Assicurazione auto, quando rinegoziare o cambiare

Ecco quando conviene trattare per risparmiare sulla tariffa

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Virgilio Motori

Redazione

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Negli ultimi vent’anni, secondo le rilevazioni di Adusbef e Federconsumatori, il costo medio delle tariffe Rc Auto è più che raddoppiato, passando da 391 euro del 2004 a 1.250 euro nel 2013. Un aumento di 859 euro, corrispondente a un incremento del 235%. Peggio ancora per le polizze obbligatorie per moto e motorini sotto i 150 cc di cilindrata: + 549 euro, ovvvero +480%. L’incidenza dello stipendio netto per coprire una polizza Rc Auto è stata calcolata al 6,5%. 

Oggi tuttavia la concorrenza ha migliorato i margini di risparmio per il consumatore. Il massimo picco di prezzi si è verificato nel 2010. Negli anni successivi questi ultimi si sono abbassati, anche se sono tuttora i più alti d’Europa: complice la crisi si sono percorsi meno chilometri e dunque meno sinistri, consentendo alle compagnie assicurative di offrire polizze a prezzi minori. Inoltre attualmente è più facile di un tempo cambiare assicurazione, perché non c’è più l’obbligo di comunicare la disdetta alla vecchia compagnia assicurativa. 
Dunque, il momento giusto per rinegoziare la polizza o cambiarla è adesso. La congiuntura favorevole dovrebbe durare altri sei mesi: se oggi le tariffe sono al minimo, il rialzo successivo sarà inevitabile.
 
Mano alle offerte dunque: confrontando le tariffe il risparmio può essere anche del 30-40%. Un’opzione può essere anche quella di ottenere più servizi a parità di tariffa. Ad esempio, si possono ottenere massimali più alti o una rivalsa più permissiva. 
Un altro parametro da rinegoziare può essere quello della formula guida. Ogni polizza ne prevede una tra le seguenti tre: esperta, guida a conducenti identificati e libera: quest’ultima è la più costosa in quanto permette maggiore libertà di utilizzo e potrebbe essere richiesta gratuitamente. 
Anche le banche oggi offrono polizze Rc Auto: possono essere vantaggiose anche ai fini della libera concorrenza, a patto che non prevedano la sottoscrizione obbligatoria di altri prodotti bancari.