Autostrade per l’Italia: prosegue la sperimentazione della guida autonoma

Guida autonoma: il futuro della mobilità su autostrade per l’Italia

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Christian Luca Di Benedetto

Esperto di smart mobility

Passione, determinazione e un cuore che batte al ritmo del gioco: un narratore sempre in prima linea. Laureato in Scienze Politiche e appassionato di motori.

La sperimentazione della guida autonoma si fa strada, segnando un momento cruciale per l’innovazione nel settore della mobilità italiana. Autostrade per l’Italia (Aspi), in collaborazione con istituzioni di prestigio come il Politecnico di Milano, prosegue il suo impegno verso il futuro della guida, entrando in una fase sperimentale avanzata che vede per la prima volta veicoli autonomi muoversi in un tratto autostradale aperto al traffico. Questo passaggio rappresenta non solo un test significativo per la sicurezza e l’efficacia della guida autonoma ma anche un salto qualitativo nel programma di innovazione del Gruppo, denominato Programma Mercury.

Un percorso condiviso verso l’innovazione

L’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, evidenzia come questa fase di sperimentazione segni un “ulteriore passo avanti” nell’ambito del Programma Mercury, il piano di Aspi per una rivoluzione globale della mobilità che mira a rendere le infrastrutture più sicure, efficienti e in linea con le esigenze di decarbonizzazione e digitalizzazione.

La sperimentazione: un traguardo importante

Dall’estate del 2023, i veicoli a guida autonoma hanno iniziato a percorrere tratti dell’A26, superando la sfida di ambienti complessi come le gallerie, dimostrando l’alta affidabilità dei sistemi di localizzazione e di comunicazione con l’infrastruttura stradale. Questi test, realizzati in collaborazione con il Politecnico di Milano e sotto la supervisione dell’Osservatorio tecnico di Supporto per le Smart Road, hanno permesso di valutare l’efficacia delle tecnologie impiegate nella lettura della segnaletica e nella gestione dei dati satellitari.

Movyon, centro di eccellenza del Gruppo Aspi, si appresta a condurre nuovi test nella galleria Valsesia, puntando a verificare l’affidabilità del posizionamento di precisione dell’auto, un fattore critico per la sicurezza della guida autonoma, soprattutto in assenza del segnale satellitare. Questi sforzi confermano l’impegno di Aspi nell’adottare soluzioni all’avanguardia per migliorare l’interazione tra veicolo e infrastruttura, aumentando così la sicurezza e l’efficienza della rete autostradale.

Verso un futuro di mobilità avanzata e sostenibile

Il Gruppo Autostrade per l’Italia, attraverso il Programma Mercury, si posiziona come leader nell’innovazione della mobilità, con l’obiettivo di trasformare le autostrade in ambienti più sicuri e preparati ad accogliere i veicoli del futuro. La sperimentazione dei veicoli a guida autonoma rappresenta un passo fondamentale verso questo obiettivo, promettendo di migliorare significativamente l’esperienza di guida, ridurre gli incidenti e contribuire alla sostenibilità ambientale.

Il futuro della mobilità è già iniziato su Autostrade per l’Italia, con la sperimentazione della guida autonoma che apre la strada a un nuovo modo di viaggiare, più sicuro, efficiente e in armonia con gli obiettivi di sostenibilità. La collaborazione con istituti di ricerca e l’integrazione di tecnologie avanzate sono la chiave per superare le sfide attuali e future, guidando l’innovazione in un settore in continua evoluzione.

In sintesi, quindi, l’impegno di Autostrade per l’Italia e del suo Gruppo nel testare e sviluppare soluzioni per la guida autonoma si conferma un elemento cruciale nella rivoluzione della mobilità. Con il supporto di tecnologie avanzate e la collaborazione con centri di ricerca eccellenti, Aspi sta gettando le basi per un futuro della guida sempre più autonomo, sicuro e sostenibile, in linea con le aspettative di un mondo in rapido cambiamento.