In bici sulla neve, curiosità e modelli ice-friendly

Si può andare in bici sulla neve? Sì, e non solo sui modelli fat: ecco alcune strane invenzioni che permettono di divertirsi sui pedali nella stagione invernale

Foto di Riccardo Asta

Riccardo Asta

Giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

Quando arriva la neve la bici generalmente rimane a casa. Nulla di strano: a meno che non abbiate una bici dalle ruote fat o un’ottima preparazione atletica per guidare modelli dotati di catene (sì, ci sono anche le catene per bici), è meglio utilizzare altri sistemi di spostamento, se le strade sono innevate. Tuttavia, esistono tutta una serie di modelli curiosi e innovazioni tecniche nati per coniugare biciclette e neve: ecco alcune stranezze di questa bizzarra accoppiata.

La bici-slitta

E-trace di Arosno è una slitta elettrica a pedalata assistita, concepita e progettata da due francesi appassionati di discipline sportive invernali. Questo strano veicolo dalle ruote cingolate viene guidato come una bicicletta a schienale reclinato e raggiunge una pendenza massima del 30%, consentendo di risalire molte piste in modo autonomo. Il sito ufficiale dichiara per E-trace un peso di 45 kg, un’autonomia di 45 km a una velocità standard di 25 km/h, ma come al solito tanto dipende dai fattori esterni.

E-trace promette di essere molto divertente e di far raggiungere a chi la usa un grado di libertà maggiore rispetto a chi deve usare gli impianti di risalita. Adatto ai bambini con un’altezza minima di 1,45 cm, sempre sotto la supervisione degli adulti, il prezzo al pubblico è di circa 7.000 euro, ma è bene contattare privatamente l’azienda prima di effettuare l’acquisto.

Lo skylift per bici 

Lo potremmo chiamare bike-lift, prendendo spunto dal mondo degli sci. In effetti, questo innovativo sistema di assistenza allo spostamento assomiglia davvero al famoso impianto di risalita presente sulle località di montagna. Il suo vero nome è però “Trampe bicycle lift” o “Sykkelheisen Trampe”, è stato ideato nel 1993 da Jarle Wanwik e successivamente rinominato CycloCable nel 2013. L’ingegnoso sistema è stato progettato per aiutare i ciclisti a superare pendenze ripide, in particolare nelle zone collinari delle città: era originariamente composto da un binario a terra e dei pedali motorizzati, per poi venire successivamente rimaneggiato al fine di migliorare la sicurezza e l’efficienza.

Questo strano “ascensore” consiste in un lungo binario da cui escono una serie di piccoli scalini: appoggiandovi sopra il piede mentre si rimane in sella, il CycloCabe consente di affrontare pendenze del 20% su una lunghezza di 130 metri a una velocità di circa 7 km/h, facilitando così la vita dei ciclisti in aree geografiche difficili. Una vera manna per alcune città e per gli utenti più fragili.

I kit bici da neve 

Ne esistono ormai diversi modelli e sono kit che permettono di trasformare la bici in versione…invernale. Ktrack SnowBike Kit è stato forse il primo ed è composto da due pezzi che sostituiscono le ruote della bicicletta mantenendo intatti marce, catene e freni. Il pezzo anteriore è uno sci di circa 90 cm di lunghezza, con una molla nei giunti, che consente di adattarsi al terreno. L’elemento posteriore invece comprende una ruota in lega di magnesio e tre ingranaggi di tensionamento sopra un cingolato in poliuretano rinforzato, fornendo un’aderenza di 95 cm sulla neve.

Il sistema è dotato di ammortizzatori e freno a disco per gestire la velocità e affrontare terreni irregolari. Il passaggio alla snowbike richiede solo 3 minuti, ma il kit è ad oggi compatibile solo con biciclette dotate di ruote da 26 pollici. La snowbike che ne viene fuori si può utilizzare su piste poco impegnative e in alcuni casi persino salita, ampliando di molto le possibilità di divertimento. Il prezzo di 560 euro è – dobbiamo dire – corretto e, opzionalmente, è disponibile una borsa per il trasporto al costo di 50,84 euro.

Ice-bike, le bici da ghiaccio
Fonte: wivb.com
Le ice-bike sono particolari biciclette dotate di un telaio a terra che permette di pedalare sul ghiaccio.

Lo spazzaneve-bici

In Connecticut un creativo amante delle biciclette, Rob Wotzak, ha unito la sua passione per le due ruote al suo disprezzo per spalare la neve, dando vita a un prototipo unico. Sebbene il suo sia un dispositivo amatoriale, Wotzak ha costruito a tutti gli effetti una bicicletta-spazzaneve recuperando pezzi da un vecchio trattore. Il risultato è stato documentato in un video (che potete facilmente trovare sul web) e potrebbe diventare un efficace veicolo per la rimozione della neve in aree colpite da abbondanti precipitazioni, soprattutto se integrato con un motore elettrico.

La sua invenzione non solo promette di mantenere libere le strade dalla neve, ma offre anche un’opportunità di allenamento ciclistico, difficile nella stagione invernale. Sebbene si tratti ad oggi solo di un esperimento, l’interesse positivo da parte di amici, vicini e della sua comunità suggerisce che potrebbe anche attirare l’attenzione commerciale. Un esempio intrigante di come una passione personale possa portare a soluzioni creative utili, che mostrano il potenziale inesplorato della bicicletta in una varietà di situazioni.

Le bici da ghiaccio

A Buffalo, negli Stati Uniti, è nata un’ alternativa per coloro che non sanno pattinare sul ghiaccio: l’ice bike. Queste strane bici presentano un particolare telaio piatto dentato posto a contatto con il ghiaccio, su cui viene inserita la bici. La ruota anteriore viene rimossa e sostituita da una lama e tutto il sistema permettendo a chi le guida di muoversi senza scivolare incontrollatamente.

A differenza di altre versioni di “ice bike” con ruote dentate o pattini montati uno dietro l’altro, il modello proposto a Titletown ricorda il concetto degli autoscontri. Tuttavia, la suo modo di funzionare solleva interrogativi sulla reale fatica che si prova a guidarla, se quindi prevale l’attrito o lo scivolamento. Chi ha modo di provarle dovrebbe farci un giro, anche perché le stanno adottando anche in altre città.

Ma le novità potrebbero non finire qui. È difficile sapere su quali altre invenzioni si stia lavorando e soprattutto su quello che accade all’interno delle cantine di creativi sparsi nel mondo. Certo è che il rapporto tra neve e bici è possibile e se concepito in modo corretto promette soprattutto tanto divertimento.