Nel giro di pochi anni potrebbe arrivare un’importante novità riguardante le strade extraurbane principali. Come riportato nel decreto numero 70 del 2018 inerente alle Smart Road, infatti, i tutor per il controllo della velocità potrebbero essere installati non solo sulle autostrade, ma anche sulle superstrade, con gli introiti dei nuovi controlli che andrebbero a rimpinguare la casse dello Stato.
Il provvedimento dovrebbe riguardare qualsiasi superstrada e strada extraurbana a doppia categoria, dove il limite scende a 110 chilometri all’ora e, a meno di modifiche amministrative, la rilevazione fotografica, che sarà gestita dagli uffici locali della Polizia Stradale e non da quelli della Polizia Locale, produrrà sanzioni pecuniarie che finiranno allo Stato.
Questa è solo una piccola parte del decreto “Smart Road” documento del Ministero dei Trasporti a firma dell’allora ministro Graziano Delrio, che potrebbe comportare controlli ancora più capillari per automobilisti e motociclisti. L’operatività di questo decreto, il cui obiettivo è la maggiore sicurezza, l’aggiornamento e la digitalizzazione della rete stradale nazionale per renderla pronta a sperimentare la guida autonoma, è prevista entro il 2025.
Ad essere coinvolte in questo rivoluzionario processo saranno tutte le arterie facenti parte del TENT-T, il Network dei Trasporti Trans-Europei, ossia strade e autostrade che collegano i punti più importanti: poli industriali, porti, aeroporti e distretti logistici. Questi ultimi avranno tempo fino al 2030 per installare strumenti per controllare i flussi di traffico e per consentire la ricarica dei veicoli elettrici, autorizzando al contempo i programmi sperimentali di guida autonoma.
Nei progetti è prevista anche una riduzione di velocità sulle strade extraurbane principali, che passerebbero a 90 chilometri orari: in attesa delle modifiche al Codice della Strada, però, saranno tanti i rischi per gli automobilisti che percorrono queste arterie e dovranno mutare in tempi brevi le loro abitudini di guida.
La conseguenza principale sarà una sanzione pecuniaria qualora i dispositivi di controllo delle velocità medie, che Anas ha già assegnato tramite bando, rilevino un andamento non conforme ai limiti previsti. Questi tutor, ulteriormente perfezionati rispetto a quelli già presenti sulle autostrade, saranno in grado di rilevare anche veicoli contromano o transiti a velocità molto elevata servendosi di specifici dispositivi di allarme.