Cinque moto nuove da 750 cc per veri intenditori

Quali sono le moto da 750 cc disponibili sul mercato

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Alex Ricci

Divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Sempre più rare sul mercato, sono state uno dei compromessi migliori in chiave potenza, elasticità e gestione delle prestazioni. Stiamo parlando delle motorizzazioni da 750 cc che un tempo riempivano interi segmenti di mercato come le supersportive, mentre ora sono quasi una rarità da scovare tra le varie proposte, proprio perché le aziende si sono concentrate su “mezze misure”, più adatte a soddisfare altri criteri di fabbricazione come l’impatto ambientale, la fruibilità dei neopatentati, i costi di produzione, la gestione economica dell’acquirente e i consumi.

Né metà e nemmeno tre quarti di litro, alcuni marchi riescono ancora a produrre motociclette da 750 cc in grado di soddisfare ampiamente le richieste sotto ogni aspetto e nelle normative vigenti. Un esempio su tutti ce lo dà Honda, che con due modelli dal recente successo come Transalp e Hornet, ha in produzione una piattaforma di questo tipo, versatile quanto affidabile. Vediamo insieme quali altre proposte compongono l’ormai stretta cerchia delle 750.

HONDA CB750 Hornet

Nella supergamma di Honda, la CB750 Hornet occupa una casella ben precisa dove l’essenzialità e la sportività la fanno da padrone. Questa storica naked che oggi si ripropone in versione bicilindrica, sfrutta i 755 cc di cui è dotata per emozionare ad ogni giro di manopola. Questo grazie a un motore che gira su un manovellismo di 270° imprimendo un’erogazione più dolce e rotonda, che permette al guidatore di sentirsi sempre in presa e nel giusto regime di rotazione. La posizione in sella non è esasperata, ma si guida come una supersportiva, con la semplice differenza che sulla Hornet di ultima generazione ci si diverte davvero fino alla fine. Essenziale sì, ma la dotazione è ricca e vanta fino a quattro mappature tra cui quella per la pioggia, mentre il telaio e la ciclistica sono calibrati alla perfezione con la forcella da 41 mm, i cerchi in lega da 17’ e l’impianto frenante a doppio disco a margherita e pinze radiali all’anteriore.

HONDA XL750 Transalp

Stessa base della Hornet, ma pensata per il fuoristrada per questa XL750 Transalp che, come nel caso della naked stradale, porta avanti una generazione di modelli storici della casa giapponese. Transalp è sinonimo di avventura, ma anche divertimento e con quest’ultima versione molto aggiornata e curata, Honda fa fare un grande salto in avanti a uno dei classici senza tempo del motociclismo.

È una vera enduro, il telaio e le sospensioni assecondano bene le asperità del fuoristrada dove grazie alle mappature dedicate si comporta egregiamente e non sembra di guidare una moto da oltre due quintali. In effetti è maneggevole e reattiva, qualità apprezzabili anche in strada dove, con il pneumatico giusto, sa farsi valere sui tornanti di collina. In due è una grande viaggiatrice, comoda con le pedane avanzate quel tanto che conferiscono un maggior controllo e confort nelle lunghe tratte. Molto belli e funzionali i cerchi a razze.

BENELLI 752s

La sua esatta cilindrata è 754 cc e questa bicilindrica è la proposta migliore del marchio pesarese per chi cerca la sportività Benelli in una naked “dura e pura”. Il concetto è molto semplice, ed è sviluppato intorno a soluzioni che ne fanno una moto perfetta per il motociclista esperto, quanto per il neofita in cerca di emozioni. La giusta potenza di 76 Cv, la qualità della ciclistica che vanta una forcella a steli rovesciati da 50 mm, il telaio in ferro a traliccio in bella mostra sono la struttura su cui si esprime un design accattivante, moderno e ricco di dettagli che non temono il confronto con le pari genere. Pulita e fluida è l’ideale per divertirsi tra le curve. Lo scarico corto, il codone filante, il serbatoio, il fanale e il manubrio completano un look curato ed elegante.

BMW F750 GS

Adotta la sigla 750, ma la più piccola delle GS ha un bicilindrico da ben 858 cc e 77 Cv che ti proiettano direttamente nella tua avventura migliore. Il superamento della cifra che ci siamo dati per la nostra ricerca non cambia le cose perché questa BMW è studiata per aderire alla categoria in cui l’abbiamo inserita e ne rispetta i requisiti.

Prima di tutto, la potenza è la stessa delle concorrenti, ma prodotta da un propulsore dalla base più ampia che ne garantisce affidabilità e lunga durata. La ciclistica è efficace in strada come sugli sterrati, proprio per la grande duttilità di questa moto, data dalla precisa combinazione di tutte le sue parti. Chi pensa di trovare una moto già vista sbaglia perché diverse soluzioni sono state adottate per migliorarne la fruibilità e permettere al motociclista di diventare un tutt’uno con la sua F750 GS. È possibile sceglie tra varie altezze di sella e “l’ultra bassa” priva di bordi, aumenta il comfort nei lunghi viaggi. Con quindici litri di serbatoio a disposizione e i bassi consumi, è un’ottima viaggiatrice. Non si passa inosservati.

QJMOTOR SRK 800 RR

Già proprietaria del marchio Benelli, QJMotor non si è mai limitata a rilanciare ottimamente un marchio acquisito, ma ha prodotto modelli che fossero all’altezza delle proprie imprese commerciali. Una recente sfida riguarda il campo delle supersport dove si è presentata con l’SRK 800, che se all’anagrafe nasconde l’effettiva cubatura di 778 cc superando i nostri 750, è di fatto una delle versioni concorrenti più vicine del mercato.

Supersportiva attuale, e prossima al debutto mondiale nel campionato per derivate di serie, è una moto che ben si sposa con il carattere del motociclista sportivo, non solo per i 100 Cv a disposizione, che sono già un patrimonio esagerato per le strade odierne, ma anche la ciclistica e i componenti adottati che condivide con i maggiori brand in circolazione e può contare su una classica forcella a steli rovesciati da e mono ammortizzatore idraulico regolabile da remoto. Diversamente da altre proposte, il motore è a quattro cilindri e questo la differenzia nella guida, sull’allungo e il freno motore, mentre esteticamente colpisce la colorazione base che può far pensare ad una vaga ispirazione e invece è il fedele Rosso Cina a farla da padrone.