Tecnica: benzina e diesel a confronto

Quali sono le principali differenze dei veicoli dotati di motore diesel e benzina? Conviene uno o l'altro? Valutiamolo con cognizione

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Redazione

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Come per ogni settore anche quello delle auto è costellato di interminabili discussioni e non parliamo solo di sport, ma di quelle scelte che si pongono nel momento in cui varchiamo la soglia di un concessionario, che influenzeranno per forza di cose gli anni a venire. La lotta tra chi preferisce un motore diesel o benzina sarà sempre eterna; una semplice ricerca su Google ci fa capire che una vera risposta alla ricerca “benzina o diesel” praticamente non esiste. Le due meccaniche contemplano pregi e difetti e nessun estimatore, appassionato o critico, preso in un angolino, sarà in grado di chiarire le idee in modo definitivo.

Gasolio, diesel, nafta o benzina: cosa cambia?

Accettato anche dagli operatori di settore e oramai di linguaggio comune, la parola diesel non indica il nome del carburante, ma il tipo di motore, brevettato nel 1892 dall’inventore Rudolf Diesel. Nel comune gergo nafta, diesel e gasolio sottintendono lo stesso identico carburante. I veicoli dotati di motore diesel quindi possono fare tranquillamente rifornimento in quelle colonnine che indicano la dicitura poco sopra. La benzina è un carburante che è stato sottoposto ad una raffinazione maggiore, è quindi più pregiato rispetto al diesel che risulta meno lavorato. Entrambi i combustibili sono perfetti per il funzionamento di un motore, cambia solo la tecnologia alla base per poterli utilizzare al meglio.

Come funziona un motore a benzina

Generalmente, i motori a benzina, sono conosciuti come “motori a scoppio”, in realtà quello che accade all’interno della camera di scoppio, non è esattamente un’esplosione, ma una espansione dei gas in combustione. Il motore benzina, è composto da diverse fasi ben precise, il suo complesso è chiamato “accensione comandata”. Questo perché il combustibile, in questo caso la benzina, viene accesa in un preciso momento stabilito o dalla meccanica o dall’elettronica. Questo processo avviene nella camera di combustione, o nel cilindro; come sappiamo esistono motorizzazioni che contemplano due, tre, quattro, sei, otto pistoni ed oltre. Oltre che dalla camera e dal pistone, il complesso è formato da almeno due valvole, una di aspirazione e una di scarico, anche se oggi, la configurazione base, ne prevede quattro, due per l’aspirazione e due per lo scarico. Quando la valvola di aspirazione lascia entrare nella camera una mistura di aria e benzina comincia il processo: il pistone in questa fase lascia spazio alla miscela per poi muoversi e comprimerla mentre le valvole vanno a chiudersi. Le candele, comandate meccanicamente o elettronicamente, emettono una scintilla che accende il carburante, il pistone viene letteralmente spinto dall’espansione dei gas e trasmette il suo moto all’albero motore che di conseguenza trasforma in forza motrice utile per muovere il veicolo. L’ultima fase è relativa ai gas di scarico: i fumi di scarto derivati dalla combustione grazie all’apertura della valvola di scarico sono convogliati verso il tubo di scarico.

Come funziona un motore diesel

I motori diesel funzionano in modo simile, ma non uguale. Il gasolio infatti non si accende tramite le candele che emettono una scintilla, ma attraverso un’elevata compressione, è per questo che questi motori sono sprovvisti di candele. La struttura del cilindro di un diesel e le fasi che sono quattro, di norma equivalgono a quelle di un benzina. Inizialmente tramite la valvola è immessa solo aria che compressa può raggiungere temperature comprese tra i 700 e i 900 gradi: subito prima viene immesso del gasolio all’interno della camera che, a contatto con l’aria incandescente porta all’accensione del combustibile e all’espansione dei gas. I gas residui vengono poi espulsi dal sistema di scarico.

Conviene il diesel o il benzina?

Cercando di essere il più razionali possibili, di scongiurare qualsiasi polemica e ben consci che troveremo sostenitori dell’una o dell’altra tecnologia, andiamo a fare il sunto delle due motorizzazioni. A parità di guida e di cilindrata, un motore diesel tenderà a consumare meno carburante rispetto quello a benzina. Il vantaggio del benzina va ricercato nella maggiore potenza erogata, anche se negli ultimi venti anni queste differenze sono andate via via assottigliandosi. Tendenzialmente i veicoli dotati di propulsione a benzina hanno un costo d’acquisto discretamente inferiore, anche se alla pompa il diesel è più conveniente. Di contro, il diesel è in grado di generare più energia a bassi regimi e questo gli consente di essere più scattante, perlomeno in partenza. Anche se alla pompa il gasolio ha un costo inferiore rispetto alla benzina, la potenza massima garantita dai motori diesel è normalmente inferiore. Anche il costo di acquisto di un’auto diesel sarà normalmente più elevato, escludendo ovviamente le offerte speciali del concessionario. La scelta sicuramente dipenderà dalla quantità di chilometri percorsi con la propria vettura: piccoli tragitti o saltuari viaggi molto lunghi decreteranno la “vittoria” di una motorizzazione rispetto all’altra.