Milano, il giudice di pace boccia le multe digitali

La giudice di pace di Milano ha bocciato il sistema di multe digitali a causa di alcune criticità e, in particolare, per via dei problemi di notifica emersi

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Davide Raia

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Arriva una bocciatura da parte del giudice di pace per il sistema di multe digitali sviluppato dal Comune di Milano. Tutto è partito da un ricorso di una residente che ha segnalato la mancata notifica dell’infrazione commessa, perdendo così la possibilità di ottenere lo sconto del 30% sull’importo da pagare in caso di saldo di quanto dovuto entro 5 giorni. Il progetto avviato dal Comune di Milano, sfruttando l’app Ghisa Mobile, ha l’obiettivo di semplificare (e digitalizzare) il meccanismo di notifica e pagamento delle multe. A quanto pare, però, ci sono ancora alcuni meccanismi da ottimizzare.

Ancora numerose lacune

Il sistema sviluppato dal Comune di Milano, che permette di inviare le multe agli automobilisti tramite l’app Ghisa Mobile, è stato lanciato lo scorso anno ma sembrerebbe avere “ancora numerose lacune“. La conferma arriva da una sentenza della magistrata onoraria Larisa Marchioretto, giudice di pace, in merito al ricorso presentato da una cittadina residente nel comune milanese.

Tutto ruota intorno a una mancata notifica della multa. La mancata ricezione di tale notifica, infatti, ha fatto perdere alla cittadina la possibilità di ottenere lo sconto del 30%, concesso in caso di pagamento entro cinque giorni. La notifica non è arrivata nonostante la cittadina avesse installato l’app Ghisa Mobile sul proprio smartphone, inserendo la targa del proprio veicolo e avendo anche attivato le notifiche da parte dell’app stessa. Il tema delle multe nella zona è particolarmente attuale grazie anche agli incassi record dei nuovi autovelox di Milano.

Nel suo provvedimento, riportato da AGI, la giudice ha evidenziato alcune criticità del sistema: “Appare evidente che, senza entrare nel merito della sanzione, il sistema introdotto ha numerose lacune (non ultima quella relativa all’assenza di segnale, come ribadito anche dal Comune) che impediscono di fatto l’usufrutto dei benefici, connessi al sistema, ai cittadini, con il paradosso che ove non vi sia il segnale, le contravvenzioni potranno essere pagate con la riduzione del 30% e senza spese di notifiche e invece ove vi siano problemi di segnale le stesse contravvenzioni dovranno essere pagate per intero e con l’aggiunta delle spese di notifiche”

Il Comune di Milano, che nelle scorse settimane ha già dovuto fare i conti con alcuni problemi con i pagamenti delle multe, ha definito: “pretestuoso e privo di qualsiasi fondamento giuridico” ma ha anche ammesso alcune anomalie che caratterizzano l’applicazione. Secondo la difesa del Comune, infatti, anche gli avvisi cartacei, essendo esposti al pubblico, sul parabrezza dell’auto, possono essere “facilmente asportati” causando una mancata notifica del provvedimento per il cittadino.

La strategia difensiva del Comune milanese non è stata presa in considerazione dalla giudice che ha scelto di ridurre l’importo della multa alla cittadina, con una decurtazione del 30% dell’importo oltre che delle spese di notifica.

Un sistema da affinare

Il progetto del Comune di Milano di rendere le multe digitali, per semplificare sia la notifica che il pagamento delle contravvenzioni rappresenta un servizio potenzialmente molto interessante, sia per le amministrazioni locali che per gli automobilisti. La possibilità di snellire tutto l’iter delle multe, dalla notifica al pagamento, infatti, può, potenzialmente, cambiare completamente i meccanismi che regolano oggi il sistema delle multe.

Come evidenziato dalla sentenza della giudice di pace di Milano, però, c’è ancora tanto lavoro da fare. Il sistema basato sull’app Ghisa Mobile non è ancora ottimale. Ci sono tanti margini di miglioramento che dovranno essere implementati. Solo con la risoluzione delle criticità emerse, quindi, sarà possibile creare un meccanismo privo di problematiche e in grado, realmente, di cambiare il sistema delle multe. Un sistema di questo tipo, potenzialmente, potrà poi essere replicato da altre amministrazioni locali.