Formula 1, nuove regole: cosa cambia per power unit, telai e aerodinamica

Il nuovo regolamento della F1 si attiverà nel 2026 e porterà in dote tantissimi cambiamenti, come l'addio del DRS e tante altre innovazioni

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 7 Giugno 2024 14:43

La rivoluzione è ormai alle porte. La F1 è pronta a vivere un nuovo cambiamento, per favorire lo spettacolo e la competizione in pista. Gli ultimi grandi cambiamenti non hanno regalato l’effetto desiderato, perché nella prima fase dell’era ibrida è stato consolidato il dominio di Mercedes, con otto titoli costruttori consecutivi, mentre con le monoposto effetto suolo, stiamo assistendo allo show offerto della Red Bull. Nel 2026 scoccherà l’epoca dell’aerodinamica attiva, con macchine più piccole e snelle delle attuali. La parole d’ordine è una soltanto: più sorpassi. Anche se agli appassionati basterebbero anche meno duelli, ma una competizione sana e tangibile per la posta in palio più alta.

Cosa cambia con il nuovo regolamento

Le Formula 1 del 2026 saranno più leggere di 30 Kg rispetto a quelle che corrono oggi e questa è già una buona trovata. Alcuni, tra il serio e il faceto, dicono che le monoposto degli ultimi anni sono grandi come camion e l’ultimo GP di Montecarlo è la riprova che circuiti cittadini così tortuosi e stretti, non sono più spendibili per queste vetture. Tuttavia, a occhio nudo non cambierà moltissimo, perché diminuirà anche la larghezza che passerà dai 2000 mm attuali a 1900 mm, mentre il passo scenderà da 3600 mm a 3400. Le monoposto manterranno le ruote da 18 pollici, integrate a partire dalla stagione 2022, ma la larghezza degli pneumatici sarà ridotta di 25 mm all’anteriore e di 30 mm al posteriore.

Meno effetto suolo e arriva l’aerodinamica attiva

Uno degli obiettivi della F1 del 2026 è quello di rendere meno dipendenti dall’effetto suolo le monoposto, rispetto alle attuali ed evitare configurazioni troppo rigide con un’altezza da terra  minima. Si riduce così anche la larghezza massima del fondo della vettura, che scende a 150mm. Il fondo sarà parzialmente piatto e il diffusore sarà avrà una portata ridotta. Ci sarà, inoltre, l’esordio della nuova power unit che avrà una maggiore dipendenza dai sistemi ibridi. Se si fossero conservati gli attuali livelli di resistenza aerodinamica, le vetture sarebbero state più lente, quindi l’obiettivo della FIA è stato realizzate un regolamento in grado di abbassare i livelli di resistenza all’avanzamento, tenendo un buon livello di deportanza in curva.

E questo ha portato alla decisione di scegliere l’aerodinamica attiva. Questa è, forse, la novità più importante del 2026: l’ala anteriore e quella posteriore sono state pensate in modo da ridurre il fenomeno delle turbolenze in scia, detta anche aria sporca. L’ala davanti sarà più stretta, non ci saranno più i passaruota anteriori e l’ala posteriore sarà mobile in tre elementi, con un endplates semplificato. Sparirà il DRS, ma ci sarà X-Mode.

Cosa ha in serbo la nuova F1

Ci sarà la Z-mode e sarà usata per affrontare le curve; sui rettilinei, invece, i piloti potranno passare alla X-Mode, una configurazione a bassa resistenza aerodinamica che servirà a incrementare la velocità massima delle vetture. Non sarà necessaria soltanto ner i sorpassi, ma ad andare più veloci. Dicendo addio al DRS, la F1 sposa il Push-To-Pass. Il sistema è analogo a quello visto in altre categorie, come la Indycar: quando un pilota è abbastanza vicino a un’altra vettura, gli viene data una quantità extra di energia per quel giro che potrà utilizzare a suo piacimento e tentare un sorpasso.