Novità per patente e multe nel nuovo Codice della Strada

Regole più severe per il recupero dei punti della patente e lotta alla sosta selvaggia: la stretta del ministro Salvini in nome della sicurezza stradale

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Alessandra Caraffa

Esperta di automotive

Laureata in filosofia, è SEO Copywriter e Web Editor. Si occupa principalmente di mondi digitali e prospettive future - anche in ambito di motori.

Il nuovo Codice della Strada dovrebbe vedere la luce entro giugno 2024. Alcune delle novità più importanti però, come annunciato a più riprese dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dovrebbero essere introdotte già a partire da quest’estate con la pubblicazione di un decreto legge ad hoc.

“I lavori sono in corso proprio in queste settimane”, aveva assicurato il ministro lo scorso 19 aprile alla Camera confermando l’intenzione di intervenire sugli autovelox, troppo spesso usati “solo per fare cassa”. Tra le modifiche più attese e volute dal ministro, ci sono anche l’inasprimento delle sanzioni per le infrazioni più gravi e la revisione del meccanismo di recupero dei punti della patente.

“Ergastolo della patente” e recupero punti: la stretta di Salvini

La revisione organica del Codice della Strada dovrebbe essere operativa entro l’estate 2024. Nel frattempo, come confermato dal ministro Salvini, alcune delle modifiche più urgenti saranno inserite in un apposito decreto legge, che potrebbe essere pubblicato nelle prossime settimane.

Al centro del decreto il tema della sicurezza stradale: “Non possiamo più permetterci oltre 3mila morti l’anno sulle strade”, ha affermato il ministro durante un question time alla Camera commentando gli sconfortanti dati del 2022 relativi agli incidenti mortali in Italia.

In più occasioni Salvini ha parlato di “ergastolo della patente”: per chi reitera comportamenti imprudenti non basta la sospensione della patente, aveva spiegato il ministro, sostenendo con forza il dispositivo del ritiro della patente a vita per le infrazioni più gravi.

La stretta riguarda anche il meccanismo di recupero dei punti della patente: secondo gli ultimi dati, il 98% degli italiani ha più di 20 punti sulla patente, “fra zero e nove punti ci sono solo 100.000 persone”, aveva ricordato Salvini. Ciò significa che “la patente a punti non fa paura e non fa calare i sinistri”: la proposta allora è quella di rendere più severe le condizioni per il riottenimento dei punti, iniziando col ritorno al  recupero graduale di due punti ogni due anni.

Multe, novità per autovelox e sosta selvaggia

Novità anche in materia di multe, a partire dalla battaglia contro le multe selvagge degli autovelox usati “solo per fare cassa”, che il ministro Salvini ha sostenuto a più riprese e che potrebbe vedere i suoi primi effetti già nel decreto di modifica del Codice della Strada che era stato inizialmente annunciato per aprile.

L’idea è quella di agire innanzitutto sulla segnaletica, che dovrà indicare non soltanto la presenza del dispositivo di controllo, ma anche il limite di velocità da rispettare nel tratto di strada sorvegliato. Gli autovelox nascosti o mal segnalati non saranno più un pericolo per gli automobilisti, che in compenso potranno contare su controlli molto più severi in materia di sosta e parcheggio.

È infatti allo studio del Mit una modifica degli articoli 7 e 158 del Codice della Strada che punta a regole più stringenti per il contrasto di parcheggi scellerati e soste selvagge in seconda fila (anche per i monopattini), e che prevede un inasprimento delle sanzioni per chi usa impropriamente i posti auto riservati ai disabili.

Tra le proposte discusse negli ultimi mesi, anche la possibilità di introdurre un sistema di multe in base al reddito sull’esempio di quanto avviene nei paesi scandinavi e in Svizzera: l’ipotesi non è stata smentita, ma con ogni probabilità non sarà tra le prime misure adottate dal Governo in materia di sicurezza stradale.