Come funzionano le minicar elettriche

Tra le diverse minicar sul mercato ci sono anche quelle elettriche: ecco come funzionano

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Redazione

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Con l’avvento della mobilità elettrica, il mercato delle minicar ha attirato ancora di più l’attenzione su di sé, dato il binomio vincente tra auto elettrica e mobilità urbana. Sempre più persone scelgono le microcar 100% elettriche non solo per i propri figli o per i famigliari più in là con gli anni o con disabilità, ma per se stesse. Per muoversi liberamente in città senza vincoli di ZTL, per parcheggiare più facilmente in quanto la categoria permette il posteggio anche sulle aree adibite ai motocicli e infine perché tutti sognano città senza smog. Dotarsi di una minicar elettrica per i propri spostamenti in città sta diventando sempre più pratico e anche di moda.

A dimostrazione della nuova tendenza, sul mercato si sono ormai affacciate da alcuni anni numerose case automobilistiche che con le microcar non c’entravano nulla fino a quel momento. In primis le francesi come Citroën e Renault, sempre tra le prime sul mercato delle macchinette, poi Opel e infine dei veri e propri debutti nel mercato consumer, come l’italiana Tazzari, proveniente dal settore metallurgico e componentistico per l’automotive.

Scopriamo in questo articolo le caratteristiche delle principali microcar elettriche disponibili oggi sul mercato, prezzi, modelli e quali vantaggi riservano a tutti coloro che le preferiscono ai modelli a benzina o addirittura alle automobili tradizionali.

Minicar elettriche: caratteristiche e innovazioni

Che siano a benzina, diesel oppure elettriche, le minicar sono automobili di dimensioni ridotte, definite tecnicamente quadricicli leggeri o pesanti, simili in tutto e per tutto a un ciclomotore, solo che sono dotati di 4 ruote:

  • i quadricicli leggeri possono essere guidati da chiunque abbia almeno 14 anni d’età e abbia conseguito la patente AM, detta anche patentino. Di questa categoria fanno parte le cosiddette minicar, in quanto hanno una massa di massimo 350 kg e possono raggiungere per legge una velocità massima di 45 km/h. Il loro motore non supera i 50 cm3 e sprigionano una potenza non superiore ai 4 kW;
  • i quadricicli pesanti possono essere guidati da tutti coloro che hanno compiuto 16 anni d’età e hanno conseguito la patente B1. Con un peso massimo di 400 kg e una potenza massima di 15 kW, i quadricicli pesanti possono raggiungere per legge la velocità massima di 80 km/h;

In entrambe le categorie, il trasporto passeggeri è consentito solo dopo aver compiuto 18 anni e il peso delle batterie è conteggiato a parte rispetto ai massimali imposti affinché il mezzo sia a norma di legge. In vetture così piccole, sinonimo di agilità e velocità, il maggior peso delle batterie diventa un plus non solo per i consumi e la comodità, ma anche per la stabilità complessiva della microcar, andando ad aumentare i vantaggi in termini di sicurezza.

Minicar elettriche: modelli e prezzi

Come nel caso delle minicar a motore termico tradizionale (diesel o benzina), anche le macchinette elettriche sono micro in tutto fuorché nel prezzo, con listini che variano dai 7.200 fino ai 14.000€, per esempio, per la futuristica e innovativa Citroën Ami.

Omologata come quadriciclo leggero, la silenziosa ma al tempo stesso scattante minicar della storica casa automobilistica francese, ha un’autonomia di circa 75 km e monta un motore da 6 kW (8,2 cv) alimentato da una batteria di 5,5 kWh, ricaricabile da qualsiasi presa domestica da 220V in 3 ore. La Citroën Ami, apparsa sul mercato nel giugno 2020, non avrebbe avuto però il successo che sta registrando senza l’iconica Renault Twizy, regina indiscussa del mercato delle minicar elettriche già dal 2012.

Disponibile in entrambe le omologazioni (quadriciclo leggero o pesante), la Twizy si allunga in verticale disponendo il passeggero alle spalle del guidatore e non al suo fianco, raggiunge i 100 km di autonomia e ha un costo base compreso tra i 12 e i 13.800€, scontato di 4.500€ se si decide di usufruire della formula Flex, con la quale le batterie vengono soltanto noleggiate con un canone che varia in base ai km percorsi.

