Moto ad idrogeno Kawasaki

Kawasaki Ninja H2 HySE: rivoluzione a idrogeno

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Christian Luca Di Benedetto

Esperto di smart mobility

Passione, determinazione e un cuore che batte al ritmo del gioco: un narratore sempre in prima linea. Laureato in Scienze Politiche e appassionato di motori.

La Kawasaki Ninja H2 HySE si presenta come un capolavoro tecnologico nel settore motociclistico, segnando un’epoca nuova con il suo innovativo motore a idrogeno. Questo concept, che rappresenta un significativo passo avanti nel panorama della mobilità sostenibile, è stato presentato in anteprima durante l’evento “Group Vision 2030” presso la sede di Akashi.

Il funzionamento innovativo del motore a idrogeno

Già nel 2022, l’EICMA ha ospitato la presentazione del motore 4 cilindri ad idrogeno di Kawasaki, accanto a prototipi elettrici e ibridi. Questo motore, simile nella forma ai modelli tradizionali ma rivoluzionario nel suo interno, era destinato a diventare il cuore pulsante della nuova Ninja H2 HySE. Il suo sistema interno, progettato per utilizzare idrogeno in stato gassoso anziché benzina, ha segnato una svolta nell’industria motociclistica.

Il motore H2 Supercharged mantiene la struttura meccanica del tradizionale motore a 4 tempi, ma si distingue per il suo sistema di alimentazione a idrogeno. L’idrogeno, con un punto di infiammabilità più basso rispetto alla benzina, richiede un diverso sistema di iniezione e, potenzialmente, l’uso di materiali differenti a causa delle diverse temperature raggiunte. Il risultato è un motore che, bruciando idrogeno, riduce le emissioni di CO2 a zero, generando vapore acqueo e una minima quantità di NOx.

Il principale ostacolo per l’uso dell’idrogeno come combustibile è stato il suo bilancio energetico. La necessità di mantenere l’idrogeno in stato liquido a temperature molto basse ha rappresentato una sfida significativa. Tuttavia, recenti scoperte, come quella di un’università australiana, hanno portato alla creazione di un sistema di stoccaggio dell’idrogeno in polvere a temperatura ambiente, riducendo notevolmente le problematiche legate al suo trasporto e utilizzo.

Innovazione estetica e funzionale nella Ninja H2 HySE

La Ninja H2 HySE mantiene un’estetica simile a quella della sport tourer H2 SX Supercharged. Tuttavia, si distingue per dettagli in “blu idrogeno” e per un design più tagliente, enfatizzando la sua natura rivoluzionaria. Uno degli aspetti più innovativi riguarda lo stoccaggio del combustibile: cinque cartucce di idrogeno liquido sono posizionate in una delle valigie laterali, fungendo da protezione in caso di caduta. Inoltre, la tecnologia di bordo include una strumentazione avanzata con schermo TFT.

Un aspetto da sottolineare è la collaborazione tra i quattro grandi produttori di motociclette giapponesi – Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki – nel progetto HySE. Questa sinergia rappresenta un esempio di come l’industria motociclistica stia lavorando insieme per promuovere soluzioni sostenibili e innovative.

Il futuro della mobilità a idrogeno e le prospettive per Kawasaki

Il primo prototipo della Ninja H2 HySE inizierà i test nel 2024, con una livrea che si distacca dal tradizionale “verde Kawasaki” per abbracciare il “blu idrogeno”. Questo movimento verso l’uso dell’idrogeno segna un momento cruciale nella storia della mobilità sostenibile e pone Kawasaki all’avanguardia di questa rivoluzione. La grande domanda resta: quando vedremo questa moto innovativa percorrere le strade del mondo?

In conclusione, la Kawasaki Ninja H2 HySE rappresenta non solo un traguardo importante per la casa di Akashi, ma anche un segno distintivo dell’evoluzione dell’intero settore motociclistico. Con un occhio attento all’ambiente e l’altro alle prestazioni, Kawasaki dimostra come innovazione e sostenibilità possano viaggiare insieme, guidando il futuro della mobilità su due ruote.