Trasporto bici sui treni, novità in arrivo: cosa cambia

Cambiano le regole per il trasporto di biciclette e monopattini a bordo di alcuni treni, con attuazione delle nuove direttive a partire da marzo

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

EDITOR AUTOMOTIVE

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Prendere il treno e caricarci a bordo una bicicletta non è una pratica così inconsueta, specialmente tra quei pendolari del lavoro che per spostarsi tra un posto all’altro, in un’altra città, utilizzano la pedalata come mezzo primario. Quindi, ogni mattina e ogni sera, non è raro incontrare qualcuno con la bici parcheggiata all’interno di un vagone. Tuttavia, a bordo di qualche treno specifico, la musica è pronta a cambiare e, come afferma qualche diretto interessato, in peggio.

A partire dal 1° marzo 2024 a bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca potrai trasportare la tua bicicletta a condizione che sia opportunamente chiusa, spenta (se elettrica) e riposta nell’apposita sacca, le cui dimensioni non devono essere superiori a cm 80x110x45. In caso contrario, non potrai accedere a bordo“, comunica Trenitalia. L’avviso è stato rilasciato dal player delle ferrovie sul proprio portale. Sconforto tra i ciclisti.

Una mossa che sa di passo indietro

La nuova regola imposta da Trenitalia, che sarà attiva da marzo 2024, imporrà di mettere la propria bicicletta in una sacca. Una scelta che stride con la praticità e che frena l’uso della bicicletta per raggiungere la stazione e, l’eventuale posto di lavoro, in un altro luogo. In un mondo che parla sempre più green ed ecologico, azzoppare un veicolo sano e non inquinante come la bici, tramite un handicap notevole al suo utilizzo, appare come un contro senso.

È dello stesso avviso anche il consigliere comunale di Milano Marco Mazzei, che su Facebook ha commentato: “In tutto il mondo i treni sono amici delle bici, ma noi evidentemente siamo speciali“. Questa novità, in poche parole, non piace e non sembra andare affatto nella direzione che, per la maggior parte delle persone, specialmente quelli che sono considerati gli utenti finali, è quella giusta.

Non solo bici sul treno, occhio a monopattini

Da marzo cambiano, tra l’altro, anche le regole per i monopattini a bordo dei treni già citati, anche questi da riporre in una sacca. Forse, per questo tipo di oggetti all’apparenza sembrerebbe più facile riuscire a riporli in una custodia, ma tutto è da dimostrare. Anche coloro che viaggiano in modo consuetudinario sui monopattini, non gradiscono la riforma varata da Trenitalia.

Per coloro che invece hanno una bici tradizionale la faccenda sembra ancora più complicata. Questo è il comunicato del player delle ferrovie nazionali, riguardante la questione: “Puoi rendere smontabile una delle due ruote – si legge nella sezione Trenitalia per quanto riguarda l’accesso delle due ruote – e utilizzare una sacca delle dimensioni previste per portarla in treno (80 x 110 x 45 cm)”. Conviene avere una bici pieghevole, come alcune in commercio.

Dunque, il monito è quello di usare una buona dose di manualità e trasformarsi in improvvisati meccanici, per smontare e rimontare una ruota, ogni giorno. Sicuramente, questa riforma stride con il buon senso ed è un sicuro deterrente alla voglia di partire da casa con la propria bicicletta, raggiungere la stazione e saltare sul treno. Specialmente per chi deve alzarsi presto la mattina. Insomma, più che un progresso sembra un regresso. Vedremo se a partire da marzo, all’atto pratico delle cose, ci saranno ulteriori lamentale o se tutto evaporerà come una bolla di sapone.