Rivoluzione biciclette: arriva il telaio indistruttibile

Un nuovo materiale composito che combina la leggerezza del carbonio con la resistenza dell’acciaio, promette la creazione di telai bici che non si rompono

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Riccardo Asta

Giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

Il carbonio, in tutte le sue diverse forme, è uno dei materiali più utili e utilizzati dall’uomo. Può essere sfruttato in vari tipi di industrie, da quella dei carburanti fino a quelle dei filtri per la depurazione dell’aria, passando ovviamente per tutto il settore dei materiali da costruzione. I telai per bici vengono spesso costruiti in fibra di carbonio, ma come renderli ancora più sicuri?

Grazie alla produzione termoplastica Dieffenbacher, azienda tedesca specializzata in sistemi compositi, e REIN4CED, sviluppatore belga di un innovativo materiale composito brevettato antiurto, hanno iniziato una collaborazione finalizzata proprio a rendere i telai bici più durevoli, sostenibili e sicuri. Questa partenership punta a superare le tradizionali vulnerabilità del carbonio, noto per la sua leggerezza e rigidità ma anche per la sensibilità agli urti.

REIN4CED: innovazione e sostenibilità al servizio del ciclismo

REIN4CED emerge come protagonista in questo scenario più che innovativo, grazie alla sua tecnologia rivoluzionaria che integra fibre di acciaio direttamente nel carbonio, quasi a ricordare concettualmente il principio del calcestruzzo armato. Questo materiale composito e brevettato rappresenta una svolta nel settore, promettendo di combinare le migliori caratteristiche dell’uno e dell’altro materiale.

Il CEO di REIN4CED, Johan Miermans, e il CTO, Michaël Callens, sottolineano l’obiettivo della partnership con Dieffenbacher: fare della produzione termoplastica il metodo standard per la creazione di telai in carbonio infrangibili. Il nuovo materiale infatti si comporta quasi come un metallo, ma con il peso del carbonio: un impatto provoca solo un’ammaccatura compatta e visibile che riduce in modo insignificante la resistenza del telaio.

Ma la collaborazione non si limita al prodotto in sé, mira anche a ottimizzare l’efficienza, la robustezza e la flessibilità dei processi produttivi in chiave sostenibile. E per chi fosse interessato anche all’estetica, sappiate che da qualche anno è possibile cromare la fibra di carbonio. Come? Continuate a leggere.

Cromare la fibra di carbonio

Durante il lockdown, due imprenditori del Wisconsin, Tom Griffith e Gary Elmer, hanno sviluppato un metodo innovativo per cromare anche telai di bicicletta in fibra di carbonio. Investendo 90.000 dollari e dedicando 2.000 ore di lavoro nella loro fattoria, hanno portato a punto un processo per ottenere questo risultato. La cromatura, tradizionalmente utilizzata sui metalli per offrire protezione e un aspetto luccicante, è difficile da applicare alla fibra di carbonio.

I due sono riusciti a superare queste difficoltà modificando la tecnica di cromatura a spray, utilizzando l’argento al posto del cromo per ottenere un rivestimento flessibile, resistente alle alte temperature e ai raggi UV, con un consumo di materiale significativamente inferiore rispetto alle vernici tradizionali. Questa innovazione promette di ridurre i costi e i rifiuti prodotti, con un prezzo di cromatura per telaio stimato attorno ai 100 euro.

Nonostante le offerte ricevute, Griffith e Elmer hanno scelto di mantenere segreto il loro metodo, mirando a collaborazioni con produttori di biciclette o squadre di corsa internazionali. Forse è giunto per loro il momento di farsi avanti.

Un passo importante nella produzione telaistica

Tornando al nostro innovativo materiale, la cooperazione tra REIN4CED e Dieffenbacher ha già portato allo sviluppo della prima linea di produzione in serie al mondo per telai di biciclette termoplastici. Questa linea, basata sulla Tailored Blank Line di Dieffenbacher, comprende il sistema di deposizione del nastro Fiberforge e il sistema di consolidamento Fibercon, entrambi pionieri nel loro campo per velocità e qualità nella produzione di componenti compositi.

La partnership promette di ridefinire gli standard di durabilità e responsabilità ambientale per i telai di biciclette, offrendo al contempo una visione entusiasmante per il futuro del settore.

Materiali tradizionali e alternative

L’utilizzo di materiali naturali come il legno, il bambù e la canapa, è sicuramente un filone che andrebbe approfondito meglio. Il legno in particolare sta dimostrando di avere caratteristiche estremamente interessanti, soprattutto in termini di resistenza avendo naturalmente al suo interno del carbonio e mantenendo un peso decisamente basso. Anche il potenziale del bambù è altissimo, ma deve scontrarsi con la scarsa lavorabilità (e quindi standardizzazione) che i clienti richiedono.

Mentre l’acciaio, l’alluminio e la fibra di carbonio rimangono i materiali più utilizzati nella costruzione dei telai per bici, REIN4CED porta l’innovazione a uno step successivo con il suo materiale che prende il meglio delle possibilità oggi disponibili. Il focus principale dell’azienda è attualmente il mondo della bicicletta: tuttavia, una volta che i primi progetti bici saranno operativi, verranno esplorati anche altri mercati, come quello automobilistico e aerospaziale.

La pecca, se così si può dire, è che il nuovo materiale non sembra essere riciclabile, un aspetto da tenere presente ma che potrebbe non incidere più di tanto visto che il ciclo di vita di questi telai è molto lungo.