Bagnaia II: la nuova era Pecco in MotoGP? Cosa sappiamo

Il 2023 ha visto Bagnaia confermarsi Campione in classe regina, un’impresa finora riuscita solo a Marquez e Rossi e che può essere l’inizio di una lunga serie

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Giorgia Guarnieri

Giornalista di MotoGP

Comunicazione e sport sono da sempre due fedeli compagni di viaggio: dalla scrittura alle immagini, mi piace raccontare storie ed eventi sportivi.

La stagione 2023 si è chiusa con un verdetto chiaro: Francesco Bagnaia è un punto di riferimento nella MotoGP. La riconquista del titolo di Campione del Mondo ‒ tutt’altro che scontata ‒ ha fatto capire bene di che pasta è fatto Pecco: talento, velocità e gestione. Una combinazione che, unita a Ducati tecnicamente superiore, ha permesso al pilota di Chivasso di compiere un’impresa riuscita solamente a Valentino Rossi e Marc Marquez, due fenomeni indiscussi delle due ruote. Siamo dunque di fronte all’inizio di un nuovo ciclo in MotoGP? 

Pecco-Ducati, un binomio che funziona

Dopo tre stagioni nel team ufficiale, possiamo affermare con certezza che Francesco Bagnaia è il pilota di punta di Ducati. Una leadership conquistata sul campo ‒ o meglio, in pista ‒ a suon di risultati e vittorie. Due titoli mondiali (consecutivi) in tre anni rappresentano, infatti, un palmarés importante e a Borgo Panigale ne sono ben consapevoli. Pecco è ormai il volto di un team ed è destinato a rimanerlo a lungo: la chimica che si è creata tra lui e la Desmosedici è incredibile, segno di una moto progettata e sviluppata “su misura”.  

Vincono e, soprattutto, convincono. Questa, in estrema sintesi, l’essenza del binomio (tutto italiano) Bagnaia-Ducati, il cui obiettivo è quello di riconfermarsi ai vertici anche nel 2024. E che dovranno affrontare ancora una volta partendo come favoriti per la vittoria finale. Una situazione già vissuta nella stagione appena conclusa, che si è rivelata estremamente importante anche per la crescita mentale del pilota: il “dover vincere ad ogni costo” ha messo Bagnaia nella condizione di dover imparare a gestire la pressione, mantenendo i nervi saldi e non cadendo nelle trappole dei rivali [uno su tutti Jorge Martin, ndr].

Come sappiamo, non si smette mai di migliorare. Anche Pecco non è esente da ciò: nella prossima stagione sarà importante concentrarsi su quelli che sono stati i punti deboli (o meno forti, a seconda dei punti di vista) del 2023, facendo tesoro degli errori commessi (soprattutto nella prima metà dell’anno) per evitare di ripeterli. In particolare, sarà importante essere maggiormente consistenti nelle Sprint Race, che nell’ultima parte di stagione sono state un po’ il tallone d’Achille del ducatista (al contrario di Martin, vero specialista delle gare brevi). 

I precedenti illustri di Rossi e Marquez 

Come detto, nel 2023 Francesco Bagnaia ha compiuto un autentico capolavoro, quello di conquistare la corona di Campione del Mondo in top class per il secondo anno consecutivo. Un’impresa trionfale in cui sono riusciti in pochi: prima di lui, infatti, nella MotoGP attuale solamente due leggende del calibro di Valentino Rossi e Marc Marquez sono state capaci di riconfermarsi al vertice. 

In particolare, Valentino Rossi si è imposto nel 2002 in quella che è stata la primissima edizione della MotoGP, bissando il trionfo ottenuto l’anno precedente in quella che era ancora denominata “classe 500”. Una corona che ha poi mantenuto ininterrottamente per altre tre stagioni, dal 2003 al 2005, diventando il pilota di riferimento della sua generazione, oltre che il volto della MotoGP a livello globale, attirando pubblico e appassionati da ogni parte del mondo.

A ciò sono seguiti due anni di digiuno, interrotto nel 2008 con la conquista dell’ottavo titolo iridato, il sesto in top class [celebre la frase “scusate il ritardo” sulla maglietta celebrativa, ndr]; infine, l’ultima impresa è quella del 2009, stagione in cui è arrivato il nono mondiale al termine di una lunga lotta “interna” con il compagno di squadra Jorge Lorenzo. 

L’era di Marc Marquez in MotoGP, invece, è iniziata nel 2013 con la conquista del primo titolo in classe regina, vinto da rookie (finora l’unico a riuscirci); un trionfo subito bissato nel 2014, dove è arrivato anche il record di tredici vittorie stagionali. Dopo un 2015 chiuso tra le polemiche per i controversi episodi di Sepang e Valencia, nel 2016 lo spagnolo è tornato a dominare in MotoGP, vincendo il suo quinto mondiale [il terzo in top class, ndr] e aprendo un vero e proprio ciclo che lo ha visto trionfare ininterrottamente fino al 2019, anno in cui ha conquistato il suo ottavo titolo. 

Le insidie del 2024

Un’ulteriore conferma di Bagnaia nel 2024 potrebbe davvero sancire l’inizio di una nuova era in MotoGP, quella di Pecco. Tuttavia, le insidie non mancano: la concorrenza è più agguerrita e folta che mai, soprattutto quella in casa Ducati.

Uno a cui prestare senza dubbio attenzione è Jorge Martin, giunto secondo nel Mondiale 2023. Lo spagnolo, uno dei protagonisti principali della passata stagione, scalpita per ottenere un posto nel team ufficiale nel 2025 e ha un solo modo per farlo: diventare Campione del Mondo. ‘Martinator’ ha già dimostrato di poter lottare per il titolo, ora però deve fare quell’ultimo step per essere davvero un top rider. 

Da non sottovalutare l’incognita Marc Marquez, pronto a tornare competitivo in sella alla Ducati del team Gresini. Se da un lato è vero che non vince da più di due anni [GP dell’Emilia Romagna 2021, ndr], dall’altro non si può non includere nella lotta per il titolo un pilota del suo talento (oltre che otto volte Campione del Mondo), soprattutto dopo le ottime sensazioni avute nei test di Valencia. Anche nel suo caso la voglia di rivalsa è altissima, così come lo sono le aspettative sulle sue prestazioni in pista

Attenzione anche agli outsider Enea Bastianini e Franco Morbidelli, che avranno a loro disposizione la Desmosedici ufficiale (il primo nel team factory, il secondo in Prima Pramac) e pronti a tornare competitivi dopo un 2023 da archiviare in fretta. Nel caso di Bastianini sarà importante dimostrare di meritarsi il posto nella squadra ufficiale dopo una stagione particolarmente sfortunata e complicata a causa dei numerosi infortuni. Situazione diversa per Morbidelli, che ha l’opportunità di dare realmente prova del suo talento dopo le ultime ‒ difficili ‒ stagioni in Yamaha.  

Infine, occhio anche al rookie delle meraviglie Pedro Acosta, che debutterà in MotoGP insieme a GASGAS in sella a una KTM ufficiale. Difficile immaginarlo già pronto a lottare per il Mondiale, ma le sue prestazioni sono da monitorare anche ‒ e soprattutto ‒ in ottica 2025.