Auto elettriche: dove ricaricare la batteria e quanto costa

Le auto elettriche si stanno diffondendo sempre più, serve essere informati sulle modalità e i costi di ricarica

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Redazione

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Assisteremo a una diffusione di auto elettriche sempre maggiore nei prossimi anni e al conseguente bisogno di ricaricare le batterie. I problemi dell’autonomia limitata di questa tipologia di veicoli e della scarsità di infrastrutture per la ricarica devono essere superati.

Dove e come ricaricare l’auto elettrica

Come abbiamo detto, purtroppo le colonnine scarseggiano, l’installazione va a rilento e i veicoli elettrici non sono ancora molto diffusi. Per trovare le infrastrutture di ricarica esistono numerose app e diversi siti internet, oltre all’utilissimo software di bordo delle stesse auto elettriche, che in genere riporta la mappa delle colonnine attive. Anche Waze ha deciso di segnalare sull’app gratuita i punti di ricarica per veicoli EV in tutta Italia, lo stesso servizio viene fornito anche da Google Maps.

Colonnine, parcheggi e stazioni di ricarica

Quando sei in giro puoi usare le stazioni di ricarica aperte al pubblico per fare il pieno alla tua auto elettrica, installate su suolo pubblico o su suolo privato ad uso pubblico (come per esempio in hotel e centri commerciali). È necessario usare una tessera o un’app dell’operatore per accedere alle stazioni di ricarica.

In questo caso, occupa la colonnina solo per il tempo necessario alla ricarica. Per il pagamento si può usare l’app o la card apposita. Indipendentemente dal modello di auto, il cavo da inserire nella colonnina è l’attrezzatura più importante di cui si ha bisogno. Nella maggior parte dei casi è fornito insieme al veicolo elettrico. L’estremità del cavo dipende dallo standard dell’auto. Nei punti di ricarica Fast lo trovi già presente alla colonnina.

Come trovare i punti di ricarica più vicini

Per trovare i punti di ricarica più vicini ci sono differenti siti internet:

  • GoElectricStations;
  • Mobilità Alternativa Volkswagen;
  • Colonnine Elettriche, mostra la mappa dell’Italia con tutte le colonnine per la ricarica disponibili.

Ci sono in alternativa delle app per trovare le colonnine:

  • Colonnine di ricarica, indicando la posizione in cui ci si trova, si possono vedere le colonnine di ricarica disponibili nella zona;
  • NextCharge;
  • Evway – Colonnine Elettriche.

Ricarica a casa: wallbox o cavo EVSE

Le auto elettriche si possono caricare anche a casa, tramite la rete elettrica domestica, che è in AC a 230 volt, tensione che permette di erogare l’energia elettrica riducendo il rischio di scosse mortali. La corrente alternata permette il semplice passaggio da un voltaggio all’altro, a seconda del dispositivo.

Se si devono ricaricare moto e scooter più prestazionali o auto elettriche, allora la ricarica domestica ha bisogno del control box, si possono usare sia le prese domestiche che quelle industriali fino ad un massimo di 32A, monofase o trifase con massimo 22 kW.

C’è anche un’alternativa al wall-box, ovvero il cavo EVSE che prevede un sistema di controllo che mima il lavoro di comunicazione tra auto e colonnina e che permette di gestire la potenza regolandola a mano; si collega con la semplice Shuko.

Connettori e prese

Per la ricarica di un veicolo elettrico in AC ci sono diverse tipologie di connettori principali:

  • monofase che gestisce un massimo di 32A e 230V arrivando a 7.4 kW;
  • mono/trifase che gestisce un massimo di 32/70A a 230/400V circa. In questo caso si può arrivare ad una potenza massima di 43 kW;
  • mono/trifase per massimo 32/62A e 230/400 Volt. La potenza massima è di 22 kW;
  • Shuko, 10A, 230 V e 2.3 kW di potenza massima;
  • monofase per massimo 16A e 230V, dedicato ai veicoli leggeri, potenza massima 3.7 kW.

La corrente continua (DC) consente la ricarica “ultra-rapida”, il caricabatterie è nella colonnina e gli standard principali sul mercato sono il CCS COMBO2 e il CHAdeMO.

Costi e tempi di ricarica

Ricaricare l’auto elettrica a casa è il modo più conveniente, nel proprio garage/box o posto auto collegato all’impianto elettrico dell’abitazione. Ipotizzando un costo medio unitario dell’energia tra 0,20-0,23 €/kWh e di dover caricare una batteria di taglia media da 40 kWh, la spesa dovrebbe essere di circa 8-9 euro per un pieno con un’autonomia di circa 270 km.

Per la ricarica domestica si consiglia di installare una presa di tipo industriale e valutare l’acquisto di una wall-box per gestire in modo intelligente il rifornimento dell’auto. Il tempo di ricarica a casa è lungo, un contatore da 3,3 kW per batteria da 40 kWh impiega circa 12 ore per una ricarica completa.

Per quanto riguarda la ricarica fuori casa la questione è un attimo più complessa, i costi possono essere a consumo o flat, pagando un imposto fisso ogni mese (o annuale) per un certo numero di ricariche o di energia usata. Le tariffe variano in base al tipo di colonnina, la velocità della ricarica e l’operatore. In media possiamo dire che si spendono 0,45-0,50 € per kWh. Quindi, sempre con una batteria di taglia media da 40 kWh, la spesa è di circa 18-20 euro per un pieno completo, circa il doppio rispetto alla ricarica a casa.

Per quanto riguarda i tempi, quando si usa una colonnina “rapida” in corrente alternata da 22 kW servono circa due ore (o poco meno) per avere il massimo della carica. Con una colonnina da 50 kW il tempo per un pieno può scendere a un’ora sola, sopra 50 kW si ha un rifornimento super veloce (ci sono addirittura i punti Ionity da 350 kW che consentono una ricarica completa in soli in pochi minuti).