Macchina ko? Ecco dieci consigli per evitare truffe dal meccanico

Alcuni suggerimenti per evitare brutte sorprese nelle autofficine

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Virgilio Motori

Redazione

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Portare l’auto dal meccanico è un po’ come andare dal dentista: non sai mai bene cosa aspettarti, specialmente quando si deve pagare il conto. Ecco allora dieci consigli pratici per evitare brutte sorprese anche se pensate che l’unico tipo di candela al mondo sia solo quella di cera.

1) SCEGLIETE IL MECCANICO DI FIDUCIA O UN’OFFICINA AUTORIZZATA
Il primo passo è scegliere l’officina giusta. Per “giusta” qui si intende sostanzialmente quella relativa a una di queste tipologie: quella del vostro meccanico di fiducia, che conoscete da anni e sulla cui onestà sareste ponti a giurare, o un’officina autorizzata dalla “casa madre”. Il secondo caso è decisamente consigliabile se dovete compiere interventi come il tagliando o se la vostra macchina (o alcuni suoi componenti sostituiti in precedenza) sono ancora coperti da garanzia. Ricordiamo però che da una decina d’anni l’Unione Europea ha fornito anche un percorso alternativo, dando spazio alle officine indipendenti che scrivono sulla fattura che il lavoro effettuato sull’automezzo è conforme alle prescrizioni della casa madre. In questo secondo caso è come andare in un’officina autorizzata ma, spesso, riuscendo a risparmiare qualche euro.

2) VALUTATE L’IPOTESI DI UN’OFFICINA MULTIFUNZIONALE
L’altra scelta da fare in partenza si presenta qualora la macchina abbia un problema complesso. Magari dopo un incidente si sono rovinate parti di carrozzeria, centralina e motore. Chiaramente affidarsi ad un’officina grande e multifunzionale può abbassare i costi della riparazione, senza vedere la propria macchina sballottata tra più meccanici con trasferimenti vari che gonfierebbero la spesa finale.

3) CHIEDETE E CONFRONTATE SEMPRE ALMENO DUE PREVENTIVI
Appena portata la macchina in officina e spiegato il problema al meccanico, chiedetegli il preventivo della riparazione. Qualora non si possa saperlo in anticipo perchè la “diagnosi” è complessa, ricordategli di farvi informare tempestivamente sulla situazione. L’ideale è poi avere più di un preventivo: se non si vuole portare la macchina in giro per officine si può sempre telefonare, spiegando quale dovrebbe esser il problema e facendo quindi il paragone tra le proposte. Il discorso del preventivo potrebbe essere fatto anche solo per l’analisi del guasto: smontare mezza macchina per capire dov’è il problema potrebbe infatti costarvi della manodopera. Pure in queso caso, meglio chiarire in anticipo.

4) NESSUN INTERVENTO SENZA AUTORIZZAZIONE
Una volta ricevuta la diagnosi è vostro diritto rifiutare in toto o in parte l’intervento del meccanico perché la spiegazione potrebbe non avervi convinto o il prezzo essere troppo alto. Rifiutare è un vostro diritto, anche se potreste esser costretti, come spiegato in precedenza, a pagare il meccanico qualora la “diagnosi” abbia comportato del lavoro particolare (ad esempio, smontare parte della macchina).

5) CHIEDETE RICAMBI ORIGINALI
Nella stragrande maggioranza dei casi, è sempre consigliabile farvi sostituire i pezzi “rotti” della macchina con materiale originale. Sulla fattura dovebbe essere sempre indicato il tipo di componente, la marca e il prezzo.

6) VERIFICATE SCRUPOLOSAMENTE LA RIPARAZIONE
A costo di sembrare dei novelli San Tommaso, a fine riparazione fatevi spiegare dal meccanico quanto fatto sul vostro mezzo e fatevi mostrare le parti sostituite. Anche se non siete degli esperti, verrete quantomeno a conoscenza di quanto fatto sulla vostra auto. Senza contare che, qualora il meccanico non vi facesse vedere le parti cambiate desse le vecchie, potreste anche non pagargli la fattura, in parte o in toto.

7) CHIEDETE LA FATTURA E CONTROLLATE IL TARIFFARIO
A fine riparazione chiedete sempre la fattura. Oltre che necessaria per questioni fiscali, la fattura funge anche da garanzia qualora la riparazione si rivelasse imperfetta o, addirittura, fuori luogo o inesistente. Controllate sulla fattura anche il prezzo delle parti di ricambio e confrontatelo con quello delle case produttrici, valutando l’eventuale sovrapprezzo.

8) RIVOLGETEVI, SE NECESSARIO, ALLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI E AI LEGALI
Pur avendo preso tutte le precauzioni del caso vi sentite truffati? Non esitate a rivolgersi alle Associazioni dei Consumatori, che possono offrivi consulenza, anche legale, spesso gratuita. A mali estremi, poi, mali rimedi, ovvero valutate se sporgere denuncia con l’assistenza di un avvocato se il danno economico è rilevante o, visto che di parti di macchina si tratta, se il gioco vale – è il caso di dirlo…- la candela

9) SE POSSIBILE, FATE DA SOLI
Un modo per non farsi truffare dal meccanico è…non andarci: alcune piccole riparazioni sono eseguibili anche in proprio senza doversi trasformare in novelli Herny Ford. Cambiare la lampadina di un fanale o un fusibile sono operazioni fattibili senza ecessivi problemi informandosi il giusto e acquistando i ricambi in prima persona. Specie se non avete meccanici “di fiducia”, potreste risparmiare diversi euro e imparare qualcosa di utile.

10) CONSULTATE INTERNET
Può sembrare un suggerimento “di parte”, ma spesso su web potete trovare recensioni, opinioni o altro sulla qualità delle officine o sui prezzi praticati. Un’ora al computer potrebbe farvi quindi rispamiare diversi euro.