Renault Kadjar 1.6 Energy Bose, la prova su strada

La prova su strada di MotorLife del crossover di segmento C della Losanga

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Virgilio Motori

Redazione

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La Renault Kadjar era uno dei modelli più attesi di questo 2015: il primo crossover di segmento C della casa francese, imparentato per il look con il ‘fratello minore’ Captur e per la piattaforma con il ‘cugino’ Nissan Qashqai, è entrato con grinta in un settore di mercato sempre più affollato di nuove proposte, proponendosi come una credibile alternativa proprio al Qashqai, al Peugeot 3008 e al Ford Kuga.  Viste le premesse, MotorLife non poteva lasciarsi sfuggire l’opportunità della classica prova su strada, effettuata al volante della versione con allestimento Bose e motore 1.6 diesel Energy dCi da 130 Cv con trazione integrale 4×4 e pacchetto Techno.

Il primo contatto, quello visivo, ci fa innegabilmente venire in mente un Captur ‘vitaminizzato’ ma, guardando meglio e pur nel rispetto delle nuove tendenze estetiche della Losanga, la Kadjar rivela una sua personalità, con un design lineare ma non banale e che trasmette un senso di elegante robustezza.

Salendo a bordo la buona impressione esterna è confermata: la plancia ha un look pulito e lineare e i materiali sono di buona qualità, specialmente i rivestimenti, solidi e ‘puliti’. Soprattutto, emerge immediatamente una delle doti della Kadjar, ovvero il tanto spazio a disposizione, sia nella parte anteriore che posteriore dell’abitacolo: guardandosi intorno anche solo dalla posizione di guida, si notano infatti tanti vani sfruttabili, come il comodissimo pozzetto centrale a due livelli.

Per non parlare poi del bagagliaio: la capienza base è di 472 litri ma alzando le pareti del pavimento e abbassando i sedili (operazione questa semplicissima grazie ai comodi pulsanti), si arriva a 1500 litri. Tanto spazio dunque, per una gita fuoriporta, per la spesa al supermercato o per una vacanza più lunga ‘on the road’. A proposito di bagagliaio: nel nostro modello non c’è la ruote di scorta, rimpiazzata dal subwoofer. Per chi la volesse, costa 250 euro: noi ci siamo goduti tutte le sfumaturedi  quel capolavoro di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles grazie all’eccellente impianto stereo Bose.

Se da ‘ferma’, quindi, la Kadjar convince, anche in movimento il crossover francese dà soddisfazioni. Il cambio (manuale) è fluido e il volante ha un buono sterzo e, pur sentendosi la ‘stazza’ e le dimensioni del modello, si guida comodamente, anche se bisogna un po’ abituarsi a delle sospensioni ed un assetto morbidi che inizialmente danno un po’ l’impressione di perdere un minimo il controllo. Sempre dal volante, la visibilità è ottima sull’anteriore, grazie all’altezza da terra, un po’ meno quando si deve usare lo specchietto retrovisore: in compenso sul nostro modello c’è il Techno Pack con sensori di parcheggio (costo 250 euro) che aiutano non poco e, in caso di spazi molto stretti, ci si può affidare al sistema di parcheggio semiautomatico Easy Parking (600 euro da optional).

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Restando alla voce ‘assistente’, bisogna sottolineare pure l’ottimo sistema di infotainment R-Link2, di immediata comprensione, e un quadro strumenti chiaro, che suggerisce perfino quando cambiare marcia per consumare il meno possibile. I consumi, appunto: in città abbiamo viaggiato intorno ai 10-11 chilometri al litro, mentre sul percorso extraurbano si arriva fino a 14-15 ovviamente non se per extraurbano intendente ‘fuoristrada’ e relativa adozione delle quattro ruote motrici. In autostrada, infine, si ‘veleggia’ sui 17, con il piacere della sesta e del cruise control adattivo a rendere comodissimo il viaggio, reso peraltro sicuro da sistemi di sicurezza come la frenata d’emergenza attiva e l’Intelligent Keep Line Assistant che ci ‘salvano’ da eventuali distrazioni.

In sintesi, il Kadjar ci ha convinto e rappresenta una buona soluzione per chi vuole viaggiare comodo anche in famiglia e non solo in città. Certamente la versione ricevuta in prova ha aiutato, visto che è il top della gamma ‘full optional’ con prezzo di 32.900 euro chiavi in mano. Se piace il modello e non si vuole spendere questa cifra, si può comunque optare per una soluzione motoristicamente identica – leggasi 1.6 diesel – con un allestimento più ‘leggero’, fatta salva l’aggiunta solo di quegli optional che ci interessano maggiormente o che crediamo più utili, magari proprio il sopracitato pacchetto Easy Parking da 250 euro o la ruota di scorta dall’identico prezzo.