Mobilità vs Immobilità: prospettive incerte per il mercato auto italiano

L'analisi dell’UNRAE di fine anno 2023 vede il settore automobilistico italiano chiudere in rosso

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Serena Cappelletti

Giornalista e autrice di programmi tv del settore Automotive

Giornalista, autrice e conduttrice di programmi tv, PR specializzata, sempre nel settore dell'Automotive. L'ultima esperienza l’ha vista responsabile della comunicazione dell'Autodromo Nazionale Monza. Interviste esclusive, prove auto e un nuovo format video: Serena sarà il volto [e la voce] di Virgilio Motori.

La Conferenza Stampa UNRAE annuale rivela il gap nel settore e propone soluzioni per la transizione verso la mobilità sostenibile.

Presso la Luiss Business School di Roma, si è svolta la Conferenza Stampa annuale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) che ha fornito uno sguardo dettagliato sullo stato attuale e sulle prospettive future del mercato automobilistico italiano.

Nonostante un anno di crescita quasi costante, il settore automobilistico italiano rimane in rosso: a novembre 2023, il mercato delle auto è ancora in declino del 18,1%, con una perdita di 321.000 unità rispetto al 2019. Questi dati, commentati nella conferenza stampa UNRAE, dipingono un quadro preoccupante per l’industria.

Il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha sollevato l’importanza di considerare la transizione verso la sostenibilità come un’opportunità di crescita per l’industria automobilistica e per l’intero settore. Crisci ha enfatizzato l’urgenza di adottare nuove tecnologie e sistemi software per la mobilità del futuro, affermando che tale transizione potrebbe generare nuovi posti di lavoro, attrarre investimenti esteri e creare nuove opportunità di sviluppo.

Il Presidente ha anche sottolineato che il settore automotive in Italia contribuisce significativamente all’economia nazionale, rappresentando il 20% del PIL e generando un gettito fiscale di 76,3 miliardi di euro. Ha ribadito la necessità di un’adeguata pianificazione per la riconversione del settore verso nuove tecnologie motoristiche, rispettando i 1,25 milioni di lavoratori del settore.

Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, ha esaminato l’andamento del mercato automobilistico a livello globale ed europeo, sottolineando una crescita inarrestabile dei veicoli elettrici. Tuttavia, ha evidenziato il ritardo dell’Italia nel settore, con una quota di mercato di veicoli elettrici molto inferiore rispetto ad altri paesi europei.

Cardinali ha identificato la stagnazione delle emissioni di CO2 come una criticità, evidenziando il fallimento degli incentivi attuali nel favorire l’adozione di vetture a basse emissioni. L’UNRAE ha proposto modifiche significative agli incentivi, chiedendo di riassegnare i fondi inutilizzati per incentivare l’acquisto di auto a basse emissioni nel 2024. Inoltre, l’associazione ha esortato il Governo a istituire un fondo pluriennale per il rinnovo del parco veicoli industriali, accelerando così la transizione verso veicoli a zero emissioni.

L’UNRAE ha enfatizzato la necessità di rivedere gli schemi di incentivi esistenti e di adottare misure più efficaci per promuovere la transizione verso la mobilità sostenibile. La conferenza ha posto l’accento sulla responsabilità di agire rapidamente e in modo deciso per garantire un futuro promettente per il settore automobilistico italiano, abbracciando le sfide della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.