Maltempo nord Italia, alberi distruggono auto: chi paga

Il nord Italia in questi giorni è travolto da bombe d’acqua, trombe d’aria e fortissime grandinate: tanti gli alberi caduti, che hanno distrutto le auto. Chi paga i danni

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Laura Raso

CONTENT EDITOR, AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

L’Italia è divisa in due: il sud sta letteralmente bruciando a causa del caldo eccessivo, al nord si verificano invece temporali fortissimi. Vere e proprie bombe d’acqua, con raffiche di vento talmente potenti da scoperchiare tetti e sradicare piante e alberi.

Purtroppo, soprattutto nella zona del milanese e della Brianza, la scorsa notte sono caduti moltissimi alberi, che in parecchi casi hanno distrutto auto in sosta, provocando addirittura vittime. C’è chi parla di maltempo, tipici temporali della stagione estiva, chi invece si schiera dalla parte di coloro che combattono contro il cambiamento climatico, sostenendo che le scene che stiamo vedendo in questi giorni non possono essere reali, sembrano quelle di noti film di fantascienza. Eppure purtroppo i temporali violenti ci stanno travolgendo e bisogna saper prendere le giuste precauzioni.

Proteggere l’auto è la cosa migliore da fare, anche se non sempre è possibile. Quando si tratta di grandine infatti abbiamo visto quali sono i migliori metodi e prodotti per evitare danni gravi, ma contro la caduta di un albero purtroppo non si può fare nulla, se non cercare di lasciare la macchina sempre in garage o in un parcheggio coperto. Vediamo però come comportarsi con l’assicurazione, in caso di vettura distrutta o danneggiata.

Chi paga i danni di alberi o grossi rami caduti

Trombe d’aria, temporali violenti e grandinate: tutti fenomeni che a volte, insieme alla scarsa manutenzione, provocano la caduta di alberi, rami e piante che possono danneggiare veicoli, oltre che mettere a rischio la vita delle persone.

Le vetture che transitano nel momento sbagliato o in sosta purtroppo possono rimanere letteralmente schiacciate. È necessario avere un’assicurazione sugli eventi atmosferici, che possa ripagare i danni subiti dal proprietario del veicolo, altrimenti è importante capire di chi sono le responsabilità.

Di chi è la responsabilità

Se una persona non ha la copertura per gli eventi atmosferici, rischia che le pratiche di risarcimento dei danni provocati dalla caduta di un albero, che il Comune di competenza di quel tratto di strada dovrebbe pagare, vengano rifiutate. Il Codice Civile chiarisce molto bene la questione: i danni procurati a tutti gli automobilisti che transitano sul suolo pubblico, dal suolo stesso o da oggetti e altro che lì si trovano, rientrano nella responsabilità dell’ente che detiene la proprietà di quel tratto di strada.

Per questo motivo, quando cade un albero o qualsiasi altro ostacolo che danneggia un’auto o un altro veicolo o addirittura il suo conducente, chi ha piena responsabilità dell’accaduto è appunto il Comune.

Nonostante questo, la Pubblica Amministrazione ha la possibilità di appellarsi all’anomalia dell’evento se risulta “imprevedibile e inevitabile”. È previsto infatti anche “il caso fortuito”, evento per il quale la colpa non ricade sul Comune e la riparazione dei danni resta a carico del proprietario del mezzo distrutto dall’albero caduto o simili.

L’automobilista ha quindi un grosso ostacolo: l’imprevedibilità dell’evento, motivo per cui ormai ogni amministrazione comunale indica sempre più frequentemente gli stati di allerta nei casi in cui il meteo avverta di possibili temporali, in modo che la sua responsabilità sia sollevata e l’evento climatico viene ritenuto inevitabile.

Nonostante venga provata l’eccezionalità dell’evento, all’amministrazione comunale viene comunque richiesta la prova di buona manutenzione del tratto di strada e delle piante, che devono godere di ottima salute e non essere cadute perché malate o simili. Per provarlo servono apposite perizie. Nel caso in cui la scarsa manutenzione (provata) del Comune o altro ente sia la causa della caduta di un albero o pianta, allora l’amministrazione comunale potrebbe dover pagare tutti i danni provocati.

A cosa fare attenzione

Raccomandiamo a tutti i cittadini e agli automobilisti di fare attenzione alle zone in cui transitano. Se passano e/o attraversano un tratto di strada che è stato chiuso per allerta meteo, proprio per evitare danni a veicoli e persone, allora sarà molto difficile riuscire a ottenere il risarcimento da parte del Comune. Lo stesso vale se l’auto viene lasciata in sosta in un’area vietata causa allerta maltempo.

Quando il cittadino vedrà quasi certamente il risarcimento dei danni subiti dalla sua auto, causa eventi atmosferici? Solo ed esclusivamente se la vettura era in sosta oppure stava transitando regolarmente e il ramo o l’albero caduto dipendono da un evento climatico ordinario e nelle medie stagionali (secondo la Cassazione la tromba d’aria è comunque esclusa).

Che cosa succede se l’albero che cade è di un privato

Se l’albero che cade per maltempo distruggendo o danneggiando un veicolo è piantato in una zona di proprietà privata, e non del Comune, allora il danno non può essere in nessun modo addebitato – per legge – alla Pubblica Amministrazione, anche nel caso in cui la pianta stessa vada a cadere su suolo pubblico.

L’ente pubblico resta infatti responsabile per tutta la strada di demanio e non per le aree confinanti.

Nel caso in cui quindi l’albero privato sia responsabile dei danneggiamenti a un veicolo, l’automobilista può fare la sua domanda di risarcimento al proprietario responsabile. Il privato chiamato a pagare i danni può appellarsi al caso fortuito dell’evento, come la PA, ma deve dimostrare innanzitutto lo stato di buona manutenzione e salute della pianta, e in più deve anche poter verificare che l’albero è stato piantato rispettando la distanza dalla strada prevista dalle norme vigenti.

Assicurazione eventi atmosferici: come funziona

Si tratta nello specifico di una garanzia accessoria che può essere aggiunta alla propria polizza assicurativa e protegge l’assicurato anche dai danni che vengono provocati da agenti atmosferici e meteorologici (come anche la grandine) e da calamità naturali.

Questi fenomeni estremi purtroppo sono sempre più frequenti nel nostro Paese, e l’estate che stiamo vivendo ne è la prova. Motivo per cui la garanzia accessoria “eventi atmosferici” sull’Rc Auto serve per coprire danni provocati da bombe d’acqua, alluvioni (abbiamo visto la tragedia dell’Emilia Romagna), grandine, nevicate abbondanti, tempeste, frane, trombe d’aria, valanghe.

Quanto costa la copertura aggiuntiva?

Non possiamo dare una cifra certa e uguale per tutti, è necessario chiedere alla propria compagnia assicurativa, perché il costo dipende da differenti fattori, tra cui la zona in cui si vive, quindi le condizioni meteo medie di quell’area, dalla probabilità di eventi imprevedibili e anche dal valore del mezzo assicurato.

Per rientrare negli eventi coperti dall’assicurazione, è necessario che un centro meteo ufficiale esegua il riconoscimento con bollettino ad hoc, e che siano rilevati anche da altri automobilisti in zona in quel momento.