Addio a diesel e benzina: l’Europa adesso cambia tutto

Cambiano le carte in tavola per quanto riguarda l’addio alle auto con motorizzazione termica in Europa, ne abbiamo parlato molto: che cosa sta succedendo ora

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Virgilio Motori

Redazione

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Pubblicato: 24 Ottobre 2022 11:38

Negli ultimi tempi abbiamo parlato spesso delle nuove decisioni prese dell’Europa, di abbandonare le vetture con motorizzazioni tradizionali termiche a diesel e benzina entro il 2035. L’intento è quello di trasformare la mobilità e renderla sostenibile e pulita, senza emissioni inquinanti, a favore dell’ambiente.

Negli scorsi mesi abbiamo anche visto l’Europa approvare le decisioni che prevedevano lo stop definitivo ai veicoli a combustione interna, ma oggi sembra cambiare tutto. Dopo aver assistito alle ultime dichiarazioni di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, che sostiene che le nuove normative Euro 7 siano troppo stringenti per le realtà che operano nel nostro continente, ecco l’Europa fare retrofront.

Si tratta, al momento, solo di indiscrezioni raccolte dal sito Politico.eu, ma pare che l’UE non voglia emettere norme anti inquinamento proibitive per i motori a benzina e diesel, quindi gli standard potrebbero rimanere gli stessi di oggi.

Il che sembra molto strano, visto e considerato che sinora si era parlato di Euro 7 e nuove regole stringenti per le emissioni, che tra l’altro – secondo esperti e addetti ai lavori – sarebbero state troppo complesse da rispettare per i produttori di auto. I vincoli sulle emissioni per le Case automobilistiche quindi, molto probabilmente, saranno alleggeriti di molto rispetto a quelle che erano le previsioni.

Nuove regole Euro 7: la sorpresa

Secondo la fonte al momento pare quindi che l’Europa voglia mantenere gli stessi standard attuali sulle emissioni auto inquinanti, a esclusione della CO2, considerata sostanza clima alterante. Pare quindi che per tutti i veicoli non ci saranno grandissime differenze rispetto alla normativa Euro 6, in vigore oggi nel nostro continente, sin dal 2014.

Poche le modifiche e non così proibitive per i produttori di auto, come infatti aveva “chiesto” Tavares. Se tutto sarà confermato, la notizia potrà essere definita clamorosa: dopo mesi e mesi di preoccupazioni, si arriverebbe invece a nuove decisioni volte a preservare sul mercato motori a benzina e diesel di attuale generazione. I costruttori del settore automotive sarebbero stati davvero in difficoltà con le nuove normative Euro 7 intese prima di questa nuova notizia.

Le motivazioni dietro la nuova decisione

Politico.eu parla della novità spiegando che le nuove circostanze economiche e geopolitiche hanno spinto molto probabilmente la Commissione Europea a prendere questa nuova decisione, “ammorbidendo” quelle che avrebbero dovuto essere a breve le nuove normative Euro 7 in ambito di emissioni dei veicoli.

L’impatto sull’industria automobilistica sarebbe stato davvero eccessivo e molto penalizzate e, vista la situazione che il settore sta affrontando ormai da due anni e mezzo – con un mercato sprofondato in un’enorme crisi – è bene fare un passo indietro. I limiti sarebbero senza dubbio stati troppi e avrebbero rappresentato una pressione elevata anche sui consumatori e sulla loro capacità di spesa. Al momento quindi non ci resta che attendere, proprio nelle prossime ore ne sapremo di più a riguardo.

La presentazione ufficiale della proposta di normativa Euro 7 sarà effettuata (con gran ritardo) entro il 26 ottobre. Sarà in seguito avviato un procedimento che prevede il passaggio in Consiglio e Parlamento europeo. Le regole Euro 7 dovrebbero entrare in vigore nel 2025, ma potrebbero slittare all’anno successivo.

Questa nuova decisione di Bruxelles è una vittoria per il settore auto. I produttori erano molto preoccupati delle conseguenze della normativa così stringente, che avrebbe portato senza dubbio alla fine prematura dei motori a combustione interna. Carlos Tavares si è sempre dichiarato contro questo regolamento (oltre che contro l’inasione delle auto elettriche cinesi).