), che passa dall’essere un’utilitaria tradizionale a un crossover compatto. Il responsabile di questa architettura, Renaud Tourte, ha dichiarato che saranno ben 7 i modelli che sfrutteranno tale piattaforma; uno di questi dovrebbe essere proprio la nuova Fiat Panda. Oltre all’italiana, bollono in pentola altre pietanze, a cominciare da una Opel elettrica da meno di 25.000 euro, che potrebbe rivelarsi più di una parente stretta della C3.

Fiat Panda, tra stile e industrializzazione

Il concept Centoventi, presentato ormai alcuni anni fa, è entrato prepotentemente nel nostro immaginario collettivo ed è quello che ci fa pensare istantaneamente alla linee della Panda di quarta generazione. Le indiscrezioni trapelate dagli uffici di Stellantis non smentiscono questa soluzione, che ben si sposerebbe con un cambio radicale di segmento, passando dall’A al B. Certamente, i tratti partoriti per quel celeberrimo prototipo andranno incontro a qualche ritocchino, ma l’impostazione di base non cambierebbe.

Per quanto riguarda l’industrializzazione della prossima Panda, non è ancora possibile piantare una bandierina da qualche parte sulla mappa, però sappiamo che la piattaforma Smart viene attualmente prodotta nello stabilimento slovacco di Trnava ma, qualora ci fosse la necessità, il suo raggio d’azione potrebbe essere ampliato aprendo le porte della fabbrica di Kenitra, in Marocco, ritenuta una sorta di jolly. Dunque, per scoprire la casa del “Pandino” del domani, bisognerà pazientare ancora un po’.