Ben prima del debutto di Renault Twixy, nel 2009 fu la volta dell’italiana Estrima Birò, la cui forma ricorda più una golf car che non una microcar. Lunga solo 1,75 m, anche Birò è disponibile in entrambe le omologazioni. Il prezzo base è sugli 8.000€ e l’autonomia dichiarata è pari a 100 km, che scende però a 55 km se si vuole usufruire dell’innovativo sistema Re-Move, che permette di smontare facilmente la batteria per trasportarla nel più vicino punto di ricarica.

Tra le aziende francesi storicamente specializzate in minicar, non è possibile non citare la gamma di quadricicli elettrici di Aixam, chiamata e-Aixam, disponibile nel modello City (16.000€) e Coupé (18.000€). La batteria da 7 kWh agli ioni di litio alimenta un motore da 8,15 cv (6 kW), permettendo così un’autonomia reale pari a circa 80 km e una ricarica completa in 4 ore da qualsiasi presa domestica. Da poco introdotta nel mercato italiano ricordiamo anche il progetto italo cinese che sta dietro alla XEV Yoyo, la cui batteria da 10,3 kWh alimenta un motore da 10 cv, è completamente rimovibile e garantisce un’autonomia di 150 km.

Si ricarica da una qualsiasi presa domestica in 6 ore e la sua velocità massima raggiunge gli 80 km/h. Per questo motivo è omologata come quadriciclo pesante e il suo costo base si aggira intorno ai 14-15.000€. Altro progetto tutto italiano è quello proposto dalla Tazzari Zero e la sua gamma di innovative macchinette elettriche. I costi variano dai 13.800€ del modello Junior (quadriciclo leggero), ai 15.300€ per il City (quadriciclo pesante) fino ai 22.800€ per la EM2 Space. Le motorizzazioni partono dai 6 per arrivare ai 15 kW di potenza, con velocità dai 45 ai 100 km/h e 90-200 km di autonomia dichiarata.

Un altro progetto che vede protagonista Cina e Italia è la ZD, prosecuzione ingegneristica delle D2 disponibili nelle principali città italiane in car sharing con Share’n’go. La gamma presenta due modelli (Owl e Bee) omologati come quadricicli pesanti e tre (Colibrì, Ant e Geko) assimilabili a vere e proprie automobili, con prezzi che variano dai 19 ai 23.000€.

Microcar elettriche: in città meglio di un’automobile tradizionale

Sebbene non abbiano costi così contenuti, le microcar elettriche segnano davvero una rivoluzione nelle modalità di trasporto soprattutto se si vive perennemente ingolfati nel traffico delle nostre città. La facilità di parcheggio, la totale sostenibilità delle emissioni, la comodità e la sicurezza di viaggiare comunque all’interno di un abitacolo molto simile a un’automobile tradizionale, sono tutte ottime ragioni per decidere di utilizzare la propria auto soltanto nel weekend o per le vacanze.

Con una minicar si ha libero accesso alle ZTL, all’Area C di Milano e si può parcheggiare gratuitamente nei posti riservati ai ciclomotori. Scegliere una microcar per i propri spostamenti in città comporta inoltre un concreto vantaggio economico, per via dei consumi estremamente ridotti. Le batterie montate su queste macchinette si ricaricano davvero con pochi euro di energia elettrice.

A differenza dei motori termici tradizionali, i motori elettrici richiedono pochissima manutenzione e anche tutti gli altri componenti di una minicar sono tendenzialmente soggetti a un’usura minore, viste le abitudini di guida che devono sopportare e le basse velocità che si possono raggiungere nel traffico cittadino.

Come se ciò non bastasse ricordiamo infine che anche per tutto il 2021 chi ha acquistato una minicar elettrica ha beneficiato di importanti incentivi statali, ai quali si aggiunge l’esenzione dal pagamento del bollo per i primi 5 anni dall’acquisto, che diventa totale per tutti i residenti in Piemonte e in Lombardia. Questo vuol dire che se abitate in queste due regioni non pagherete mai il bollo sulla vostra minicar elettrica.