Quando si stipula una polizza RC Auto, sono diverse le cose a cui prestare attenzione: i premi assicurativi possono infatti variare sensibilmente in base alle offerte delle diverse compagnie, e anche il tipo di copertura in caso di incidente è soggetto a una certa variabilità.
Esistono, in particolare, delle clausole opzionali che possono incidere in maniera rilevante sul risarcimento dei danni in caso di sinistro, limitando le garanzie economiche concesse dalla compagnia assicurativa. Tra le clausole limitative più note vi è lo scoperto, che esprime in percentuale la parte di danno che non verrà indennizzata all’assicurato in caso di incidente.
Indice
Scoperto assicurativo: cos’è
Lo scoperto assicurativo è una delle clausole opzionali presenti nelle polizze RC Auto: oltre alle informazioni obbligatorie, infatti, il contratto stipulato può contenere diverse voci facoltative, in grado di incidere sensibilmente sia sul premio da versare all’assicurazione sia sulle coperture in caso di incidente.
Se è vero che alcune garanzie opzionali come la polizza vetri e cristalli o l’assicurazione per furto e incendio possono pesare sul premio assicurativo tanto quanto la classe di merito, le clausole limitative possono avere degli effetti rilevanti sul rimborso da aspettarsi in caso di incidente.
La franchigia e lo scoperto sono le opzioni che limitano la responsabilità economica della compagnia nei confronti dell’assicurato, definendo una cifra o una percentuale che non verrà rimborsata in caso di sinistro. Sottoscrivere uno scoperto nella polizza RC Auto, nello specifico, significa stabilire che una parte dei danni in caso di incidente rimane a carico dell’assicurato. Lo scoperto riportato nel contratto indica percentuale di danno di cui dovrà farsi carico l’automobilista.
RC Auto, quanto vale lo scoperto
Come stabilito dall’Articolo 122 del Codice delle Assicurazioni (Dlgs. 209/2005), tutti i veicoli a motore che circolano sulle strade pubbliche sono obbligati a sottoscrivere una polizza assicurativa che copra i danni causati a terzi in caso di incidente con un altro veicolo. Questa polizza obbligatoria può essere adattata alle caratteristiche e alle esigenze dell’automobilista, prevedendo opzioni di merito come la guida esperta o garanzie accessorie, come il risarcimento dei danni derivati da incendi e furti.
Tra le varie clausole da valutare bene in sede di sottoscrizione di una nuova polizza RC Auto (qui vi spieghiamo come trovare l’assicurazione perfetta) c’è lo scoperto, che può incidere sul rimborso in caso di incidente in maniera piuttosto rilevante.
A differenza di quanto avviene con la franchigia, che stabilisce una cifra esatta che resta a carico dell’assicurato, lo scoperto fa riferimento all’ammontare totale dei danni, definendo la percentuale che l’assicurazione non è tenuta a rimborsare in caso di incidente. In sostanza, per quantificare lo scoperto bisogna prima certificare l’entità del danno, tenendo conto anche di eventuali massimali previsti dalla polizza RC Auto.
Scoperto e franchigia: quale si applica?
Mentre la franchigia indica con precisione la cifra che resta a carico dell’assicurato, con lo scoperto non è possibile sapere in anticipo l’ammontare della clausola: uno scoperto del 10% può valere 100 euro a fronte di un danno da 1.000 euro, ma arrivare a cifre molto più alte in caso di danni più gravi – al netto di eventuali massimali indicati nel contratto.
Se sulla polizza sono presenti sia lo scoperto che la franchigia, si applica la clausola con il valore più alto: bisognerà quindi avere una stima dei danni e confrontare la cifra dello scoperto con quella indicata dalla franchigia. In caso di sinistro, la compagnia applicherà la clausola più vantaggiosa per l’assicurato, entro i limiti indicati dal massimale che l’Assicurazione può riservarsi di applicare allo scoperto.