Auto a GPL, parcheggi e altri limiti: cosa dice la legge

Nel caso si possegga un'auto a GLP bisogna fare attenzione a dove si parcheggia: la legge, infatti, pone limiti precisi

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Redazione

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Che le auto a GPL o metano assicurino diversi vantaggi è un fatto risaputo. In particolar modo, sul fronte dei consumi e dei costi per il pieno, questi due carburanti “alternativi” sono decisamente più vantaggiosi rispetto ai veicoli a benzina o diesel. Anche per questi motivi, i numeri delle immatricolazioni di auto a metano e GPL in Italia crescono in maniera stabile ormai da anni.

Quello che non tutti sanno, però, è che i veicoli alimentati con questi due carburanti hanno alcune limitazioni che potrebbero influire pesantemente sulle abitudini di guida. A norma di legge, ad esempio, trovare un posto auto in un centro commerciale o in un parcheggio multipiano potrebbe essere più complesso di quanto possiate pensare. O, almeno, non così immediato come può essere con un veicolo a benzina o con un’auto elettrica. Vediamo insieme quali sono le limitazioni di legge per l’uso delle auto a GPL e metano.

Sul fronte dei parcheggi, ad esempio, il decreto ministeriale del 1 febbraio 1986 prevede che gli autoveicoli alimentati a gas con densità superiore a quelli dell’aria possono parcheggiare solamente “nei piani fuori terra non comunicanti con piani interrati”. Il perché è presto detto: i gas più densi dell’aria non si disperdono, ma tendono a rimanere nell’ambiente a livello del pavimento. Se dovessero accumularsi grandi quantità di gas, potrebbe anche provocare un incendio o un’esplosione.

La norma è stata poi modificata dal Decreto 22 novembre 2002 del Ministero dell’Interno, che sancisce che tutti i veicoli a GPL dotati del sistema di sicurezza conforme al regolamento Ece/Onu 67-01 possono parcheggiare al primo piano interrato delle autorimesse, ma non possono scendere più in basso.

Una limitazione che si applica, però, solamente alle auto a GPL. Il metano, infatti, è un gas meno denso dell’aria e quindi, anche in caso di fuoriuscita dal serbatoio, tenderà a disperdersi verso l’alto. I gas di petrolio liquefatto, invece, hanno una densità maggiore dell’aria e, dunque, tendono a formare “banchi” al livello del terreno o del pavimento. In un ambiente poco arieggiato come un parcheggio interrato, un treno navetta o i parcheggi di un traghetto.

Il discorso è esattamente opposto, invece, quando si parla di limitazioni alla circolazione per le emissioni di CO2. Nel corso delle cosiddette “giornate ecologiche”, infatti, i veicoli a GPL o metano sono equiparati a veicoli ecologici e possono circolare in qualunque situazione. In caso di auto a doppia alimentazione,poi, un impianto a GPL o metano “trasforma” automaticamente qualunque auto in un veicolo omologato almeno “Euro 4”, anche se si tratta di un’auto vecchia di qualche decennio.