La mobilità del futuro risolverà il problema dei parcheggi in città

Secondo Knie i mezzi di trasporto a guida autonoma libereranno le città dalla caterva di auto che le affolla

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Redazione

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In futuro l’uso massiccio di veicoli a guida autonoma risolverà il problema dei parcheggi e della mancanza di spazio in città. È questa l’opinione di Andreas Knie, professore ed esperto sul tema dei trasporti che, in occasione della presentazione di una ricerca promossa da Volkswagen AG, ha parlato di mobilità del futuro in questi termini.

Docente di Sociologia all’Università Tecnica di Berlino ed ex Direttore del Centro di Innovazione per la mobilità e il cambiamento sociale, Knie ha spiegato come, a parer suo, la mobilità del futuro permetterà alle realtà urbane di rendere più equa la distribuzione, l’uso e l’impatto dei diversi mezzi di trasporto. “Se consideriamo una città come Berlino, attualmente le automobili sono responsabili di più del 40% del traffico e occupano l’80% dello spazio. Il resto è diviso tra autobus, treni, biciclette e pedoni.”

Come risolvere il problema? Con la mobilità del futuro, che sarà sempre più basata sulla guida autonoma secondo Knie: “La guida autonoma farà sparire le auto parcheggiate. I veicoli si fermeranno solo per far salire o scendere i passeggeri, che li avranno chiamati con i propri smartphone prima di uscire di casa. Questi shuttle robotici (ad esempio il servizio di taxi senza conducente in Cina) ci porteranno ovunque vogliamo andare, da soli o insieme ad altre persone. Per questo non ci sarà più bisogno di lasciare le auto parcheggiate, liberando spazio prezioso anche per altri sistemi di trasporto”.

Ammettiamolo, non è proprio così immediato immaginare uno scenario del genere per i non addetti ai lavori, provenendo e trovandoci in uno scenario in cui le auto per così dire classiche sono il mezzo di trasporto assolutamente dominante sia in città che fuori. Ma la digitalizzazione e l’automatizzazione sarà sempre più dominante col passare degli anni, e ne sono spia le auto più moderne e all’avanguardia (questi sono i 5 livelli di guida autonoma), o semplicemente le apparecchiature tecnologiche con cui ogni giorno ci interfacciamo.

Fondamentale, a parere del professor Knie anche l’impegno delle aziende di trasporto pubblico nel rendersi più flessibili, favorevoli magari a entrare a far parte tutte di un’unica app ideale in cui poter scegliere il fornitore preferito con cui prenotare automobili, bici, autobus e così via. Dunque flessibilità e adattamento saranno necessari a far fronte alle nuove sfide che la mobilità del futuro porrà, tanto alle aziende quanto alle persone.