Harley-Davidson, in arrivo nel 2021 la nuova Pan America

Carlo Portioli, esperti di cultura Custom per Virgilio Motori, ci parla della futura Harley.

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Carlo Portioli

Esperto moto e cultura custom

Le moto e la musica, mia moglie e gli amici, la birra e le chiacchere ma più di tutto amo cercare di capire. Le mie opinioni sono espresse dall'alto di niente.

Inutile girarci intorno: la Pan America è la moto più controversa degli ultimi anni in casa Harley-Davidson… e finalmente sta arrivando. Prevista nella prima metà del 2021, la moto arriva dopo anni di annunci (era il 2018), prototipi (EICMA 2019), cambi di strategia aziendale (il piano strategico a 5 anni “Hardwire”), riduzione del personale e cambio di management. Insomma dopo anni di profilo basso e scarsi risultati di vendita, la moto più discussa è qui.

La Pan America è la prima Harley pensata per coprire il segmento maxi-enduro, dove BMW e Ducati dominano da anni con le loro ammiraglie. Primo modello a montate il motore Revolutionary Max completamente nuovo, bicilindrico a V raffreddato a liquido da 1250cc e 145 cavalli. La Pan America sarà presentata in anteprima nell’evento online 2021 del 19 gennaio e poi avrà un momento dedicato il 22 febbraio con un testimonial d’eccezione: Jason Momoa.

L’attore statunitense di origini hawaiane, famoso per i suoi ruoli ne Il Trono di Spade e Aquaman, sarà il volto che accompagnerà questo nuovo modello sul mercato. Un volto credibile per il brand Harley, vista la sua storica passione per i chopper radicali old school con cui ama scorrazzare per le strade insieme ai migliori preparatori del settore come J.

Armenta di Love Cycles. Insomma l’azienda ci crede, fa tutto per bene e punta a realizzare uno sbarco ambizioso su un terreno a lei ignoto come quello del segmento maxi-enduro. E gli harleisti? Guardano curiosi e perplessi, alcuni forse feriti da una sorta di senso di abbandono, tipo ultimo giorno di vacanza. Perchè con la Pan America è tutto molto complicato da digerire. Mentre il modello elettrico per la maggioranza degli Enthusiasts semplicemente “non-è-una-moto” perchè non ha un motore a scoppio, la Pan America è indiscutibilmente una moto con un motore Harley. Certo, raffreddato a liquido, come per primo fu quello del V-Rod, ma comunque una vera Harley. Solo che è un endurone pensato per quelli che oggi comprano i GS o i Multistrada.
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Le tribù si riuniscono, si consultano e si sentono mugugnare. “Secondo la nostra dottrina, non è vera Harley se è raffreddata a liquido!” dicono alcuni, altri correggono: “No fratelli, non sono più Harley da quando non hanno i carburatori!”. “Voi sbagliate! Le scritture dicono che non lo sono più da quando i motori non sono più in ghisa!”. “Fermi! Gli dei della strada parlano chiaro: solo i pan e i knuckle hanno mantenuto lo spirito delle origini”.

Le consultazioni tra le tribù proseguono fitte, ma non porteranno mai a una risposta comune perchè ognuno rimarrà con le proprie, giuste, convinzioni. Abbiamo ragione tutti ed ha ragione l’azienda Harley a guardare al futuro e provarci senza rimanere incastrata nei dogmi dei suoi clienti.

Entusiasmo e disillusione saranno misurati prima dai commenti, poi dalle vendite per questa Pan America, unico metro di misura del successo di ogni prodotto. Inutile nascondersi, è possibile che vada male. Potrà non piacere ai vecchi clienti e non attrarne di nuovi. Ma Harley-Davidson ci prova con la moto più coraggiosa degli ultimi anni ed ogni gesto che prova a rompere gli schemi per uscire da una situazione difficile merita di essere supportato, proprio come è nella filosofia biker.

pan america harleyCi vuole coraggio ad andare avanti e voltare pagina, anche quando è necessario ed inevitabile, perchè fa paura. Allora ci si gira, prima con il cuore e poi con la testa. Ci si aggrappa al passato, all’illusione di tempi migliori che spesso sono solo il “Best of” della nostra memoria selettiva. Come le cassette che facevamo da tenere in macchina, somma delle migliori canzoni estratte da album spesso mediocri. Sapete che vi dico? Ne ho fatte a milioni di cassette e proprio per questo… Dio benedica Spotify. Quindi benvenuta e buona fortuna Pan America!