Formula 1, Audi potrebbe lasciare il posto a Porsche

Audi pronta a concretizzare l'ingresso in F1 nel 2026. Nonostante le ultime novità condivise, rumors di settore insinuano Porsche come clamorosa alternativa

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Matteo Mattei

Esperto di motorsport e automotive

Classe 1982, a Favalanciata cresce con pane e Max Biaggi. Ha collaborato con varie testate online spaziando tra Esports e motori. Il mio motto: ''Per aspera ad astra''.

Dal 2026, Audi gareggerà nel Campionato del mondo FIA di Formula 1. Lo farà con il proprio team ufficiale e con un propulsore sviluppato in Germania. Una scelta strategica nata per rafforzare l’attenzione sportiva sul brand dei quattro cerchi. Dall’impianto di Neuburg an Der Donau, Audi Formula Racing GmbH sta assumendo consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità.

Durante il Festival dello Sport di Trento della scorsa settimana, è arrivata una nuova iniezione di fiducia. Nello specifico c’è stata la condivisione di progetto con critici, tifosi e curiosi italiani. Il tutto attraverso la partnership strategica con la scuderia svizzera Sauber e sotto la supervisione del nuovo CEO Adam Baker. Nonostante tutto, non mancano però rumors in rete su imprevedibili risvolti dell’ultimo minuto, idee di avvicendamento tra brand dello stesso gruppo.

Potenza tedesca

L’Audi si prepara ad entrare nella classe regina degli sport motoristici. Nei giorni scorsi da Trento è arrivata l’anteprima italiana della sua monoposto. Una moderna livrea grigia e rossa che ospiterà la prima unità di trasmissione completamente ibrida, composta da motore a combustione, motore elettrico, batteria e centralina elettronica. Un motore monocilindrico testato dalla fine del 2022 sta fornendo sempre più preziosi spunti per lo sviluppo finale della vettura da corsa.

Più di 260 specialisti con molti anni di esperienza diversificata nel motorsport elettrico e nella F1 sono attualmente impegnati su questo nuovo ambizioso progetto. Entro la fine dell’anno le assunzioni del personale dovrebbero essere completate e il team dedicato sarà composto da oltre 300 dipendenti per portare a termine un lavoro di alto profilo.

I primi test con il propulsore sviluppato per il regolamento 2026 su un’auto di prova di Formula 1 sono previsti per il 2025. Nei prossimi mesi saranno svelati anche i piloti ufficiali che guideranno i test e il passaggio da prototipo a monoposto ufficiale. Audi al momento ha accettato la sfida di dimostrare la propria “Vorsprung durch Technik” ovvero “All’avanguardia della tecnica” in quest’ambiente competitivo. “La Formula 1 rappresenta la prossima pietra miliare nella storia degli sport motoristici Audi”, ha affermato Julius Seebach, responsabile della strategia e della gestione dell’innovazione.

Una nuova F1

La Formula 1 si sta trasformando e Audi, come il gruppo Volkswagen, vuole attivamente sostenere questo viaggio. La piattaforma spettacolare per le auto da corsa elettrificate più esigenti del mondo è di particolare interesse per tutte le case automobilistiche e non solo. Il suo mondiale è ormai uno degli eventi sportivi con la più alta portata al mondo. Nel 2021, più di 1,5 miliardi di telespettatori hanno seguito le gare. La Formula 1 è allo stesso tempo popolare in mercati chiave come la Cina e gli Stati Uniti e la tendenza continua a crescere, anche tra i più giovani. A dimostrazione di ciò, sui social media si registrano i tassi di crescita più alti tra gli sport più popolari al mondo.

Proprio per tali motivi non mancano sfide strategiche tra marchi e scuderie. Rumors segnalano infatti un possibile avvicendamento dell’ultimo minuto anche tra marchi dello stesso gruppo. Si tratta del caso di Volkswagen che oltre ad Audi possiede anche Porsche. Indiscrezioni senza conferma, segnalano la volontà di quest’ultima di accedere alla Formula 1 e non è detto che proprio Porsche possa sostituire in corsa il tanto acclamato progetto Audi.

Per diversi mesi Porsche ha cullato il sogno di poter entrare in Formula 1 ma tutto si era arenato la scorsa primavera, dopo la rottura dell’accordo con Red Bull e delle trattative con McLaren. L’idea resta ancora monitorata dalla stessa casa tedesca. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se tutto ciò sia soltanto una voce o se invece dietro questo tam tam mediatico c’è qualcosa di più concreto tra attori dello stesso gruppo.

Zero emissioni di CO2

Nel frattempo, lo sviluppo del progetto F1 di parte del Gruppo Volkswagen è realizzato con estrema attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità. Obiettivo dichiarato del segmento Audi è quello di fornire a tutta la linea F1 energia a zero emissioni di CO2. Lo farà nel nuovissimo Competence Center Motorsport di Audi Sport, un centro da 3 mila mq in fase di realizzazione a Neuburg. Quest’ultimo avrà un impianto di riscaldamento alimentato dal calore di scarto industriale e da elettricità verde dalle centrali idroelettriche. La FIA, l’ente governativo mondiale, ha già assegnato alla struttura il sigillo di approvazione ambientale a tre stelle, il più alto riconoscimento per la conservazione e la sostenibilità ambientale.

Le normative che entreranno in vigore dal 2026, si concentrano su una maggiore elettrificazione, la trasmissione elettrica (MGU-K) avrà quindi quasi la stessa potenza del motore a combustione. I propulsori delle monoposto da corsa saranno più efficienti di quanto lo siano oggi. I motori turbocompressi da 1,6 litri ad alta efficienza saranno alimentati da carburante sintetico sostenibile. La Formula 1 funge quindi da motore tecnologico sia per l’elettromobilità che per i carburanti elettronici sostenibili. Inoltre, la stessa si è posta l’obiettivo di diventare una serie di corse carbon neutral entro il 2030.