Molti, magari, non se ne sono ancora resi conto, ma siamo ufficialmente entrati in una nuova era del settore automobilistico e motociclistico. E’ infatti entrato in vigore l’obbligo di immatricolare automobili omologate alla direttiva Euro 6d Standard e moto omologate alla normativa Euro 5. Un salto evolutivo notevole, che ha forzato i produttori (soprattutto quelli motociclistici) a rivedere pesantemente i loro listini vendita.
A causa delle nuove norme sulle emissioni inquinanti dei motori termici, infatti, molte due ruote sono state ritirate dal commercio, e sostituite da una nuova generazione di motocicli con emissioni e dispositivi di sicurezza in linea con quanto previsto dalla nuova normativa europea. Esattamente, però, cos’è la direttiva Euro 6d Standard e cos’è la direttiva Euro 5? E quando entreranno in vigore e quali saranno le loro conseguenze su automobilisti e motociclisti? Scopriamolo insieme.
Indice
Cos’è la direttiva Euro 6d Standard per le automobili
Evoluzione della direttiva Euro 6d-Temp entrata in vigore il 1 settembre 2019, la direttiva Euro 6d Standard si applica a tutte le automobili immatricolate a partire dal 1 gennaio 2020. Anche se sono passati appena tre mesi dalla direttiva “temporanea”, la standard abbassa ulteriormente i limiti di emissione dei motori delle automobili. I valori degli ossidi di azoto NOx passeranno da 126 a 90 mg per chilometro percorso per i motori a benzina e da 168 a 120 mg per chilometro percorso per le auto diesel.
Sul fronte dell’anidrite carbonica, invece, la media delle emissioni dovrà essere inferiori ai 95 grammi per chilometro percorso per tutti i modelli del gruppo. Se la media dovesse essere superiore, le case automobilistiche dovranno pagare una sanzione di 95 euro per ogni grammo aggiuntivo di CO2 emessa.
Cos’è la direttiva Euro 5 per le moto
Come accennato, per il settore motociclistico il passaggio dalla direttiva Euro 4 a quella Euro 5 rappresenta un vero e proprio “cambio di paradigma”. Tutti i motoveicoli della categoria L (ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli) venduti nell’Unione Europea dovranno “sottostare” a norme e limiti molto più stringenti, che per la prima volta equiparano le due ruote alle quattro ruote.
Nello specifico, i limiti di emissioni della direttiva Euro 5 per le moto sono: 1 grammo per chilometro percorso per il monossido di carbonio, 0,1 grammi per chilometro percorso per gli idrocarburi incombusti (HC) e 0,06 per i gli ossidi di azoto.
Direttiva Euro 6d Standard e direttiva Euro 5: entrata in vigore e conseguenze
Formalmente, l’entrata in vigore di entrambe le direttive è prevista per il 1 gennaio 2020, anche se i produttori di motocicli potranno godere di una deroga e fino al 31 dicembre 2020 potranno continuare a vendere i motoveicoli omologati secondo la direttiva Euro 4. Le sanzioni previste per le maggiori emissioni di CO2 delle auto, invece, potrebbero far lievitare i prezzi dei veicoli più inquinanti.