Emozioni in sella alla Yamaha R6, la moto campione d’Italia: ”Moto spettacolare”

Al Circuito Tazio Nuvolari abbiamo incontrato il team AltoGo e provato la moto campione d'Italia Supersport 2023

Foto di Alex Ricci

Alex Ricci

Divulgatore di motociclismo

Romagnolo classe 1979, scrittore, reporter, divulgatore appassionato di moto, storia, geografia, letteratura, musica. Adora Junger, Kapuściński, Sting e i Depeche Mode.

Nel nostro mestiere capita di provare le moto più belle o interessanti che si trovano sul mercato e ci piace raccontare come vanno, quali segreti custodiscono e che emozioni trasmettono, ma provare una vera moto da corsa, fresca vincitrice del Campionato Italiano Supersport 600NG, non capita tutti i giorni. E’ successo a noi di Virgilio Motori che, invitati alla presentazione dei programmi 2024 di AltoGo Racing team siamo stati al Circuito Tazio Nuvolari per una giornata ricca di motociclismo e di passione.

Partendo dalla location, l’impianto intitolato al grande Nuvolari si trova in località Cervesina in provincia di Pavia, immerso nella lussureggiante campagna padana, dove si respira l’atmosfera di un tempo immobile nelle case dei nostri nonni e nelle antiche fattorie. Il tracciato si sviluppa su due parti che all’occorrenza si uniscono trasformandolo nel secondo più lungo d’Italia dopo Monza. Uno degli aspetti che ha reso unica la nostra presenza e quella di tutti gli addetti ai lavori è stato poter provare per la prima volta assoluta la parte nuova appena terminata. Su un asfalto totalmente nuovo e completamente da rodare, il tester d’eccezione Max Temporali ci ha raccontato le sue impressioni sulla Yamaha YZF-R6 di AltoGo vincitrice del CIV con Simone Corsi.

“Siamo stati i primi a girare sul nuovo anello del Tazio Nuvolari che ancora non è stato aperto al pubblico, in un tratto di poco più di due chilometri. La moto è spettacolare, ma è chiaro che a metà novembre si prova soprattutto il motore perché, col freddo, girando la mattina presto, la ciclistica non rende e bisogna stare attenti. Il propulsore è impressionante perché sembra di cilindrata più grande rispetto a quello che è. Sembra un sette e mezzo o forse anche di più, perché ha un tiro ai medi regimi incredibile e anche ai bassi dove se sbagli una curva perché non conosci la pista e se sbagli la traiettoria o la marcia, ti tira fuori sempre e comunque, ed è la cosa che mi ha colpito di più. La cosa altrettanto impressionante è che comunque non perde potenza in allungo e con il limitatore a quindicimila e settecento giri e fino a lì, saliva in progressione che sembrava un violino. La ciclistica era quella fatta per Simone Corsi, ma poteva andare benissimo un po’ per tutti gli stili di guida. Questo significa aver trovato una base di messa a punto eccellente e che probabilmente, portata da una pista all’altra, si deve cambiare molto poco. Come ha confermato il team, l’assetto e i rapporti erano quelli utilizzati a Jerez, ma la moto andava benissimo sul Tazio Nuvolari. Un plauso al team di Altomonte”. (Max Temporali)

Dopo la prova in pista, la stampa si è radunata in una sala ricavata nel rustico ristrutturato all’interno del nuovo paddock dove il team principal Giovanni Altomonte, intervistato da Temporali, ha commentato la passata stagione coronata con il doppio titolo tricolore pilota/team e illustrato le ambizioni per il prossimo anno. In attesa di sapere se la richiesta di partecipazione al WorldSSP 2024 verrà accettata, è stato presentato ufficialmente il nuovo pilota Lorenzo Dalla Porta. Dopo la partenza di Simone Corsi, toccherà al ventiseienne che già ha corso con Yamaha quest’anno, salire sulla moto del team di Concorezzo per una nuova avventura tra le derivate di serie. “Sono molto contento di iniziare questa nuova avventura, sia io che il team siamo molto motivati. C’è da aspettare ancora un attimo per vedere se viene accettata l’iscrizione, ma sono comunque molto contento e sono sicuro che potremo fare un bel lavoro insieme”. (Lorenzo Dalla Porta)

Per un team privato, già due volte campione europeo in passato, tornare al mondiale, come vincere il CIV sono sotto un unico denominatore chiamato passione. Ciò che si evince è la spinta viscerale che pervade Altomonte e il suo staff e che sta alla base del progetto ed è quello che una realtà come questa deve fare per essere competitiva e apprezzata in campo nazionale e internazionale, specialmente quando si compete ai massimi livelli della categoria.

Dopo il pranzo ricco e tipico del territorio, la giornata si è conclusa con un altro turno in pista dove abbiamo sfruttato le ore del primo pomeriggio di questo autunno inoltrato per set fotografici e le ultime considerazioni tra giornalisti e team.

A prendere in mano la potente R6 è stato anche il nuovo titolare di questa sella Lorenzo Dalla Porta, campione del mondo classe Moto3. Il pilota di Prato ha testato la moto nella configurazione 2023 e di fatto ne ha potuto apprezzare il motore, dato che la ciclistica dovrà essere adattata e tarata in base alle sue caratteristiche, dai prossimi test. Nonostante i pochi riferimenti a disposizione su una porzione di circuito che si percorre in un minuto e una manto non performante data la stagione, è riuscito a chiudere il miglior giro in 57.6 secondi, siglando il primo storico miglior giro di questo nuovo layout per cui ha speso positive parole: “Non ero mai stato in questa pista, neanche nella prima parte, però mi piacciono molto i tre curvoni prima del rettilineo lungo che sono tutti da raccordare tra loro e anche la curva dopo il rettilineo è molto bella. In generale il layout è molto carino e sono curioso di vedere come verrà collegato alla parte vecchia. In generale è molto divertente”. (Lorenzo Dalla Porta)